CAPITOLO 13

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Come ogni giorno, svegliarsi e alzarsi dal letto è traumatico. L’unica cosa che mi fa togliere le mie calde copertine dal mio corpo, è ripensare a ciò che devo fare oggi: assistere alla gara di F1. Purtroppo non come ospite, ma non conta.

Qui a Monaco fa ancora freddo, anche se siamo a maggio ci sono solo12 gradi, quindi direi di non mettermi la gonna con la maglietta. Perciò opto per un pantalone lungo bianco e una felpa rossa, in caso avessi caldo, la felpa si potrebbe togliere.

Prima di uscire controllai qualche social, non appena entrai su Instagram mi accorsi subito che qualcosa non andava, troppe persone mi avevano taggato, altre mi avevano scritto. Sono una persona famosa, ma non così’ tanto. La maggior parte delle storie nel quale ero targata, era presente anche Charles, non è una cosa stana, la sera prima l’avevamo passata insieme.  Corsi a vedere anche tik tok, quelllo era pieno di viedeo miei e del predestinato con sottofondo canzoni di Tylor Swift e di Lana Del ray. Senza pensarci, vado a vedere su internet, gli articoli dicevano che io e Charles ci frequentavamo. I titoli erano tutti: "il predestinato e la sua nuova cotta", "il campione di F1 con la sua nuova ragazza", "Wendy ha trovato il suo Peter Pan" e altre cose così’ .

Guardando l’orologio mi accorsi di essere quasi in ritardo. Non potevo permettermi di essere in ritardo: charles ci teneva, e anche tanto. Ieri ha fatto la pole, il 90% del lavoro è fatto in questa pista, sarebbe stata la sua prima vittoria a casa sua. Non posso mancare.

Il tempo di mettermi il mio rossetto rosso che il campanello di casa suona. Mi girai verso la porta confusa, non so chi possa essere, non dovrei ricevere nessuno. Apri’ e davanti mi ritrovai Robert, dalla sua faccia capì che qualcosa non andava.

<<ciao, che ci fai qui?>> chiesi facendolo entrare <<so che è successo qualcosa, ma possiamo parlarne dopo? Sono in ritardo>>

<<forse è meglio che ti siedi Wendy>>

Era serio, e questo non andava bene, lui non era mai serio. L’unica voltà è stata…. D’un tratto capì tutto.

<<chi è morto?>> chiesi << ti sei rivolto a me con quella faccia solo 1 volta, quindi ora te lo richiedo, chi è morto?>>

L’unica volta che la vidi, qualla faccia, era il 2018, alla morte di Jules, amico di infanzia. Jukls è morto nel 2017, è da allora che non vedo una faccia così come quella di Robert. Questo mi spaventa.

Lui sospira :<<mi conosci così bene. Forse è meglio che ti siedi>>

Cavolo, è successo davvero qualcosa di molto grave.

<<si tratta di tua madre>> disse, buttandomi addosso tutta la merda che aveva dentro. Io non risposi, ci provai ma dalla mia bocca non usciva niente, non un sussurro, non un respiro. Niente di niente. Mi lascio cadere sul divano. Lui continua a parlare <<è-è stata trovata nella sua stanza>> incomincia a balbettare <<con una lametta tra le mani e sangue in giro per la stanza. Tra le mani aveva anche questa>> disse porgendomi una fotografia che ritraeva me e mio padre, sopra c’era ancora un po’ di sangue.

Presi in mano la fotografia, e tracciai i contorni. Sorrisi.

<<questa foto l’abbiamo scattata al mio 17esimi compleanno, è morto 4 mesi dopo>> dissi. Io e mio padre avevamo un rapporto speciale, ogni giorno, la mattina, lui cucinava pancake e incominciavamo a parlare fino all’ora di andare a scuola. Quando è morto, metà di me se ne andata, credevo rimanesse l’altra metà, ma mia madre è impazzita. Incomiciò a dare di matto, dopo pochi mesi siamo stati costretti a metterla in un istituto, qui avevo ancora ¼ di cuore. Adesso che ho la certezza che quell’istituto non ha funzionato e che tutto il mio cuore è ormai andato. Ho forse l1% ancora intatto. Papà è morto che era ancora giovane, a causa di uno stupido ubriacone che non ha rispettato il suo turno sulla strada.

Ricordo ancora oggi il giorno che Robert venne da me a dirmelo. Lui era tipo io messaggero. Quando c'era qualcosa da comunicare errivava lui. L'unico problema che c'era è che io lo conoscevo troppo bene. Dalla sua faccia capivo perfettamente cosa fosse accaduto e cosa doveva dirmi.

Robert mi abbracciò, un abbraccio caldo e consolatore: <<mi dispiace tanto, non te lo meriti>>

Io non risposi, non sapevo come comportarmi. Come si reagisce alla notizia che si è ufficialemmte diventata orfana? Non lo so. Non sapevo se piangere, allora risi. Risi di gusto della mia vita, di come il destino mi stia venendo in contro in tutti i modi negli ultimi anni.

Poi mi venne in mente Charles e la sua gara. Ero stata una stupida a pensare sare che potessi vivere in Armenia con qualcuno. Mi odierà sicuramente dopo questo è forse è meglio così. Da ciò che vedo, ogni persone alla quale voglio bene, muore. Prima Jules, poi mio padre e ora mia madre.
A chi toccherà adesso? a Robert? a Tom? a Scarlett? a Charles?

Al solo pensiero mi vengono i brividi.
No. Non ci devo pensare. C'è solo una cosa da fare adesso: aspettare Charles.

Dopo che Robert se ne andò lasciandomi sola, mi avvicinai alla mia finestra dove di vedeva un pesso del circuito di F1. Dal televisore enorme vidi il volto di Charles che Sorrideva.

Accesi subito la televisione e vidi subito Charles che percorreva la pista, davanti a tutti. Automaticamente sorrisi. Almeno uno sei due adesso è felice.

SPAZIO AUTRICE
Buongiorno Welcome guys, qui un nuovo capitolo.
Spero sia piaciuto.
XOXO

Wish-Us in Red- Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora