Edgar
Non ero andato a casa. Avevo deciso di andare in un bar al centro della città, quello dove andavo sempre con Fang. Pensavo che andandoci lo avrei sentito vicino a me, avrei finalmente spento le paranoie e avrei visto il Fang che mi amava davvero e che non mi avrebbe mai sostituito con niente. Ma Fang non era lì.
Sospirai e ordinai un gin tonic, il secondo da quando avevo messo piede lì dentro.
B:«Cerchi di dimenticare qualcosa?»
Un ragazzone dai capelli rossi e degli occhiali mi rivolse la parola. La prima cosa che mi colpì fu il suo sorriso, sembrava davvero felice di essere seduto vicino a me. Mi porse la sua mano enorme rispetto alla mia.
B:«Mi chiamo Buster»
Sorrise di nuovo. Oh perché la gente deve sempre essere di buon umore quando io non lo sono. Roteai gli occhi al cielo e strinsi la sua mano controvoglia.
E:«Edgar... e comunque no, ho solo sete»
B:«Va bene Edgar...sei di qui?»
Scossi il capo e mi strofinai gli occhi per trattenermi dal mandarlo a quel paese.
E:«No...no non sono di questa zona qui»
Buster annuì a poi sorrise di nuovo.
B:«Ah okay...anche perché non ti ho mai visto qui»
E:«Allora levati quegli occhiali e apri gli occhi»
Sospirai e mi voltai verso di lui aspettandomi una faccia sconcertata per quel mio commento poco opportuno ma invece mi accolse con una risata.
B:«Hai ragione, con rispetto»
Si tolse gli occhiali mostrando due occhi grandi e verdi che si increspavano ad ogni suo sorriso. Erano davvero ipnotici.
B:«Meglio ora?»
E:«Non mi cambia un cazzo...onestamente»
Afferrai il gin tonic e feci un sorso mentre Buster non smetteva di sorridere.
B:«Grazie per essere stato onesto»
E:«Felice di essere brutalmente sincero»
Buster non smetteva di sorridere e di giocherellare con il bicchiere vuoto che aveva tra le mani, mi stava dando sui nervi.
E:«Okay hai rotto il cazzo, posa quell'affare»
Buster tirò su col naso e posò il bicchiere sul bancone per poi chiamare Barley (il barista) per farselo riempire con dell'altro whisky.
E:«Che schifo il whisky»
Buster sorrise ancora.
B:«C'è a chi piace e a chi no»
E:«Vabbé»
Afferrai di nuovo il bicchiere e me lo portai alla bocca sorseggiando un altro po di gin tonic.
Tredici minuti dopo.
E:«Scusami cazzo scusami!»
B:«Edgar tranquillo é solo un po di whisky»
Letteralmente dieci minuti prima avevo capovolto l'intero bicchiere di whisky sui vestiti di Buster e lo stavo portando nel bagno a lavarsi.
Una volta arrivati nel bagno spalancai la porta e e Buster iniziò a buttarci acqua addosso. Sorrideva lo stesso.
E:«Ma cazzo come fai a ridere? Sai quanti cazzo costa la tua camicia?»
Sorrise ancora di più.
B:«Beh di certo se mi incazzo non risolvo nulla no? Tanto vale sorridere»
Fissai la sua bocca e la naturalezza con cui quelle parole gli uscivano fuori, come se non le avesse neanche pensate eppure per me era un modo di pensare quasi irraggiungibile, perché Fang era il mio sorriso e non avevo bisogno di sorridere quando lui non c'era.
Buster iniziò a fissarmi come se volesse mangiarmi con gli occhi per poi dire.
B:«Vorrei vederti sorridere Edgar...dovresti avere un sorriso stupendo»
Iniziò ad avvicinarsi per poi cercare di baciarmi ma lo fermai subito. Fang, voglio solamente Fang, solo da lui hanno effetto queste cose.
Scappai. Volevo tornare da Fang, volevo tornare tra le sue braccia, volevo punirmi per aver pensato che lui potesse solamente pensare a tradirmi, Fang non è così. Continuai a ripetermelo e ripetermelo fin quando sotto il chiarore della luna non arrivai davanti al porticato di casa. Accesi il telefono e gli mandai un messaggio.
My little jerk😒
Fang, ti aspetto davanti casa, chiamami quando hai fatto con Colette che ci guardiamo un film❤️
Un ora dopo.
Mi accasciai ai piedi di casa aspettando che arrivasse una sua chiamata, che visualizzasse almeno il messaggio o che corresse da me urlando di avere il telefono scarico, sarei stato ore ad ascoltare le sue scuse ma poi realizzai che non sarebbe tornato in tempo per vedere un film, che si stava forse prolungando un po' troppo...o forse...Fang non è così.
Tre ore dopo.
Da qui in poi ascoltate Heather (consiglio)
Capii finalmente che Fang non sarebbe tornato a casa, che non mi aveva lasciato alcuna notizia e quando le peggio cose mi passarono per la testa piansi. Piansi come un bambino. Pensai a quanto Colette fosse diecimila volte più bella di me, di quanto fosse speciale e sorridente rispetto a me, di quanto fosse più gentile di me, di quanto fosse meglio di me...forse Fang ci aveva fatto caso...forse...le lacrime non smisero di scendere, erano interrotte.
Quattro ore dopo.
Tra i mille pensieri negativi e paranoie che mi frullavano in testa una vocina ebbe la forza di dire: Ti aspetto lo stesso amore mio... così mi addormentai nel vialetto aspettando che Fang tornasse.
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Edgar x Fang "Amore sopra ogni pregiudizio"
Fanfiction⚠️STORIA DI @c0ffebre4k_⚠️ la sto semplicemente continuando con la sua supervisione (ovviamente) e con suo permesso, é semplicemente il continuo della sua storia, aggiungerò gli ultimi capitoli e niente spero che vi piaccia♡♡