Edgar x Fang "Amore sopra ogni pregiudizio"

Capitolo 18

Colette

"Quindi se non ho capito male, mi state proponendo una relazione...a tre?"

Le loro facce innocenti solcate da una nota di speranza e qualcosa di bambinesco che m'irritava nel profondo, erano al quanto distanti e distaccate dalla richiesta appena espressa, Fang aveva sempre avuto quella faccia da ragazzino innocente e quell'espressione di pura innocenza lo rendeva ancora più meraviglioso di quanto non fosse, mentre Edgar esprimeva quel desiderio in modo più riservato e meno palpabile, si limitava a guardarmi mentre era messo a suo agio contro lo schienale della sedia con le braccia incrociate sul petto.

"Si! Allora? Ci stai?"

Chiese Fang mostrando i suoi zigomi alti e così dannatamente sexy...
Okay bene, e ora che cazzo faccio?

Sospirai, i miei occhi saettavano dal viso dell'uno all'altro chiedendo quasi aiuto in una possibile risposta.

"E se poi me ne pento?"

"Ce ne pentiremo tutti Colette, è stata una delle idee malsane di Fang da ubriaco"

"Ohh Edgy, pensa scopare a tr-"

"No okay! Non ci sto!"

"Cosa?!"

Intonarono quella risposta sbalordita nello stesso momento.

"Ho detto che non ci sto, ragazzi fate i seri, avete avuto questa idea da ubriachi e così deve restare"

Edgar si raddrizzò sulla sedia pronto a difendere la mia opinione.

"Ha ragione, Fang, anche io penso che questa sia una cazzata"

L'espressione innocente ed infantile di Fang venne sostituita da una delusa e seccata.

"Ma perchè?"

Edgar roteò gli occhi alzandosi dalla sedia per primo.

"Ecco che fa il bambino col broncio, dai Fang, torniamo a casa"

Fang guardò Edgar e nonostante il broncio notai quella dannata scintilla di pura ammirazione nei suoi occhi, nonostante fosse passato più di un anno ormai dall'inizio della loro relazione non avevano mai smesso di guardarsi allo stesso modo, quel fuoco che ardeva spudoratamente nel loro petto che li connetteva come due magneti sono soliti a fare, veniva sfogato dai loro occhi, che ogni volta che si incontravano sfregavano quel calore emanato dalla loro anima in uno sguardo in cui il campo magnetico superava le leggi della fisica sfociando in una singolarità illogica di cui solo loro due erano complici. Ero gelosa di quello sguardo, Fang non mi avrebbe mai guardata in quel modo così intenso che nascondeva un'intero mondo al suo interno, gli occhi parlano, e Edgar e Fang ne sono la dimostrazione.
Fang incrociò le braccia al petto serrando gli occhi a mò di sfida. Edgar sbuffò.

"Io e il principino rompicazzo torniamo a casa Colette, buona giornata"

"Di nulla...passate quando volete"

Edgar afferrò i fianchi di Fang, senza esitazione caricandoselo sulle spalle come un sacco di patate. Quella scena mi ammaliava più di qualsiasi altra cosa, erano incredibilmente compatibili, uno era testardo come un bambino e l'altro era autoritario fino al midollo. Non saremo mai così Fang....oppure...

"Edgar aspetta!"

Edgar si voltò verso di me aspettando che io parlassi.

"Ci sto"

"A cosa?"

"Voglio far parte della relazione a tre"

È la mia occasione.