capitolo uno

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genova, agosto 2018

ciao, mi chiamo beatrice, ho 14 anni e ho finalmente cambiato vita.

ho sempre vissuto a roma, nella grande capitale, ma ora basta.

mi sto trasferendo a genova da mia nonna, eleonora che è tutta la mia vita.

questa mattina mio fratello mi ha accompagnata in aeroporto che, con un velo di tristezza, mi ha lasciata andare.

siamo agli sgoccioli delle sue vacanze, visto che tra poco riprenderà il campionato.

arrivata nella città marittima mi sono da subito innamorata dell'odore di mare e focaccia che si sparge nell'aria.

mi catapulto tra le braccia di mia nonna.

arriviamo nella nostra villetta sul mare, sembra di essere in grecia.

entro nella mia stanza e rimango estasiata dalla sua bellezza.

inizio a sistemare piano piano le mie cose.

nel silenzio della città, si sentono delle voci che mi sembrano di due ragazzi.

"passa ale!"

"come cazzo faccio matti!"

"dai andre cambia"

"tira!"

all'improvviso una palla entra dalla mia finestra spalancata.

"cazzo andre!"

"vado a recuperarla, tanto è casa della signora eleonora e lei mi ama"

prendo il pallone e vado al piano di sotto.

il campanello suona e io apro la porta.

"ehm ciao" mi si presenta davanti la figura di un ragazzo moro con gli occhi marroni.

ha degli occhi brillanti.

mi sfoggia un sorriso sincero.

"penso che questa sia tua" dico porgendoli la palla.

lui fa come per risvegliarsi.

"grazi-e s-c-usa non volevamo fartela piombare in casa" dice prendendo il pallone tra le mani.

"non fa niente, tranquillo" sorrido.

"comunque piacere andrea" mi porge la mano.

"beatrice" gli stringo la mano.

"sei tipo la nipote della signora eleonora?" mi chiede.

"sono sua nipote, mi sono trasferita qui sta mattina" rispondo.

"ah allora benvenuta!" esclama.

"tua nonna è un'amore, io e i miei amici abitiamo qui nei dintorni e quando il campetto da calcio è chiuso ci lascia sempre giocare nel vostro enorme giardino...ci ha pure montato le porte" dice.

"beh ho una gran nonna" sorrido.

"già" sorride lui.

"QUANTO CI STAI METTENDO?!"

"ARRIVO" risponde il ragazzo.

"scusa, i miei amici mi reclamano" dice.

"vai a salvare la squadra" sorrido.

"beh ora che siamo vicini ci vedremo presto, è stato un piacere beatrice" dice.

"anche per me andrea" dico.

"salutami tanto tua nonna" dice.

"lo farò" annuisco.

chiudo la porta e torno in camera mia.

mi si ferma il battito // andrea cambiaso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora