Vuoto

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Forse è meglio scriverle, certe cose.
Alcune volte non puoi esprimere determinate emozioni a voce, non puoi farlo.
È meglio scrivere, delle volte, per farsi capire meglio.
Capire meglio se stessi, attraverso la scrittura.
Non servono parole, ma solo silenzio.
Silenzio e scrittura.
Vorrei solo che tutto torni alla normalità.
Vorrei solo che tutto questo finisca.
Ho sempre pensato che l’inferno non esistesse, e invece si. Esiste.
L'inferno per me è quando ti succede qualcosa di così tanto brutto che arrivi al punto di pensare “cazzo, questo non è reale, è solo un incubo, un brutto incubo dalla quale non riesco a svegliarmi.”
Vorrei solo uscire da questo limbo incerto, dove spensieratezza e ansia si mescolano insieme, creano un’unica e spaventosa emozione.
Un momento sono spensierata, l’altro momento la mia mente vola nell’istante in cui è avvenuto l’incidente.
Gli incidenti fanno cambiare le persone.
Sento che dentro di me qualcosa si è rotto, e non si potrà mai aggiustare.
Per questo dico che delle volte è meglio esprimere le emozioni attraverso il silenzio e la scrittura.
Perché a voce non si può.
È impossibile.
Vorrei solo una vita normale.
Vorrei solo che tutto finisca.
Non voglio rumore, voglio solo silenzio.
Essere avvolta in un caloroso abbraccio, che duri per sempre.
Essere cullata dalla quiete, non dal caos.
Vorrei solo tornare a respirare, perché il dolore che ho dentro non me lo permette.
È forse sbagliato chiedere tutto questo?
O forse sono io che sono troppo melodrammatica?

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