CAPITOLO 3

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LOUIS 

Sul divano,tra le gambe di Harry,la mia testa comincia a vagare agli anni precedenti. 


 "Non capisco Louis,non capisco! Mi dici che sei attratto da me,ma non vuoi baciarmi. Credi ci stia bene?" Mi urla addosso Harry,le labbra semi aperte,le guance arrossate per via del suo sfogo e gli occhi lucidi. Non è che non voglia baciarlo,ma ho paura.Paura di quello che sentirò. Paura che tutto questo sia più grande di me. "Ma fanculo!" 

Mi avvicino a passo svelto a lui,prendo il suo viso tra le mani e mi alzo in punte di piedi. Finalmente le mie labbra sono unite alle sue. Dopo mesi che fantasticavo su tutto questo,finalmente,ho baciato Harry. 

Il mio Harry. 

 Si stacca dal bacio e sorride. Poi mi guarda negli occhi. L'azzurro incontra il verde e il verde incontra l'azzurro.Le sue labbra sono di nuovo poggiate sulle mie,e ci lasciamo prendere da quegli attimi,perdendoci tra sorrisi,baci e sentimenti. 

 Le mani di Harry mi accarezzano i capelli,mentre un episodio di New Girl viene trasmesso in tv.

 "Ho paura,Haz" Confesso,girandomi,mettendomi a cavalcioni su di lui e poggiando la testa al suo petto. La sua mano continua ad accarezzarmi i capelli,mentre l'altra mi accarezza la schiena. "Di cosa?". Mi lascio trasportare dalle sue mani e un po' mi rilasso. "La gamba,Har. Ho paura.. Io..-" Le lacrime si formano intorno ai miei occhi,e alcune lacrime mi scivolano sulle guance,tirando qualche singhiozzo "-Non voglio,non di nuovo. Non voglio che ricapiti tutto quell'inferno-" Altri singhiozzi scuotono il mio corpo,mentre altre lacrime continuano a rigarmiil viso "-Sarebbe disastroso,Haz". 

Harry mi stringe a se',continuando a sussurrarmi una serie di "Va tutto bene" e "Non preoccuparti"."Il coach vuole che faccia un esame specifico,vuole controllare la gamba,ma amore,sul serio,ho troppa paura. Paura che ritrovino qualcosa,per la seconda volta" Dico ad Harry,asciugando le ultime lacrime che ho versato. Harry prende il mio mento con due dita e losolleva. "Non posso costringerti a farlo,amore. Mi sembra una cosa giusta da fare,però. Accettarsi che vada tutto bene,anche perché dobbiamo pensare in positivo-" Fa unire le nostre labbra in un bacio casto "-e sai che qualsiasi cosa accada,io resterò sempre al tuofianco" Lo so Harry,lo so. 

 HARRY

 I giorni all'asilo vanno alla grande. I bambini ascoltano sia me che Barbara,non combinano disastri e sopratutto,non provano a buttarsi dalle finestre. "M-maestro Harry" I miei pantaloni vengono tirati dal basso,abbasso lo sguardo e noto che una delle bambine,  Steph precisamente,mi guarda con i suoi occhioni color cioccolato."Hei piccolina,dimmi" Mi abbasso alla sua altezza e lei mi abbraccia. La stringo teneramente tra le mie braccia,è cosi piccola. 

"M-maestro Harry,non-non sto molto bene" Mi dice,i suoi occhi sono lucidi "Che hai,principessa?" "Ho la b-bua al pancino,voglio andare" Comincia a piagnucolare,così la prendo in braccio e la siedo sulle mie gambe e la sua testa si appoggia al mio petto.Prendo l'elenco e scorro tra i numerosi bambini,arrivando al nome di Steph. Steph Darren. Digito velocemente il numero,mentre la bambina gioca con i lembi della mia maglietta. Dopo tre squilli,risponde qualcuno. "Sono il maestro di Steph,signora. Volevo dir-"

 "Quella peste ha fatto qualcosa di male?" Allontano il telefono dall'orecchio,per quanto forti sono le sue urla "No no,assolutamente.E' calma,invece. Comunque volevo dirgli che sua figlia accusa un dolore alla pancia,non sarebbe meglio venire a prenderla?". Dall'altra parte del telefono,c'è un silenzio tombale. "Non è mia figlia. Lei abita in convento con noi suore,ma è troppo eccentrica perfrequentare le nostre lezioni,quindi l'abbiamo mandata da lei. E' qui da tre anni,nessuno vuole adottarla. Ma comunque tra circa trenta minuti dovrei essere lì". 

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