|•Sedicesimo Capitolo•|

394 34 7
                                    

/ JORGE /

Una scheggia arrivò dritta nella mia guancia, la ignorai.

Dovevo a qualunque costo,portare da mangiare a Martina, anche se delle merendine non bastavano.

Presi quello che potevo e tornai nella stanza.

"Grazie a dio sei qui.Con qualche scheggia ma sano e salvo." disse lei, abbracciandomi per poi baciarmi.

-

Martina dormiva da circa mezz'ora, e io non riuscivo a non pensare a come saremmo usciti da quello stupido ospedale.

Volevo chiedere aiuto,ma non sapevo come.

"Ehy, Amore"disse Martina, facendomi quasi sobbalzare.

"Piccola,mi hai spaventato"dissi baciandole la fronte...ridacchiò appena dissi la parola" Spaventato".

"Amore,non riesco più a stare in questo posto,voglio andarmene di qui." Si alzò, e camminando lentamente (a causa della ferita che non la faceva camminare) si avvicinò alla finestra "La tempesta si è calmata, preparo le mie cose, e ce ne andiamo di qui" disse sicura.

"Mentre prendevo qualcosa da mangiare ho controllato se c'era una porta aperta,ma niente." dissi solamente.

"Uffi."Incominciò a piangere.

"Dai Amore,non fare così, se vuoi vado a vedere se c'è qualcuno..." stavo per finire la frase ma lei mi interruppe.

"No,non voglio pensare che appena esci da quella porta c'è la possibilita che ti perdo per sempre" Disse abbracciandomi,ancora piangendo.

"Okay, allora resteremo qui,solo per qualche altra ora, dopodiché ti prometto che usciremo da qui."dissi mostrandomi sicuro,ma credeteci, in quel momento ero tutt'altro.

La baciai.

Mi mancavano le sue labbra, le sue morbidissime labbra.

La amavo, e avrei fatto DI TUTTO, per farla vivere, se lei sarebbe infelice con me io la lascerei andare ma la amerei comunque, morirei anche per lei.

Incominciai a baciarle il collo.

"I tuoi fratelli come stanno?" dissi continuando a fare quello che stavo facendo...

"Bene..."disse solo.

"Tua madre, sa di noi?" dissi baciandogli dal collo alla sua bocca.

"No,"riuscì a dire lei"Non lo sa".

"Avrai intenzione di dirglielo?"dissi stendendomi sul lettino.

"Non lo so,so solo che se non glielo dico io,lo farà Josh."disse coricandosi, nel mio lettino insieme a me.

"Allora lo farai tu,perché io non voglio avere problemi con la tua famiglia."dissi nervoso.

"Amoreee, sta tranquillo, mio padre è un menefreghista e mia madre accetterà il nostro amore."disse sorridendomi.

"Non esserne così felice...non penso che tua madre accetterà il tuo amore per uno più grande di te di 8 anni."Dissi con aria negativa.

"Daiii Amore!"continuò"forse questo ti fara tornare di buon umore." mi diede un bacio.

La sua lingua cercava il consenzo di entrare nella mia bocca, che chiaramente accettai subito.

Misi le mie mani sul suo viso e lei dietro il mio collo, ancora baciandomi.

La fermai.

"Mi ami?"dissi.

"No."disse ridendo.

"Okay allora tolgo il disturbo." dissi facendo finta di essere offeso, alzandomi.

"Io non ti amo,io semplicemente morirei,per te."disse, a quelle parole mi girai e andai verso di lei.

Passammo la serata tra giochi e risate.

Ma non volevo dirgli la cosa che la ucciderebbe:Sapere che io ero guarito e che non avevo più nessun tumore, e che la farebbe soffrire poiché lei non fosse guarita.

"Piccola, ho sonno."dissi ancora ridendo.

"Si,ora ti corichi, ma passami quella bottiglia d'acqua prima."disse quasi piangendo per le troppe risate.

Le passai ciò che voleva e dopo mi addormentai.

-

"Amore credo di aver sentito qualcosa...svegliati Jorge"disse Martina gridando.

"Che c'è principessa? "dissi non avendo capito quello che aveva detto.

"Ho sentito un rumore abbastanza udibile anche con la porta chiusa."disse lei alzandosi.

"Amore,aspetta cazzo."dissi io incazzato"un attimo,fà le cose con calma...dammi il tempo di alzarmi"dissi ridendo.

"Jorge, perfavore è una cosa seria.Ho sentito un rumore."disse seria.

"Okay,okay mi alzo. Ma se è solo un topo giuro che non so cosa ti faccio" dissi sorridendo.

Accesi lo schermo del mio cellulare, cazzo.

Era scarico.

Ovviamente Martina mi aveva fatto svegliare alla 07:30 del mattino!

"C'è qualcuno? " dissi gridando.

Nessuna risposta, sentivamo solo una piccola vocina da lontano.

Martina si strinse forte a me.

Gli strinsi la mano e incominciando ad avvicinarci a quella che sembrava una voce da uomini.

"Sembra che non ci sia nessuno. " disse un uomo, non era solo.

Forse eravamo salvi.

"No, aspettate, ci siamo noi."disse Martina gridando.

L'uomo si girò a guardarci e ci indicò.

Cazzo, eravamo salvi.

Si accorsero che Martina era ferita, presero una barella da una stanza e la trascinarono fuori di qua.

Io continuai a camminare, dietro di loro, NON RIUSCIVO A CREDERE, eravamo salvi.

•|Beneee, al più presto posto il finale,sarà epico,promesso.

Mi lasciate 5 commentini o più?

Ho un nuovo account, eh a breve inizierò a scrivere anche li, eh beh volevo avere lo stesso numero di Followers che ho qui...eh se passate mi fareste molto felice...@RonnieScrive

Dalla vostra Lore.

KissKiss

Enferma de Amor.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora