Appena uscì dal bagno vidi una folla di medici attorno al lettino di Jorge.
«infermiera!?!?»Dissi chiamandola.
«dimmi cara.»
«cosa sta succedendo ad Jorge?»Dissi io sedendomi nel mio lettino.
«Lui ha un tumore.E due minuti fa questo tumore gli ha provocato una fitta al cervello.»
Ouh no.Povero Jorge. No,non può essere.
Ci son passata anch'io si può anche morire e per mia fortuna sono ancora qui.
«Ma lui starà bene vero?»Dissi nervosa.
«Noi tutti,lo speriamo.»E con questo se ne andò,lasciandomi di sasso.
Misero una tenda che divideva la stanza tra il mio lettino e il suo.
Lo hanno fatto per il semplice motivo:Dovevano lavorare di notte,per salvargli la vita.
Ore 03:38.
E bhe si...sto aspettando che qualche medico uscisse da quella stupida tenda. Ma niente,sono stata sveglia per ore.Meglio dormire.
Ore 09:46.
Mi ero appena svegliata,accanto a me c'era un vassoio con dell'uvetta e del latte con i cereali,Vidi accanto alla tazza,un foglietto 'Non volevamo Svegliarti,stavi dormendo come un angelo,Buon giorno. Oggi non possiamo venire ma domani,ci vedremo,lo promettiamo.
Mamma e Papà' .
Incominciai a mangiare e a bere,quando mi ricordai di Jorge...
La tenda non c'era più...
Lui era lì...
Pallido più di prima...
Finito di far colazione, andai in bagno a lavarmi e a vestirmi.
Quando uscì dal bagno l'infermiera mi aggredì.
«Oh signorina. Mi ha fatto spaventare,dove si era cacciata?»disse incazzata.
«Ma qui una ragazza non può andare nemmono al bagno?No ma cioé.»Dissi stendendomi sul mio lettino.
«Mi scusi.»Con questo se ne andò.
In quella Stanza regnava il silenzio.
Mi girai dall'altra parte e vidi Jorge nello stesso punto di prima.Fermo e immobile.
Non era morto,vero?
Mi rialzai preoccupata e mi avvicinai a lui con tutta la flebo attaccata.
Era pallido,Troppo.
Lo fissai,lui non si muoveva,sembrava dormisse,ma non ne ero sicura.
Continuavo a fissarlo e avvicinandomi sempre più a lui.
Ero fin troppo vicina,ci sfioravano i nasi.Stavo per...no!Non lo conoscevo nemmeno!
«Cosa vuoi fare?»Sussurrò lui aprendo gli occhi e sorridendo.
«Cazzo!Allora sei vivo,mi hai fatto prendere un colpo!»Dissi facendo un respiro di sollievo.
«Ehy,non cambiare discorso,che stavi facendo?»Disse ridendo.
«Ehm...n-ni-nien-te...»Bene.Balbettavo pure.
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Enferma de Amor.
RomansaEd eccola li,ancora una volta,in quella dannata stanza. La famiglia Stoessel è per la seconda volta in ospedale. Per la povera figlia che all'età di 15 anni,le hanno diagnosticato un tumore. La ragazza sa badare a se stessa. Sorride sempre ai genito...
