[Blessed With A Curse]

Chapter 6

Avevo quel puttaniere di prima davanti a me.
-"Che cazzo ci fai dentro casa mia?Come hai fatto ad entrare."-
-"Dai cara Annie.Volevo solo scusarmi per quello che è successo."- e incominciò ad accarezzarmi la guancia e presi la sua mano da stritolarla
-"Non osare toccarmi che ti giuro,finisce male."-
-"Calmati e lascia la mia mano."-
-"Perchè dovrei?Cosi puoi intrufolare la tua mano nelle mie mutandine?Non ci casco Charlie.Non ti perdonerò ne ora nè mai,per quello che fai."- gli lasciai la mano dolorante e lo cacciai a calci in culo.
Chiusi la porta e guardai fuori per assicurarmi che non tornasse indietro.
Nel momento in cui mi sedetti ricevetti un messaggio
"Hei Anne."
"Ciao Oli.Come va?"
"Puoi venire a casa mia?Ho bisogno di parlare con te."
"Certo..ma che succede?"
"Vieni,è una cosa importante"
"Okay..arrivo."
Presi le sigarette e uscii dirigendomi a casa di Oliver che vidi non era molto distante da casa mia.

Arrivai e mi meravigliavo di quanto fosse grande.Suonai il campanello e aspettai che aprisse.
Lo vidi abbracciato alla sua ragazza,Amanda se non erro,con una faccia felice di vedermi.Amanda mi guardava studiando come faceva di solito.
Entrai e salutai gli altri.
Con loro c'era anche un ragazzo con i capelli neri e gli occhi azzurri.
-"Di cosa volevate parlarmi?"- e mi sedetti
-"Ti presento mio fratello Tom.Tom lei è Annabelle."-
-"Ciao piacere."- e gli strinsi la mano sorridente
-"Piacere mio Annabelle."-
-"Allora Annie..noi a inizio luglio,fine agosto cominciamo il tour..e volevamo sapere se volevi venire con noi."-
Sgranai gli occhi -"Davvero?"-
-"Si."- e Matt sorrise
-"Beh,allora vengo.Quando partiremo?"-
-"Sabato sera."-
-"Perfetto.Allora che ne dite di fare una festa a casa mia venerdi sera?"- proposi e vidi tutti sorridere -"È un si?"-
-"Si!"- e risposi in coro
Passammo la serata insieme,e si era fatto tardi e dovevo andare a casa dato che domani dovevo andare a lavoro.
-"Ragazzi io devo andare.Ci sentiamo venerdi."- e salutai con la mano mentre gli altri facevano finta di disperarsi
-"Non te ne andare!"-
-"Nicholls vorrei non andarmene,ma domani devo andare a lavoro."- e risi alla sua faccia sconcertata
Salutai tutti e anche Oliver e Amanda che non mi calcolò.
Chiusi la porta e mi diressi a casa.