You and I /ZAYN MALIK (sequel of Innamorata del mio idolo)

26. Lottare per quello in cui si crede

-"Buongiorno amore."Mi sussurra lui all'orecchio per poi lasciarmi un bacio.

-"Buongiorno."

Mentre stavamo comodi nella vasca sentiamo il rumore di qualcuno che lavora vicino la porta ed immaginiamo sia il fabbro.

-"Alzati da li Zayn, muoviti muoviti!" Gli dico nervosa, mentre il fabbro riesce ad aprire la porta.

-"Finalmente avete aperto,non riuscivo più a stare rinchiusa qui dentro." Commento.

-"In veritá anche io ed ho molta sete, quindi scusatemi ma vado a bere, per il pagamento scenda con me."Annuncia Zayn per poi scendere e lasciare sole me e Perrie.

-"Come devo farti capire che devi allontanarti da Zayn?" Chiede lei con uno sguardo alquanto minaccioso.

-"Siamo rimasti chiusi dentro non è stata colpa mia." Rispondo in mia difesa.

-"Cosa facevate entrambi in bagno?" Domanda lei.

-"Lui era in bagno ed io dovevo chiamare le mie bambine e Chanel mi aveva detto che erano in bagno tutto qui." Inventai tutto.

-"Si, certo eri venuta a cercare le tue bambine."

-"Si e se non ti dispiace devo andare." Dico per poi passarle davanti ed andare in camera mia.

Pov. Zayn
-"Ecco quello che le spetta."Esclamo per poi dare i soldi al fabbro.

-"Grazie mille ed arrivederci."Disse lui prima di uscire.

-"Perrie andiamocene sono pronto." Le urlo da sotto.

*
Usciamo da casa di Hannah e so che ora mi arriverá una lamentela e un interrogatorio da parte di Perrie.

-"Che ci facevi in bagno con lei?" Ecco la prima domanda in arrivo.

-"Dovevo lavare le mani e lei anche se le stava lavando."Cominciai ad improvvisare.

-"Mmmh giá, con il bagno che hanno di sotto perchè sei andata in quello di sopra?" Domandò lei.
So a che punto vuole arrivare.

-"Era occupato." Risposi accendendo una sigaretta.

-"Peccato che Hannah mi ha spiegato una versione diversa dicendomi che credeva che le sue bambine erano in bagno e tu eri li."

-"Lavandomi le mani e anche lei se le doveva lavare, comunque non so cosa vuoi che ti dica. Torna a casa da sola io vado con Harry a prendere un caffè." Le rispondo lasciandola da sola per poi mandare un messaggio ad Harry.

-"Amico ti va di andare a prendere un caffè al solito posto?" Invio e la risposta di conferma non esita ad arrivare cosi mi avvio al bar dove trovo Harry giá li visto che la sua casa a quel posto non dista molto.

-"Sei uscito dal bagno?" Domandò ridendo.

-"Ecco la chiave." Gli mostro ridendo.

-"Sei il solito stronzo Malik, sei tremendo."Esclamò lui.

-"Beverly portaci due caffè." Ordinai alla cameriera bionda, veramente carina, che ogni volta mi lascia sempre il suo numero sperando che non la chiami perchè sono distratto e perdo il suo numero.

-"Volevo rimanere una notte da solo con Hannah e ci sono riuscito, è cosi bella e le sue labbra sono così così..."

-"Lascia Perrie e rimettiti con lei amico, siete fatti per stare insieme." Afferma Harry.

-"Ecco i due caffè, spero che questa volta il numero non lo perdi." Annunciò Beverly facendomi un occhiolino e lasciandomi come al solito un bigliettino con scritto il suo numero, ma questa volta aveva aggiunto anche il suo indirizzo di casa.

-"Ti giuro che Hannah mi fa impazzire, ieri si è presentato quel buffone, ma chi si crede di essere?"

-"Non era un buffone, a me è sembrato gentile."Esclamò lui dicendo seriamente cosa pensava.

-"Non contraddirmi Styles."

-"Lotta per il tuo amore, per le tue figlie, per il vostro passato e soprattutto lotta se vuoi un presente e un futuro con Hannah." Mi consigliò il mio amico.

-"Belle parole, così farò, lotterò ed otterrò quello che vorrò, ora vado ci vediamo più tardi." Dico salutandolo.

Pov. Hannah
Mi sento distrutta.
Dopo aver accompagnato le bimbe a scuola, vado all'ospedale e sono felice di annunciare che tre bambini sono tornati a casa visto che stanno bene e hanno sconfitto il loro male.

Ho sempre sognato di fare l'oncologa, forse perchè in passato ho visto persone molto care a me di soffrire di queste brutte patologie e da piccola mi ripetevo di dover aiutare tutte queste persone,ma giorno dopo giorno capisco che questo lavoro è molto duro.
Vedere persone soffrire, soprattutto bambini ti fa capire che noi in questo mondo non siamo niente.

Amo questo lavoro, ma a volte vorrei cambiarlo e diventare qualcos'altro per non veder soffrire queste persone e non soffrire nemmeno io.
Stando accanto a queste meravigliose persone si soffre tantissimo vedendole star male, ma appena vedo qualche loro miglioramento o un loro sorriso capisco che questo è il mio posto e che li faccio stare bene.

Indosso il camice e mi avvio alla macchinetta per prendere un caffè e dopo averlo preso accendo una sigaretta.
Non fumo da tanto ma oggi mi sento particolarmente nervosa e piena di pensieri e dubbi.

-"Uscita dal bagno?" Sento questa domanda e prendo uno spavento perchè non avevo avvertito la presenza del mio collega.

-"Giá è stata una notte molto scomoda e per questo mi scuso."Commento continuando a fumare.

-"Non ti preoccupare, piuttosto racconta ti vedo molto dubbiosa."Disse lui prendendo dal suo pacchetto l'accendino e una sigaretta.

-"Non sapevo che fumassi, comunque si mi sento strana."

-"Riguardo cosa?" Domandò incuriosito.

-"Sulla questione Zayn ed Hannah, io sento ancora di amarlo e lui anche mi ama, ma lui è sposato con Perrie ed io dovrei sposarmi con Robert,quindi non so cosa fare....il mio cuore dice di lottare, ma la mia testa no perchè soffrirebbero delle persone e visto che in passato abbiamo provato ad essere felici e non ci siamo riusciti ho paura che accada di nuovo tutto questo e di soffrire e di starci male ancora...ho paura di non riuscire ad essere felice, anche se so che vorrei stare con lui, lo desidero tanto, lo amo tanto."

-"Io credo che quando si tratta della questione amore, si deve sempre seguire il cuore, la testa si usa per risolvere dei problemi di logica, di scienza, ma non per l'amore......quindi lotta per lui, per le tue figlie e soprattutto lotta per la tua felicitá."Pronunciò Christian e mi fece rimanere sorpresa visto che non aspettavo queste parole.

Dopo questa conversazione entrambi iniziammo il turno, lui andò in una stanza ed io in un'altra e così si incomincia la giornata.