10. Ritorno dalle vacanze

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Scendemmo dall'aereo e vidi da lontano mio padre aspettarmi mentre era seduto su una panchina leggendo un giornale.

Andai subito vicino a lui, salutandolo con un sorriso a 32 denti.

-"Hannah, come ti sei abbronzata." Disse mio padre abbracciando prima me e poi le bambine.

-"Papà mi eri mancato." Confessai. Ho sempre avuto un bel rapporto con i miei genitori, quindi non avevo vergogna o timore di confessare i miei sentimenti o sfogarmi con loro, anzi tutt'altro.

Per tutto il tragitto le bimbe raccontarono al nonno di quello che avevamo fatto, e di come si erano divertite.

Arrivati a casa, mi precipitai in cucina dove vidi mamma impegnata come al solito ai fornelli.

-"Mamma!" La salutai andandola in contro con le mie figlie.

-"Bentornate tesori miei." Disse accogliendoci mamma.

-"Novità?" Domandai posando le valigie a terra per poi dirigermi a prendere dell'acqua dal frigo.

-"In realtà si, fra due giorni devo partecipare ad un concorso di pasticceria e se mi prenderanno andrò a lavorare con il miglior pasticcere del paese." Annunciò soddisfatta, sedendosi con il ricettario in cerca di non so quale dolce.

-"Fantastico! Vincerai di sicuro tu, sei la migliore!" Esclamai felice

-"Non ne sono cosi tanto sicura."

-"Io penso di si, si vedrà domani, mamma senti ti lascio per un'oretta le bambine voglio andare in ospedale a trovare i miei bambini." Annunciai a mia madre, prendendo la mia borsa e le chiavi, per poi uscire e dirigermi in macchina.

Arrivai e vidi i bambini e mi rincorsero tutti per abbraccianti e diedi a loro i regalini che feci per loro.

Alle femmine regalai delle bambole, mentre per i maschi delle macchinine.

-"Hannah mi sei mancata molto." Sussurrò Sheryl abbracciandomi e la stessa cosa la fece anche il piccolo Alex.

Mi scappò una lacrima.

Questi bambini mi sorprendono giorno dopo giorno e non capisco perché Dio fa capitare tante cose brutte a loro, che sono piccoli innocenti, mentre i killer, ladri, truffatori ed altri cattivi di questo genere, stanno bene e fanno del male alla povera gente.

-"Hannah!" Una voce maschile mi richiamò mentre stavo giocando con i bimbi.

Mi girai e vidi che era Zayn.

-"Zayn, che fai qui?" Gli domandai, allontanandomi dai bambini per poi avvicinarmi a lui.

-"Volevo vedere dove lavoravi." Sospirò guardandosi attorno.

-"Vieni qui, ti presento tutti i bambini." Dissi prendendogli la mano e lo portai al centro della stanza facendogli vedere tutti i bambini.

-"È un grandissimo lavoro pieno di dignità ed umiltà quello che fai." Disse ed io lo sorrisi.

-"Allora ti dico in ordine tutti i nomi, Alexandra, Sierra, Martin, Lola, Emily, Jack,  ed infine loro sono Sheryl e Alex, yu già li hai conosciuti a mare." Dissi presentandoli.

-"Bambini, lui è Zayn." Continuai.

-"Quel Zayn? Il padre delle tue figlie e quello che ti piaceva?" Domandò curiosa Sierra ed io annuii.

-"Perché l'hai lasciata?" Domandò Martin,portando un po' l'imbarazzo a me e Zayn, che non sapeva cosa rispondere.

-"Sei stato stupido." Disse Alex.

-"Bambini lo so, e me ne sono pentito." Prese parola Zayn.

Se n'era pentito?

Oddio, si era pentito di stare con Perrie?

Zayn non sai quante cose vorrei dirti.

Inizierei con dirti che sarai per sempre il mio uomo.

Quando ci conoscemmo io volevo solo finire gli studi, viaggiare e sposarti. Volevo avere una casa tutta nostra e non mi importava se fosse enorme oppure un monolocale, mi sarei accontentata anche di dormire in una stalla pur di stare con te.

Volevo passare le nostre notti a dormire abbracciati, mentre io dormivo sul tuo petto, così mi sarei sentita sicura e protetta.

Volevo tornare da lavoro e trovarti lì a casa nostra ad aspettarmi.

Volevo imparare a cucinare, per fare le cose che più ti piacciono, dopo di che andare sul divano a vedere un bel film, finché non mi addormentavo e tu mi prendevi tra le braccia fino a portarmi nella nostra stanza e svegliarmi la mattina con un tuo bacio.

Non mi serviva nient'altro, se ci fossi stato tu.....c'eri stato e per me è stato importantissimo.

Volevo una grande famiglia e noi che davamo amore ai nostri figli.

Abbiamo delle figlie,ma non le cresciamo purtroppo insieme, non possiamo trasmettergli i nostri valori insieme, ma solo separatamente.

Sognavo tutto questo e dicevo che il tempo sarà sempre molto veloce e senza accorgercene ci ritroveremo da soli in casa, senza i nostri figli che anche loro si saranno creati una famiglia.

Ma non sarà tutto così triste e brutto, perché ci saremmo stati ancora noi due, come quando eravamo giovani e che ci amavamo giorno dopo giorno sempre di più, e più di prima, dove continuavamo a prenderci in giro e a scherzare...ah e un giorno saremo chiamati anche Nonni!

Poi ci ritroveremo nel letto, anziani anche per amarci fisicamente, ma ci addormenteremo mano nella mano perché non conosciamo la distanza.

Se immaginavo a tutta la mia vita, la immaginavo così, sempre con te.

Ti desidero ancora e desidero passare tutta la mia vita con te, con alti e bassi.

Non passerà nemmeno un giorno in cui ti amerò meno del precedente, perché il mio amore per te può solo crescere.

Ti direi tutto questo e non ho il coraggio.

-"Bimbi continuate a giocare." Dissi a loro.

-"Hai detto tutto ai bambini?" Domandò Zayn.

-"Volevano sapere la mia vita, delle mie figlie e del padre ed ho detto tutto." Risposi in mia difesa.

-"Vabbene, ti va di venire a cenare da me stasera? Ci saremo tutti." Disse Zayn sedendosi su una sedia con in braccio Sheryl.

Com'è bello vederli insieme e vederli sorridere.

-"Va bene accetto, però Robert non verrà, è fuori città e tornerà circa tra un mese." Annunciai.

-"Meglio ancora." Sussurrò Zayn, con la speranza che non abbia sentito ed io così feci, finsi di non aver sentito.

-"A stasera allora." Disse Zayn, alzandosi.

-"A stasera." Dissi salutandolo con la mano, anche se poi in quel momento avevo solo una voglia di saltarlo addosso, riempirlo di baci e dirgli che l'amavo tanto, alla pazzia.

Si fecero le 19, ed incominciai preparandomi, mettendo un semplice jeans, ed una maglietta carina molto semplice.

Finii di prepararmi e vestii le bambine.

Presi la macchina e giunsi a casa Malik, dove venni accolta da Eleanor che era già lì.

Incominciavo a sentire freddo, e vidi che ero l'unica a tremare, visto che era anche estate.

Sono io fuori dal normale? O fa freddo?

-"Hey, come stai? Ti senti bene?" Mi domandò Harry, vedendomi una po' strana.

Infatti, mi incominciava a girare la testa e mi bruciavano gli occhi, ed è un sintomo della febbre, perché anche da piccolina, quando la prendevo stavo sempre cosi.

-"Si, non ti preoccupare deve essere un po' di influenza." dissi alzandomi e recarmi poi in cucina a prendere i tovaglioli.

Vidi che in cucina stava solo Zayn, ma ebbi un forte giramento di testa che mi portò a cadere per terra e a svenire.

You and I /ZAYN MALIK (sequel of Innamorata del mio idolo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora