𝟏.𝟖 𝐔𝐧 𝐟𝐮𝐨𝐜𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐠𝐡𝐢𝐚𝐜𝐜𝐢𝐨

58 7 2
                                    

✯✯✯

You're no good for me, but baby, I want you, I want

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

You're no good for me, but baby, I want you, I want.

✯✯✯

La compagnia rimase tutto il giorno nascosta. Gli uccelli scuri passavano e ripassavano sopra le loro teste, e Miriel, accovacciata vicino a suo fratello, non riusciva a scacciare l'inquietudine che sentiva crescere dentro di sé. Inoltre i pensieri sembravano attanagliarla: da una parte si ritrovava a riflettere sulle parole che lo stregone le aveva rivolto, dall'altra le torna inevitabilmente alla mente il suo combattimento con l'elfo, rimuginando sul loro improvviso avvicinamento. 

Finalmente, al tramonto, il cielo si tinse di rosso, e i corvi svanirono a sud. Aragorn diede il segnale e la compagnia riprese il cammino. Miriel decise di sistemarsi nuovamente vicino al fratello, visti i trascorsi, trovando inoltre conforto nella sua presenza. Questi infatti, notando la posizione di Miriel nella fila, le rivolse un sorriso caloroso, contento di riaverla a fianco. 

Il freddo dell'inverno che si avvicinava si faceva sentire con sempre maggiore intensità. Caradhras torreggiava minaccioso all'orizzonte, le sue vette illuminate dagli ultimi bagliori del sole morente. Miriel strinse il mantello attorno a sé, cercando di trattenere il calore.

Era stanca, ma il pensiero di fermarsi prima del passo era inaccettabile: trovava inammissibile anche solo l'idea di rallentare la compagnia, non volendo essere un peso per nessuno dei suoi compagni. Aveva scelto lei di intraprendere il viaggio, consapevole delle difficoltà che avrebbe incontrato, non essendo abituata a dei ritmi simili, e fermarsi davanti ad una simile sciocchezza, dimostrando le sue fragilità, non era tra i suoi piani. 

Guidati da Aragorn, seguirono un sentiero che, nonostante le condizioni avverse, sembrava ben tracciato. A Miriel, parvero i resti di un'antica via, forse una volta parte di una grande strada che collegava l'Eregion al valico montano. Pensò che, secoli prima, quelle strade dovevano essere state percorse da molti viaggiatori, forse anche elfi e uomini che un tempo avevano condiviso la pace in quelle terre. Adesso, quel passaggio era spoglio e inospitale, le pietre rotte e consumate dal tempo, testimoni silenziose di ere passate.

La luna piena si alzò lentamente sopra le montagne, gettando una luce pallida e fredda su di loro. Le ombre delle rocce si allungavano minacciose, e Miriel non poté fare a meno di pensare che quei massi sembrassero guardiani antichi, scolpiti dalle mani di qualche popolo ormai dimenticato. Il vento, tagliente e implacabile, le faceva bruciare la pelle, ma lei non si lamentò. Non voleva apparire debole di fronte ai suoi compagni, molti dei quali sembravano a loro volta oppressi dalla fatica, in particolare i quattro hobbit, che orami da qualche ora sembravano arrancare. 

Camminarono per ore, il silenzio rotto solo dal rumore dei loro passi sul terreno, che ben presto venne coperto dalla neve. Miriel si sentiva il corpo appesantito, ma non disse nulla, concentrandosi solo sul movimento meccanico delle sue gambe. Lo sguardo negli occhi di Gandalf, notato dalla ragazza precedentemente, le ronzava ancora nella mente, dandole pensiero. Vi aveva letto preoccupazione, al solo sentir nominare Caradhras. 

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 23 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

𝐋𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐆𝐨𝐧𝐝𝐨𝐫 ୵୵ 𝐋𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora