Capitolo 4

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Capitolo 4

la mattina seguente di un noioso e monotono mercoledì il freddo si faceva sentire maggiormente, nascose la testa maggiormente nella sciarpa e si accese una sigaretta "guarda tu questo sempre in ritardo" finì la frase guardando l'orologio e si appoggiò rassegnato con la schiena alla portiera sua macchina "eccomi" Adam scese dalla sua e chiuse la portiera, i capelli sciolti si muovevano con il vento scompigliandoli un poco mentre si avvicinava allacciandosi il cappotto, Gregory essendo il più basso tra i due alzo leggermente la testa con lo sguardo seccato che si percepiva da dietro le lenti dei suoi occhiali "ti giuro Adam la prossima volta quando dici 7:30 che siano le 7:30 non le 8 mi hai lasciato mezz'ora qui a congelarmi il culo" l'uomo di fronte a lui prese la sigaretta che gli porse il suo amico e se la mise fra le labbra aspirandone il fumo facendolo arrivare ai polmoni, la loro amicizia era così gregory lo rimproverava e lui lo prendeva per il culo perché sapeva che non sarebbe durato a lungo, quell'uomo avrebbe fatto di tutto per Adam anche gettarsi nel fuoco "dai che ti offro la colazione"
"Ora sì che si ragione" rispose Greg abbozzando un sorriso soddisfatto aprendo la porta del bar per far entrare l'amico, il bar non era affollato come suo solito in lontananza in uno dei tavoli vicino al bancone due vecchietti facevano colazione tranquillamente mentre dall'altra parte un ragazzo moro se ne stava al computer con delle enormi cuffie grigie alle orecchie e una tazza di caffè fumante accanto al portatile, i due uomini si avvicinarono al bancone mentre lentamente i loro corpi stavano tornando ad una temperatura normale "ci fa due caffè per favore e anche" Adam si fermò davanti la vetrina piena di cornetti caldi "due pan au chocolate per favore" chiese alla ragazza che era rivolta verso la macchina dei caffè "certamente" rispose con un tono guizzante e arzillo mentre preparava i caffè, si voltò per prendere i cornetti che i clienti avevano chiesto e la voce gli si fermò in gola "salve" disse in tono più formale verso quei due, Adam le sorrise mentre Gregory ritrasse leggermente la mano da sopra il bancone "schillaci" rispose in tono piatto "lavora qui?" Le chiese il più alto prendendo i due cornetti che la ragazza gli aveva porso "si prof theodor devo pagarmi la retta" rispose iniziando a fargli il caffè , Gregory ascoltava la conversazione senza proferire parola, i suoi occhi si spostavano dal suo amico alla sua studentessa "beh brava ti dai da fare" la ragazza sorrise porgendo le due tazzine "FERMA" Gregory si avvicinò "lo prendo io non vorrai macchiarmi anche questa" si indicò la camicia color tortora "è di lino" Maggy fece una smorfia "no no faccia lei che è più bravo di me anzi...di tutti" i due uomini si diressero verso il tavolo "come mai quella faccia?" Gregory si sedette e guardò l'amico che se ne stava fisso su di lui aspettando rispondesse alla sua domanda "perché quella ragazzina maleducata e impertinente mi ha rovinato la mattinata".
Grace dormiva ancora nel suo letto abbracciando un cuscino e le coperte che la coprivano completamente impedendo alla luce del sole di entrare e disturbare, la sua stanza era sempre in ordine.
Era immensa, alla sinistra della porta c'era un grande comò con sopra tutti i suoi trucchi e alla destra un enorme armadio a specchio che ricopriva metà parete, il suo letto grande a baldacchino con la spalliera a forma di corona con incastonati piccoli diamantini era posizionato difronte ad essa con affianco due comodini, vicino al letto c'era una portafinestra che dava sul balconcino dove lei amava passare le serate lì quando doveva perdersi nei suoi pensieri, dall'altra parte della parete c'era la scrivania con sopra il suo computer portatile, una bajour e un porta penne, sopra ad essa una libreria che teneva a suo interno i libri di scuola, affianco c'erano degli scaffali dove erano posizionate tutte le sue foto, con i suoi fratelli, con i suoi genitori, con le sue amiche, ma soprattutto c'erano molte foto di lei e Namjoon insieme. La sveglia dal suo cellulare iniziò a suonare, lo prese e la spense ma qualche minuto dopo suonò ancora una volta "mmm sta zitta" disse con la voce assonnata girandosi dall'altra parte tenendo sempre gli occhi chiusi
"che rottura di coglioni" disse ancora una volta prima di svegliarsi. Prese il telefono e guardò lo schermo, nessun messaggio
"che strano" pensò, di solito era già piena di messaggi di prima mattina, scrisse un messaggio alle sue amiche e a Justin subito dopo e poi si alzò andando verso il bagno.
Toc-toc "Jiiin esci muoviti" disse bussando alla porta dopo che aveva trovato chiuso "non posso sono in seduta e questa è bella potente. Credo che mangiare fagioli la mattina non sia stata una buona idea" urlò il fratello dall'altra parte con un tono di voce molto concentrato "che schifo, apri la finestra quando hai fatto" disse "e metti il profumo" aggiunse prima di correre verso l'altro bagno della casa. Toc-toc, bussò "occupato" rispose Jk "ma allora questa mattina vi siete messi d'accordo" disse lei spazientandosi "che vuoi?" le chiese il fratello "tu che dici? Devo mettermi la schiuma da barba di tua nonna oppure devo pisciare?" lui rise "vai a farla nel giardino così annaffi anche le piante" aggiunse "vorrei tanto ma non ho l'uccello come te in mezzo alle gambe brutto credino... Apri" rispose dando un calcio alla porta "non posso mi sto mettendo la lacca" disse lui "spero che ti cadano tutti i capelli" rispose lei andandosene "un villa che ha solo due bagni, cazzo ne potevano creare uno in più" disse lei entrando nella sua camera sbattendo la porta alle sue spalle, aprì l'armadio e si vesti con una gonna di jeans e un top nero, le converse nere e la borsa di Prada. Uscì di casa correndo, era letteralmente in ritardo quella mattina, entrò nella sua auto, la mise in moto e parti dirigendosi verso la scuola, Jimin prima di andare all'università, si mise un po' al computer per trovare qualche annuncio di lavoro.
Doveva per forza trovarlo o non sarebbero arrivati né a fine mese e né a pagare i debiti.
Si mise le mani nei capelli "UFFFFFA non ce la faccio più" a un certo punto però i suoi occhi finiscono su un annuncio scritto in piccolo (AAA CERCASI BALLERINO PROFESSIONISTA PER NIGHT CLUB) beh non era un lavoro con i fiocchi ma per ora poteva andare bene e poi aveva studiato danza da quando era piccolo, sapeva ballare molto bene, si scrisse la via su un pezzo di carta per poi alzarsi e dirigersi all'università.
"Ed è per questo che dobbiamo fare attenzione a come usare il bisturi in modo meticoloso mi raccomando" il professor Theodor era intento con la mano ad affondare il bisturi nel manichino al centro della stanza
"Pss" una voce fece girare Maggy che era assorta nel vedere il professore praticare quella perfetta incisione, il dito di Alys era ancora appoggiato sulla sua spalla "dimmi" disse "mi presti una penna per favore?"
"Con tutti i soldi che hai non riesci a comprartene una?" Alys portò entrambe le mani al suo volto come per nasconderlo imbarazzata, Maggy sbuffò, si mise a frugare nel suo astuccio fin quando non estrasse da lì una penna bic blu " tieni" la bionda allungò la mano lentamente ma la presa di Giselle sedutale accanto fu più rapida, prese la penna ed inizio a scarabocchiare su un foglio "okay tutto nella norma" disse passandola alla ragazza, Maggy guardava la scena con un sopracciglio alzato "ma certo è una penna, cosa credevi che fosse? Una bomba a mano?" Giselle si avvicinò di poco con la sua faccia rabbiosa a quella della mora "potrebbe"
"OKAY" la voce di Alys si intromise "grazie Maggy sei stata molto gentile te la renderò a fine lezione"
"Puoi tenerla davvero" fece spallucce e si girò tornando ad ascoltare la lezione ma la sua attenzione si spostò a Jin che qualche posto più in là se la stava ridendo sottovoce alla scena, scosse la testa verso il suo amico prima di alzare il dito medio nella sua direzione scherzosamente senza farsi vedere dal professore.
beh era chiaro che Alys era strana, non le stava particolarmente simpatica ma non era neanche colpa della ragazza, quanto della sua guardia del corpo, Maggy rabbrividì appena pensando alla donna le metteva angoscia
"Perfetto ragazzi per oggi è tutto, studiate pagina 270 che poi interrogo" disse il professore Theodor la lezione di medicina era finita e Alys prese le sue cose e si diresse verso il suo armadietto a posare i libri, quando ad un tratto una ragazza mora era appoggiata con la schiena su di esso e parlava con Jimin "Oh eccola Alys" disse il ragazzo salutando con la mano, quest'ultima si avvicinò a loro sorridente "Ciao a tutte e due" la moretta le sorrise "Piacere Alys sono Grace" la bionda fece un inchino accennato "È un onore fare la tua conoscenza" la ragazza la guardò un po' interdetta da quello che gli aveva detto "Beh non me l'ha mai detto nessuno" I tre scoppiarono a ridere "Scusami a volte non mi rendo conto di non essere più a corte" Grace le mise una mano sulla spalla "Ma figurati anzi adoro come ti vesti e come ti poni" le due erano subito entrate in sintonia "Ho fatto bene a presentarvi sapevo che potevate andare d'accordo" Alys guardò Jimin e poi Grace e di nuovo Jimin "Scusa la domanda ma voi da quanto vi conoscete?" Il ragazzo si grattò la testa e sorrise imbarazzato "Da 4 ore" Alys si portò una mano sulla fronte in segno di arresa "Ci siamo subito presi e mi ha detto che aveva un'amica da farmi conoscere" rise la moretta "Ora vado ragazzi mi tocca filosofia" I due fecero segno di spararsi "In bocca al lupo" disse Jimin "Crepi ci vediamo eh" I due la salutarono "Ma Giselle?" Alys si guardò intorno e non la vide "Non saprei forse è andata in bagno per mia fortuna" si batterono il cinque "Speriamo sorella" .
Maggy camminava a passo spedito verso la lezione del professore Jensen come un detenuto verso il patibolo, avrebbe preferito scavarsi la fossa seduta stante o rompersi una gamba pur di non vederlo,gli stava tremendamente sul cazzo, passo davanti un aula aperta e si blocco di colpo
"Bene ragazzi era per questo che l'autore ha voluto paragonare l'amore come un gioco di seduzione e perdita della lucidità" si sporse leggermente verso il suo interno e Benedict se ne stava in piedi davanti la cattedra gesticolando, si limitò ad osservare ogni suo movimento, dal toccarsi i capelli scuri al semplice bagnarsi le labbra leggermente, senti una fitta nel petto quando l'uomo si voltò dando le spalle alla classe e punto i suoi occhi blu per un secondo nei suoi, la ragazza si nascose in fretta appoggiandosi con la schiena al muro e sospirò "oddio" gli studenti in quel momento uscirono all'unisono tra un chiacchiericcio e una risata, penso quello fosse il momento perfetto per andarsene ma una stretta al braccio la fece voltare
"Perché origliava signorina?" Benedict era lì in piedi di fronte a lei sullo stipite della porta e la guardava sorridendo amorevolmente "beh" le gote a quel sorriso stavano andando letteralmente a fuoco e lei lo poteva sentire, percepiva fosse così rossa che anche lui stesso se ne fosse accorto, non poteva crederci di star parlando ancora una volta con lui, il suo idolo per eccellenza "e-ero curiosa del suo modo di insegnare"
"Puoi sempre iscriverti" tolse la presa dal suo braccio ed entrò in aula uscendo poco dopo con un foglio in mano, glielo porse "non è tardi per farlo, mi farebbe piacere avere una intenditrice di libri nel mio corso" la ragazza prese il foglio e sorrise guardandolo andare via imbambolata, rimase lì fissa come un ebete ancora per qualche secondo fin quando quel sorriso flebile si trasformò in sguardo di paura "CAZZO LA LEZIONE" inizio a correre dandosi della cogliona più e più volte

MY TRUTH (revisionato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora