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"La povertà è dura ma la dignità è più dura ancora."
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Giovanni verga

Harley pov's:

*10 minuti prima*

Quando finii la lezione fui abbastanza soddisfatta di me stessa, non pensavo che sarei stata capace di rispondere a ciò che mi aveva detto Damon e invece, quello che ho detto è vero io darei la vita per i miei fratelli così come loro per me, vidi Damon uscire per ultimo mi guardò compiaciuto quando risposi alla sua domanda, io ne fui fiera consapevole anche di esser uscita vincitrice.

Notai subito i miei fratelli fuori l'aula di fisionomia a parlare di Chissà cosa...

Mi incamminai verso la loro parte.

<<Ragazzi, non so se lo sapete ma fra due settimane ho la partita di Basket, sta volta siamo contro i ross, noi Lakers ci stiamo allenando con impegno, vi volevo dire che se nel caso vincessimo non voglio festeggiare con mezza Hope, ma con voi>>

parlò Luke, a volte se ne esce con questi atteggiamenti abbastanza premurosi e docili, nonostante sia un menefreghista di natura.

<<Ma abbiamo sempre fatto festa, Luke e se gli altri ti invitano?>> Disse Connor, in effetti ha ragione, Luke è il capitano e se manca non avrebbe senso.

<<Si arrangiassero voglio stare per i cazzi miei per una volta, poi ci sarà una festa questo sabato e non ho voglia di pulire tutta casa>> rispose quest' ultimo.

<<Luke e se...>> Provai a dire ma il moro davanti a me cacciò un urlo breve ma abbastanza intenso, appena mi vede.

<<Harley! Non mi ero accorto menomale che sei venuta qui sennò te lo avrei detto a casa, ma mi sarei scocciato>>

lo guardo stranita, Luke è proprio un personaggio.

È pigro ma se ne vanta.

Una cosa che si può riconoscere in Luke, a parte il suo carattere è l'importanza che dà al suo corpo, non vuole essere troppo muscoloso, quindi non va in palestra ma non vuole neanche essere, parole sue, "una balena sulla spiaggia al sole"

Poi ci tiene sempre ad essere particolarmente ad esempio porta sempre delle lenti a contatto, perché non gli piace il colore dei suoi occhi, li ricordano quelli di mamma e non vuole che noi lo vediamo con i suoi occhi naturali che sarebbero di un azzurro celeste, abbastanza particolare.

<<Buongiorno anche a te Luke, vedo che stai ancora in vacanza>> dico ironica.

Lui mi porge un sorriso.

<<Si hai proprio ragione sto ancora a pensare al mare, ai gabbiani che ti massacravano le orecchie emettendo il loro solito crac ma soprattutto le ragazze in bikini con i culi al ven->> lo interrompo subito, mettendoli una mano sulla bocca.

<<Meglio evitare>> dico.

Il resto della mandria di fronte a me sta emettendo delle risatine.

Già da un po' avevo notato Damon andare verso il bagno delle femmine, feci un sorriso compiaciuto, e poi sarei io quella che dorme.

Però poi mi resi conto che dovevo andare urgentemente in bagno.

*Adesso*

Sono arrivata in bagno e stranamente non ho notato Damon sarà che abbia cambiato bagno.

Stavo per fare pipì, finché non mi resi conto di un gemito, ma non di dolore, di piacere.

Oddio ti prego dimmi di no.

SHOW MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora