8

13 2 0
                                    

"La vita è una continua rappresentazione teatrale, in cui ognuno interpreta il proprio ruolo secondo le proprie convinzioni e desideri."
-Luigi Pirandello

A L E X I S

pov's:

Jacob per ora sta cercando in ogni modo di parlarmi ma io lo sto evitando, per paura, ho paura di affrontarlo di parlargli. E sono molto infuriata con lui dato che le persone ubriache non si trattano così.

Ma c'è l'ho anche con me stessa per come mi sono comportata, dato che sono stata io a dare un inizio alle danze.

Però poi sentii due braccia possenti e tatuate, prendermi e mettermi in un angolo vicino ad un albero che si trovava, affianco al cancello della Hope university.

Stavo per urlare, però poi vidi due smeraldi guardarmi.

Jacob.

Mi rilasso subito, per poi diventare nuovamente tesa.

<<Noi due dobbiamo parlare>> ordina.

Poi prese un sospiro, enorme e mi disse:

<<Mi dispiace rossa, non avrei dovuto farlo>>

<<è un tentativo per farti perdonare o per chiedermi scusa?>> Dissi tesa.

Lui si avvicinò verso di me iniziando a toccare con la sue enorme mano la mia coscia, ed io provai un caldo incredibile.

<<Entrambi>> mi disse mentre cominciava ad accarezzare la coscia con movimenti cauti.

Non ha perso il segno...cazzo.

<<Mi lusinghi ma ci pensavi prima di scoparmi>> dissi.

Lui cerco di andarsene ma non ci riuscì era concentrato a guardarmi, il suo sguardo si spostava dai miei occhi alle mie labbra continuamente.

<<Lo so, avresti voluto essere scopata da un principino da quattro soldi, casto fino hai suoi 18 anni, e santo come la madre Teresa di Calcutta. Deprimente, almeno hai avuto una scopata degna di chiamarsi scopata.>>

Mi aveva vista insieme a carter vedo.

<<Che c'è Houston? Non ti piace vedermi con un ragazzo che non sia tu? Sbaglio o a te non ti frega un cazzo di tutte quelle con cui sei andato a letto o mi sbaglio?>>

Dissi mimandolo, erano le parole che mi aveva detto ieri.

Mi avvicinai diminuendo le nostre distanze.

<<Oh mi sbaglio Houston?>> Dissi.

<<No, non ti sbagli rossa hai ragione, non me ne fotte un cazzo, sono venuto qui solo per dirti che mi dispiaceva per via del modo in cui ti avevo trattata ma vedo che siamo pari no?>>

Quasi non scoppiai a riderli in faccia.

<<Pari? Sei uno stronzo, per essere pari come minimo mi farei uno dei tuoi fratelli>> gli dissi.

<<non ci giurerei, rossa, ok ti tratterebbero meglio ma fra tutti il migliore a scopare sono io, almeno ti ho fatto perdere la verginità nel migliore dei modi.>> Continuò ripetendo la stessa frase di prima vantandosi.

<<Per me non è stato un granché, come dici anzi quasi scadente>> Mentii, mi aveva letteralmente sfondata, non sapevo nemmeno come oggi ho fatto a camminare.

Aveva ragione ma non volevo di certo dargliela vinta.

Rise amaramente, nel frattempo notai le sue fossette.

SHOW MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora