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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla."

-Gabriel García Márquez

AVVISO NATASHA MCKAY SI CHIAMERÀ LAUREN MCKAY

Harley

1 mese dopo

Chiusi le palpebre. Mi trovavo con Rosaline alla caffetteria. Mentre mi guardava con area interrogativa.

«si può sapere cos'è successo?» era la quattrocentesima volta che me lo chiedeva.

In un mese più volte al giorno mi faceva quella benedetta domanda. Sospirai.

«niente Rose.» dopodiché però entrò Headen. Nella caffetteria. Ci guardammo immensamente. I suoi occhi erano spenti

Tristi e stanchi. Ebbi gli occhi lucidi perciò chiusi gli occhi e mi voltai.

Rosaline sicuramente guardò la scena, infatti si alzò. «dove cazzo vai?» la fermai.

«chiedo a Damon cosa diamine è successo»

La fermai. «okay, okay! Hai vinto! Ti racconterò tutto»

Flashback
1 mese prima
Alla festa di benvenuto.

Ero alla festa. Jack se n'era andato alla ricerca di Rosaline da tempo.

Non ero a mio agio. Molti studenti chiacchieravano vivacemente con i nuovi arrivati.

I professori invece sono tutti riuniti a bere del punch. La festa è caotica.

Piena di gente, mi avvicinai al bar. E chiesi un bicchiere di Jack Daniel's. Mentre aspettai notai vari ragazzi ballare.

Finché non si avvicinò uno. Era biondo oro, dagli occhi ramati. Era un bel ragazzo.

Doveva essere Caleb McCarthy. Un compagno di squadra di Luke a basket. Era il vice capitano.

«Houston!» mi salutò abbracciandomi. Io ricambiai, Caleb era apposto, ed era un ottimo giocatore.

Prima dell'arrivo di Damon, Oliver e Jeremiah, era il più voluto. Adesso però è passato in secondo piano.

Ma quella percentuale di ragazze infatuate da lui lo continuano a perseguitare.

«niente fan girl per oggi?» scherzai. Caleb ridacchiò.

«sono riuscito a sfuggirle» mi fece l'occhiolino ed io ricambiai con una breve risatina.

«non balli?»

«no scusami Caleb non me la sento»

Quest'ultimo mi prese leggermente il braccio insistendo più volte.

Stavo iniziando a perdere la pazienza. Specialmente perché il suo gesto non era affatto scherzoso.

Mi stringeva il braccio fortemente, spero però che non lo stia facendo apposta.

SHOW MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora