Nel tumulto della vita universitaria Hope university , il mio percorso si intrecciò con quello di Damon, in un modo che avrei mai immaginato possibile. Fin dall'inizio, sembrava che fossimo destinati a scontrarci, come se la nostra stessa esistenza...
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"In mezzo al caos, la verità danza come una fiamma che illumina le ombre della nostra esistenza." -Eraclito ↓
Harley
Non facevo altro che guardare Damon.
Era seduto su uno sgabello, aveva le braccia muscolose sulle ginocchia e le mani sulle guance, il viso leggermente abbassato con lo sguardo puntato verso il basso,varie ciocche di capelli li cadevano verso la fronte, aveva le gambe tese e il busto piegato.
Cazzo. Era sexy pure con un occhio nero. Sì, perché Damon aveva partecipato ad altri e 3 incontri.
Ed ha vinto in tutti e 3. Erano abbastanza violenti. Ma io ero abituata a vedere la violenza, non ero spaventata.
«Harley, vorresti andare fuori?» mi chiese con gentilezza Rosaline, che nel vedere tutto questo si era spaventata dato che a lei non piaceva.
Era tutto un nuovo mondo, che a Ros era estraneo. È abituata a fare gossip con la gente, (con gente mi riferisco a me e Luke), hackeraggio e guardare film, andare a ballare (quando ne ha voglia) e guardare i boomer su Tik tok che commentano video dei ragazzini.
Non di certo per venire qua sprecando il suo "tempo prezioso".
Non amava il combattimento in sé, solo nei film riusciva forse a sopportare la violenza.
«certo Rosaline» le dissi e lei mi sorrise grata.
Riuscimmo a evitare l'enorme mucchio di persone davanti a me.
Varcammo la porta d'uscita e uscimmo.
«cazzo pensavo di rimanerci secca» dissi sollevata.
Rosaline ridacchia e io le sorrido.
«aspettami qua vado al bar qui vicino per prendere un po' d'acqua» mi disse.
Nel frattempo mentre mi stava parlando, aveva iniziato ad incamminarsi verso il bar. Fino a che non si allontanò.
Bene Harley, sei sola. Che cazzo devi fare?
«bella addormentata» non mi serviva dire "chi sei" avevo capito perfettamente che era Damon a chiamarmi infatti mi voltai.
«Headen, cosa c'è?» domandai con un leggero sorriso sul volto.
