03. A scuola

38 4 2
                                    

Un ragazzo dall'aria serena e gioiosa sta camminando verso Jisung; I suoi lisci e lunghi capelli biondi gli ricadono perfettamente sulle guance e aggiunti ai suoi lineamenti delicati e all' esile corporatura lo facevano sembrare un personaggio appena uscito da un anime. Come sempre era vestito alla moda, con dei jeans cargo almeno tre taglie più grandi e un crop top nero sopra. A volte era preso in giro per il suo stile, e per come a volte si veste in modo più "femminile", ma a lui non interessa e indossa quello che gli piace restando fedele a stesso. Sventola in aria la mano per farsi vedere e Jisung ricambia con un sorriso, avvicinandosi a sua volta.

"Ciao! Come va?"

Felix, il fanciullo in questione, era da un annetto la cosa più vicina ad un migliore amico che Jisung avesse. Si erano visti qualche volta durante l'estate e lui non falliva mai nel fare sentire il ragazzo a suo agio. Non aveva mai fatto troppe domande, non si era mai infastidito alle improvvise richieste di incontrarsi di Jisung, anche se queste erano frenetiche, come se la sua vita ne dipendesse. E non si era neanche mai allontanato dopo le sue settimane di silenzio stampa, quasi come se sapesse che c'era qualcosa che non andava.

Ma lui non poteva forzare Jisung ad aprirsi e quindi si teneva a tiro ciò che poteva fare; essere presente, mostrarsi disponibile, dare un posto sicuro all'amico nella sua compagnia. Non sapeva se stava funzionando, ma lui ci stava provando con tutto il cuore, perché quel ragazzo dalle guance paffute e gli occhioni color nocciola si era conquistato un pezzetto del suo cuore con la sua personalità timida ma al contempo esplosiva.

Si erano conosciuti grazie alle circostanze: erano in classe insieme. E mentre Felix era il classico ragazzo estroverso, sicuro di sé e di cui tutti sono infatuati, Jisung era timido e non parlava mai. Ma con il tempo Felix si era fatto strada nella sua anima e Jisung si era dimostrato un vero spasso superata l'armatura di imbarazzo.

Purtroppo però negli ultimi mesi dell'anno scolastico si era accorto di come il ragazzo stesse...come dire... scomparendo. Non solo sembrava non mangiare consistente ma era in qualche modo più distante; non era più allegro e entusiasta e pieno di vita e idee e felicità.

Felix vedeva le occhiaie sotto i suoi occhi. I vestiti stropicciati. La stanchezza. Il volto spento e la pelle pallida. E vede con quanta fatica Jisung gli sorride in questo momento, quanto pesa ogni suo passo per venirgli incontro.

E gli piange il cuore a vedere il suo migliore amico così.

"Ciao Felix, va tutto bene, te?"

Bugie.

Lo sapevano entrambi.

"Tutto a posto, ma proprio non voglio tornare a scuola."

"A chi lo dici."

"Almeno adesso possiamo vederci tutti i giorni, ci sediamo insieme vero?"

"Ovviamente bro, cosa faccio io senza di te al mio fianco?"

"Sono proprio un amico fantastico, non è vero?" Jisung adora il sarcasmo di Felix, lo fa sentire a suo agio. Fa sembrare tutto un po' meno reale. Riesce sempre a strappargli una risata.

"Sei il migliore."

-
In classe i due amici si siedono ovviamente vicini, in terza fila, in modo da non essere troppo esposti ma neanche troppo lontani dal professore. Il piedi di Jisung rimbalza in modo continuato e incontrollato, un leggero tremore gli segna le mani e un filo di sudore freddo si sta formando sulla sua fronte. Ansia.

Felix con il suo carattere frizzante cercava di tranquilizare l'amico con battute sui futuri e vecchi professori, e commenti sul loro vestiario. Non era sufficiente a calmare del tutto l'amico, ma sperava almeno di poterlo distrarre e aiutarlo a godersi al meglio quel ritorno a scuola.

Ma è da tanto che Jisung non si gode qualcosa. È da tanto che si sente completamente distaccato dalla vita. Ma non può mostralo a Felix.

È così ride a tutte le sue battute, riesce a smettere di far molleggiare la gamba e si stampa un sorriso in faccia nella speranza che tutto passi inosservato.

Ma è lì in mezzo a così tante altre persone. Tutti i loro compagni di classe che magari vogliono parlare con lui, o che forse lo stanno giudicando o segretamente lo odiano o stanno pianificando qualche scherzo o hanno scoperto che è bisessuale e ora lo andranno a dire a tutti.

"Non avrei dovuto fare coming out con Felix, non quando nessun altro lo sa. Non dovrei essere qui. Faccio schifo, sono impresentabile. Ho i vestito stropicciati e non mi sono neppure guardato allo specchio sta mattina. E se notano quanto sono ingrassato? Non posso stare qui, non posso stare qui, non posso stare qui."

"Driiin!"

Il suono della campanella lo fa sobbalzare e si rende conto di non aver ascoltato Felix parlare per non sa neanche lui quanto tempo. Così sorride con disagio all' amico e, alzandosi in piedi per salutare il professore, trova una scusa per rompere il contatto visivo con Felix. O qualsiasi contatto con lui.

Quando vorrebbe soltanto essere un ragazzo normale e scambiare qualche chiacchiera e commento durante l'ora ma l'ansia è troppo forte; deve segnarsi ogni singola parola del prof, assicurarsi di fare buona impressione e non perdere alcun dettaglio. È estenuante.

E così un'ora dopo l'altra la giornata passa e finalmente può tornare a casa. Sa già cosa farà. È così stanco. Si sente così inadeguato. Odia se stesso. So è dimostrato un cattivo amico per Felix, un cattivo compagno di classe, un cattivo studente e solo una cattiva persona. Non può sopportare più questo pensieri e c'è solo una cosa in grado di distrarlo. Quella lama. Sentiva ancora il bruciore dalla sera prima ma la condizione dei tagli non era poi così male, "c'è chi sta peggio", si dice.

A riscuoterlo dai suoi pensieri sono una gomitata e un bisbiglio di Felix;

"Ho sentito che quello lì è un nuovo arrivato, fa la terza... non è un figo?"

Jisung sposta lo sguardo dove indicato dall' amico, e per un istante resta incantato.

Per un istante so dimentica di tutto e tutti.

"Sì..."

























"...È proprio bello."

-
Hello babygirls! Come stiamo? Fra due giorni vedrò gli skz agli i-days, non mi sembra vero e non vedo l'ora!

Nel frattempo ho raggiunto una settimana sh free🥹, ricordate che i progressi sono sempre progressi, anche se piccoli, e non dimenticate mai che c'è sempre speranza, anche se in questo momento non sembra<3

Fighting for life |Minsung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora