Els?

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Ho passato quasi tutta la mattinata a parlare con Rudolf, mi ha raccontato moltissime cose, io non ho detto molto, d'altronde, quando stai anni e anni segregata in una stanza mentre tutto il mondo crede che tu sia morta non hai molte emozioni e storie indimenticabili. La cosa mi fa sentire a disagio, ma non tanto quanto mi aspettavo.  Rudolf mi parla del viaggio che i miei genitori intraprenderanno tra qualche settimana. I miei genitori. Quanto mi mancano, mi manca mia madre, quando mi accarezzava i capelli mentre leggeva a me e mia sorella le favole di cavalieri dall'armatura scintillante e principesse dai capelli bellissimi. Mi manca moltissimo anche Anna, un vento gelido mi fredda il cuore, è colpa mia se ora non posso più vederla, è la mia punizione. Ora non riesco più ad ascoltare completamente le parole di Rudolf, mi pare di stare in una campana di vetro, riesco solo a pensare dove ora possa essere Jack. E' permaloso quel ragazzo, e anche molto immaturo. E' scappato via di nuovo, lasciandomi sola esattamente come dodici anni fa, decido di lasciar perdere questi pensieri, appoggio la testa sulle mani cercando di concentrarmi su quello che Rudolf mi sta dicendo.  Mi è quasi impossibile, continuo a pensare a Jack, devo vederlo, ne ho bisogno, ammetto malamente a me stessa. Non posso però lasciare così Rudolf, sarebbe scortese e lo ferirei. 

"Tutto bene principessa? La vedo distratta" Mi domanda in tono amorevole, il buon vecchio Rudolf mi conosce come le sue tasche, gli basta uno sguardo e sa perfettamente cosa mi passa per la testa.

" Si, ma certo Rudolf, solo..."  Sono incerta sul chiedergli una cosa così azzardata. 

"Solo..?" Mi invita a continuare lui, prendo coraggio e glielo chiedo. " So che ti sto per chiedere di infrangere un mucchio di regole, ma è davvero.. importante, diciamo. Mi.. accompagneresti in un posto? Fuori dal castello?" La mia voce è insicura e più alta di quanto vorrei fosse. Mostro un sorriso palesemente falso, stringendomi un po' nelle spalle.  A Rudolf gli si illuminano gli occhi, e sono felicemente sollevata che lui non mi stia giudicando o sia arrabbiato  per avergli chiesto un favore del genere per cui potrebbe perdere il lavoro. 

" Mia principessa, dice davvero? Vuole che la porti fuori da questo posto? Oh oh! Pensavo non me lo avrebbe mai chiesto!" Esclama lui, spruzza entusiasmo e felicità da ogni poro e non riesco a trattenermi dal ridere. Rudolf si alza e mi solleva facendomi volteggiare in aria, ridendo. La cosa mi spiazza, ma dopo pochi secondi mi lascio andare e mi aggrappo a lui. Mi lascia delicatamente sul pavimento piacevolmente freddo della cucina che mi fa venire un brivido a causa dei piedi scalzi. Mi guarda negli occhi, noto una nota di fierezza nel suo sguardo, Rudolf è tutto ciò che ho mai desiderato sotto l'etichetta 'papà', come io sono una figlia per lui. 

"Quindi mi ci porterai?" Chiedo una volta sciolto il nostro abbraccio. Alcune domestiche ci guardano indispettite e la cosa mi diverte non poco. Avrò forse anch'io un lato infantile? Ma certo che si. 

"Certamente Principessa, l'unico problema sarà farla uscire da qui senza che  nessuno se ne accorga." Abbassa la voce e si avvicina un po' di più.  Con un po' di amarezza lo rassicuro.

"Nessuno si accorgerà della mia assenza, per il semplice fatto che nessuno si accorge mai della mia presenza" Rudolf mi guarda, poi mi abbraccia nuovamente. I suoi abbracci sono caldi e confortanti. 

"Venga con me, avremo bisogno di un aiuto speciale" Ridacchia Rudolf, e mi viene un colpo al cuore, ho un brutto presentimento. Mi guarda con uno sguardo di intesa. Possibile stia parlando di lui? 

Come un brutto scherzo del destino le porte che solo questa mattina mi erano state aperte dolcemente da Jack, ora vengono brutalmente spalancate da Hans. 

Hans si dirige verso di noi, ed io alzo pesantemente gli occhi al cielo, appoggiandomi annoiata al tavolo. 

"Buongiorno incantevole principessa, come se la passa? Rudolf! Vecchio lupo di mare!" Il suo fastidiosissimo profumo di noce moscata e foresta non era cambiato negli anni. Sorrido forzatamente, rivolgendo uno sguardo fulmineo a Rudolf. 

The Cold Never Bothered Me Anyway.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora