Fantasmi dal passato.

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Mi fanno male le gambe, ho il fiatone. Cerco di correre ancora più veloce, ma mi sembra che il bosco non finisca mai. Mi guardo indietro cercando l'oscura figura che mi stava inseguendo. Non c'è più. Credo di essermi persa, gli lberi mi sembrano tutti uguali, freddi e cupi. Rallento fino a fermarmi, ho il respiro irregolare, mi fanno male i polmoni e lìaria gelida non aiuta. Dove sarà finita quell'orribile cosa immonda? Chiudo gli occhi e d'un tratto non sono più in un bosco, sono nella stanza da ballo. Buio. Sento delle risate, un brivido mi percorre la schiena. Chiedo tremolante " Chi c'è?" Nessuno risponde. Sento una presenza alle mie spalle, mi volto di scatto. Nessuno. Sento ridere ancora. Al centro della stanza ora c'è Anna, la piccola Anna. Come mai è qui tutta sola?

"Mi ci hai asciata tu sola, ricordi?" L'agitazione cresce in me. Come ha fatto a sapere cosa stavo pensando? La sua voce è strana, nasconde rancore e rabbia.

"Mi hai lasciata a marcire, sola, per ben otto anni Elsa. Otto anni!" Faccio un passo indietro. Non può essere reale tutto questo.

"Vuoi sapere come ci si sente a essere rifiutati? Elsa, lo vuoi sapere?" Anna si gira, il suo sguardo duro e infuriato, quasi non sembra una dolce e piccola bambina indifesa. Vorrei tanto dirle che anch'io so come ci si sente a essere emarginate, ma non ci riesco. Tutto ciò non è reale Elsa.

"Elsa, perchè mi odi?" Ora si è alzata, viene verso di me. La voce malinconica. Elsa è un sogno.

"Ti ho fatto qualcosa di male, Elsa?" Gli occhi lucidi, e i miei fantasmi ritornano. Sono un mostro, ecco cosa sono.

"Mi.. mi dispiace, io non avrei voluto lasciarti sola ma.." Le parole mi muoiono in gola e come un uragano la sua rabbia ritorna. Non è lei, sembra il diavolo.

"Ed invece lo hai fatto Elsa! Sei un mostro! Hai lasciato che credessi a tuitte quelle menzogne quando tu sapevi la verità! Dillo allora, cosa sei davvero," Inizio a singhioxxare, ora è a pochi metri da me. E' un sogno Elsa, svegliati.

"Mi dispiace, io..." Le lacrime escono copiose e si infrangono sulle mie guance. "Anna"

"Ecco cosa sei Elsa, un mostro. Quello che fai è magia oscura. Sei solo una pazza! Parli con i fantasmi. Dimmi Elsa, anche lui hai tentato di uccidere? Solo che con lui il piano è andato bene, o mi sbalgio?" Non ho la forza di controbattere. Non posso farlo. Volto il viso da un altra parte, amareggiata da me stessa e dal mio passato oscuro.

"Lui non ti ama Elsa, come puoi amare il tuo assassino, aspetta.. lui non lo sa, vero?" Scoppia in una risata fragorosa. Beh, Elsa cara, lo scoprirà presto."

Elsa, svegliati!

La fronte imperlata di sudore, stavo urlando. Scatto a sedere, delle mani forti e fredde mi tengono. Sento il fresco e dolce profumo d'inverno. Jack è qui.

"Elsa, stai bene? Tranquilla, era solo un incubo." E' ridicolo, io non lo amo. Non posso amarlo. Sono disgustata da me stessa, ma stare stretta tra le braccia di Jack mette fine ai miei tormenti e mi da una pace immensa. Almeno per ora.

Lo guardo, in cerca di spiegazioni.

"Scusa se sono venuto, ma dentro di me ho sentito come un richiamo, un sesto senso che mi ha fatto rpecipitare da te. E vedo che ne avevi bisogno." Riesco a vedere il rossore delle sue guance e il blu intenso dei suoi occhi anche con solo la luce della luna. Mi sta sorridendo timidamente, come se dovesse scusarsi. Dovrei mandarlo via, ma proprio non ce la faccio. Ho bisogno di lui, del suo odore, del suo corpo freddo.

"Era solo un brutto sogno, non ti preoccupare." Jack mi guarda comprensivo poi si alza.

"Jack" Lui si volta verso di me, mi fa ombra. "Si?"

"Potrest rimanere, per stanotte?" Abbasso lo sguardo imbarazzata, non mi è mai capitato di dormire con nessuno, nemmeno con Anna. Lui mi sorride e io gli faccio spazio. Lui si toglie la maglia e i pantaloni. Un brivido mi attraversa la schiena. Ha un fisico tonico e tremendamente bello. Divampo, è la prima volta anche che vedo un ragazzo mezzo nudo. Si sdraia accanto a me, attirandomi a se e stringendomi, Mi bacia i capelli sussurrandomi che andrà tutto bene, e che i brutti sogni sono solo sogni più infelici degli altri, ma che non per questo dobbiamo disprezzarli, dobbiamo capirli. Se solo sapesse, se solo sapesse quel che so io. Neanche si degnerebbe di guardarmi più in viso. E con il pensiero del suo repsiro calmo mi riaddormento, più tranquilla e più serena.

ECCO A VOI IL CAPITOLO, SCUSATE L'ATTESA

ALLA PROSSIMA FIORELLINI

Horan_cupcake

The Cold Never Bothered Me Anyway.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora