1 | In The World

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Cathryn
Davanti a me, sorge la mia torta di compleanno, del mio diciottesimo, oggi 9 novembre è il mio compleanno, questo giorno è la mia disgrazia da sempre.

Fisso le candeline, con sottofondo i miei parenti che canticchiano "Tanti auguri a te", la felicità mi ha abbandonata da anni ormai, ma soprattutto, da adesso, non vivrò più. Dovrò andare alla ricerca della mia "Anima gemella", la leggenda che ormai perseguita il mio mondo da secoli. Io vorrei solo vivere la mia vita come una normale ragazzina. Invece sono costretta a cercare una persona e vivere di un amore forzato fino alla morte. Quando a sette anni ho provato a staccarmi questa stupida catenina dal collo, mia mamma e mia sorella, disperate come mai, sono corse da me sgridandomi per averci provato.

Il fatto è che si dice che il popolo sia controllato dai sovrani, che abbiano spie ovunque e che se qualcuno provasse ad infrangere la leggenda venga torturato fino alla morte nei sotterranei di un manicomio abbandonato, chiamato Axi's. Si dice che lì ci siano i residui di cadaveri che hanno infranto la leggenda.

Mia sorella quando ero piccola mi diceva sempre:

"Nel mondo esiste solo un tipo di amore, ma esistono due modi differenti per amare. Il primo è quello più usato, due persone destinate a stare insieme che cercano di innamorarsi per davvero. Il secondo è quello per le persone come te, chi non riesce a sopportare un amore forzato, ma vuole avere la libera scelta. A me piace pensare che presto o tardi arriverà qualcuno disposto a porre fine a questa leggenda."

Lei ha sei anni in più di me, e, caratterialmente, siamo completamente diverse, lei è dolce, lascia la sua vita in mano a mamma e papà, è come una principessa imprigionata in un castello non suo, io, invece, sono ribelle, istigo, ma, se c'è una cosa che non farò mai, è quella di vivere un amore forzato.

Sospiro e spengo le candeline
«Auguri tesoro! Ora inizia definitivamente la ricerca per la tua anima gemella» guardo mia mamma con gli occhi iniettati dalla rabbia.
«Grazie... mamma» dico a denti stretti.

La festa è ormai finita, i miei parenti sono andati via, faccio per andarmene in camera, ma, mia mamma mi tira dal polso, bloccandomi
«Non puoi semplicemente comportarti come tua sorella Bridget?»
«Come? Mettere la mia vita tra le vostre mani?» alzo il tono della voce
«Cathryn.» mi ammonisce
«Due anime riusciranno a vivere di un amore forzato?» chiesi
«Cathryn, non rovinare nulla. Questa leggenda va avanti da secoli, e, tu non sei nessuno per poterla mandare a rotoli. Segui il copione.»
«Quale? Quale copione eh?» non do importanza ai miei occhi lucidi o al fatto che sto alzando la voce più del dovuto.
«Lo sai. Questa leggenda ne vale la tua vita. Capisci?»
«Preferisco morire allora!» sbotto
«Non dire sciocchezze, e poi non sai ancora chi è la tua anima gemella, magari ti innamorerai»
«Non esistono le anime gemelle mamma! È tutta una menzogna! Come fate a non opporvi?» mi strattono dalla sua presa e corro verso la mia camera, appena dentro, mi chiudo la porta alle spalle e crollo a terra.

Perché non potevo avere la libera scelta?

Il mio pianto viene interrotto da qualcuno che bussa alla mia porta, mi asciugo velocemente le lacrime e la apro
«Cath, tutto bene?» davanti a me sorge la figura di Bridget, in un instante scoppio
«No! Nulla va bene» lei fissa i suoi occhi color miele, del mio stesso colore, nei miei, mi regala un sorriso debole poi si tuffa fra le mie braccia
«Lo sai che se piangi tu, piango anch'io» il suo corpo emana calore, il respiro ritorna regolare e ricambio il suo abbraccio, stringendola più che mai.

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