6 | Stay With Me

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Cathryn
La mia attenzione viene catturata da Kai, si è appena svegliato dal suo 'sonnellino', è sudato ed in viso ha un'espressione a dir poco divertente, sbatte più volte le palpebre guardandosi intorno. Quando sono arrivata era già perso nel mondo dei sogni.

Cosa avrà sognato il Kako?

Sorseggio il drink e per poco non lo sputo per colpa di una risata, sembra un bambino indifeso.
«È patetico» sussurro ad Helen, lei scoppia a ridere contagiata da me.
«Dai smettila» dice non smettendo di ridere e dandomi una spallata giocosa.

Prendo a giocare con la chiave della mia collana, passo l'indice più volte sopra i sei numeri incisi,
«Che composizione hai?» chiede Helen tutto d'un tratto, la guardo confusa prima di rispondere,
«941705, perché?»
«Le nostre sigle solo diverse solo di un numero» dice con un sorriso marcato stampato nel viso.

Come ha fatto a saperlo se non ho mai detto la mia sigla prima di adesso?

«La mia è 941305» cambierà solo di un numero, ma in mezzo alle nostre sigle, ci sono altre 400 composizioni.
«Il lucchetto di Kai non ha una sigla, è completamente vuoto. È come se avesse un lucchetto normale»

Kai non possiede una sigla?

In qualche modo, amo come odio questo mondo.
«Come fai a saperlo?»

«Un paio di giorni fa, per puro caso, gli ho chiesto quale fosse la sua sigla, lui mi ha risposto con un semplice 'non lo so' così ha girato il lucchetto ed... era vuoto. L'oro del lucchetto era esposto al sole, perciò era facile leggere la sigla. Ma in qualche modo era vuoto»

Una domanda si fa strada nella mia testa,
I cazzi suoi, mai?

Annuisco, non sapendo cosa rispondere.

«Bene, io vado. Ci vediamo Cath» mi riporta nel mondo reale, togliendomi qualunque pensiero mi passasse per la testa.
«Ci vediamo, Helen» sorride e mi lascia sola, uscendo dal locale.

Mangiucchio la cannuccia, completamente persa tra i miei pensieri,

Come fa Kako a non avere la sigla?

Come faceva a sapere tutte quelle cose, se lui non ha questo problema?

I sovrani?

Lo sanno?

Sono 'alleati' con lui?

Non è possibile... Non...

Lancio il bicchiere di vetro con all'interno ancora qualche goccia di vino rosso, questo si frantuma entrando a contatto con il pavimento, il liquido colora i frammenti di vetro, e si estende somigliando ad una chiazza di sangue. Catturo l'attenzione di tutti all'interno del locale.

Non è possibile, perché lui è l'eccezione?

«Cosa hai fatto Cathryn?» dice Derek assumendo un'aria minacciosa.
«Fatti i cazzi tuoi tu»

Esco dal locale, sbottando parole incomprensibili.

Il lucchetto vuoto...
Una sigla non stampata...
Un'anima gemella inesistente...

Questo spiega perché non ha un amore forzato con cui passare il resto della sua vita.
Non è corretto.

Non è corretto nei confronti del popolo.
Non è corretto nei confronti della leggenda.
Non è corretto nei confronti di nessuno.

Lui è privilegiato, ha avuto il permesso di infrangere la leggenda.
Una leggenda nata secoli fa.
Una leggenda che non morirà mai.
Una leggenda stupida, ma da seguire.

Voglio giocare con le rose.
A costo di pungermi.
A costo di macchiarmi di sangue.
Un fiore pieno di significati.
Pieno di segreti, pronti ad essere scoperti e detti ad alta voce.
Verranno urlati e liberati tutti d'un fiato.

Sono pronta a correre il rischio, a tutti i costi.
Ma questa volta, vincerò.
Questa volta, tutti i segreti oscuri al popolo verranno urlati e scoperti, urlati uno ad uno fino a perdere la voce.

'Se vuoi sopravvivere dovrai giocare nel campo delle rose. Giocare fino all'ultimo respiro'.

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