Un aiuto dalla morte - Tomarry -

Cap 1

POV HARRY

Mi guardai intorno osservando i miei cari, "Rimarrai con me?" ho chiesto. Mia madre annuì, "Sempre", sorrise. Ho anneggiato e ho iniziato a dirigermi verso il luogo di incontro, andando alla mia morte. So che ho bisogno di fare questo, naturalmente ho bisogno di fare questo, per salvare tutti, è mio dovere. Ho raddrizzato le spalle e ho stretto i pugni, rendendo i miei passi più lunghi, cercando per il mondo di sembrare fiducioso, cercando di ingannare tutti, come al solito. Sono arrivato alla radura e ho osservato il sorriso malato che ha preso il sopravvento sul volto di Voldermort.

"Il ragazzo che ha vissuto... è venuto a morire", sorrise allegramente e alzò la sua bacchetta, ho tirato un sospiro e ho aperto le braccia permettendo alla luce verde di invadermi.

Non mi aspettavo di svegliarmi in una stazione ferroviaria...o svegliarmi mai onestamente. Lentamente mi sono seduto da dove ero sdraiato a terra, guardandomi intorno confuso. Ho iniziato a camminare lentamente in una direzione casuale, cercando altre persone, ma chiaramente ero solo. Ho continuato a camminare, sicuramente ci sarà un modo per uscire da qui, ho bisogno di uscire e aiutare i miei amici se posso.

"Ho paura che questo non sarà possibile", disse una voce rassicurante ma ruvida dietro di me, mi girai rapidamente per vedere un essere incappucciato dietro di me.

"Cosa vuoi dire?" Ho chiesto con il cicciglio.

"È morto, Maestro Potter. Non posso permetterti di tornare alla tua realtà. La tua realtà non ha più bisogno di te, si è sviluppata come dovrebbe", ha detto la figura, anche se ora posso solo supporre che questa figura sia la Morte.

"La Morte è un nome così volubile, per favore chiamami Mortem. È meno probabile che tu sia confuso quando parli di essere morto o di morte in generale", ha detto con un gesto di mano.

Ho osservato i suoi tratti, c'era una morbida pelle di porcellana bianca con quella che sembrava essere un teschio intricatamente inciso sul suo viso, non potevo dire il sesso, i tratti potevano essere facilmente femminili o maschili, avevano i capelli corti e bianchi che si affacciavano leggermente fuori dal loro cappuccio.

"Non ho un genere Maestro Potter", ha riso tra i denti. Ho annuito, prima di fare una smorfia.

"Ho bisogno di tornare a me 'realtà' come dici tu. I miei amici hanno bisogno di me, siamo nel bel mezzo di una guerra!". Grida ad alta voce.

Mortem sospirò mentre alziva gli occhi, "Non hanno bisogno di te, infatti quelle persone non hanno mai avuto bisogno di te, qualcun altro l'ha fatto però. Potrei mandarti indietro, ma il risultato sarebbe lo stesso, potresti vivere un po' di più, ma nel complesso tutto sarebbe rimasto lo stesso", il suo tono era fastidioso mentre colpiva con impazienza il pavimento di marmo con il piede. Ho passato le dita tra i capelli e ho pensato per un momento, anche se ho capito che qualsiasi cosa stia pensando lo sta sicuramente ascoltando Mortem.

"Quali sono le mie opzioni?" Alla fine ho sospirato.

Ha deriso: "Cosa ti fa pensare di avere delle scelte?". Ho alzato le sopracciglia verso di lui, Mortem ha sospirato prima di darmi le spalle e iniziare ad allontanarmi, io l'ho seguito rapidamente.

"Molto bene, ecco le tue opzioni; puoi andare avanti e incontrare i tuoi cari che hanno deciso di morire, puoi reincarnarti o, come ultima opzione, puoi tornare al passato come sei ora".

Mortem suonava completamente sconcertato e fatto con tutto. "Di solito sei così piacevole da trattare?" Ho chiesto sarcasticamente.

Mortem sorrise con un sorriso appuntito, "Sono solo così per il Maestro della Morte, che si scopre che sei tu in questo momento", sospirò.

Ho accigliato il cipiglio verso di lui, "Sono il Maestro della Morte? Sono il tuo padrone?" ho chiesto sorpreso.

Mortem sospirò mentre massaggiava il ponte del suo naso, "Sì, il che significa che hai la rara possibilità di tornare in vita, tuttavia, non ti lascerò perché la tua realtà è compiuta, è fatta, non tornerai". Mi guardo infastidito.

"Ok, allora, potresti spiegarmi come andrei nel passato così come sono?".

Mi sorrise, "Certamente. Quello che voglio dire è che posso rimandarti in qualsiasi momento tu voglia, così come sei; il che significa che non torneresti come un bambino o più giovane, a meno che tu non volessi. Potrei rimandarti indietro più vecchio e più saggio, più giovane con tutta la conoscenza dell'universo, o potrei rimandarti indietro così" - mi fece un gesto con disgusto. Ho sospirato e mi sono strofinato la faccia con le mani.

"Posso pensare per un momento?" Il sospiro.

"Hai tutto il tempo del mondo, per ora. Se hai bisogno di me basta gridare il mio nome", con quello è scomparso.

Ho sospirato e mi sono seduto su una panchina vicina, ho appoggiato la testa sulle mani e ho iniziato a contemplare. Potrebbe tornare indietro nel tempo al tempo in cui Tom Riddle era a scuola e influenzarlo.... Potrei adottarlo e prendermi cura di lui come se fosse mio. Potrei andare un po' verso il futuro e vivere come una persona completamente nuova. Potrei andare avanti e stare con i miei cari. Potrei reincarnare e vivere una vita completamente diversa senza alcun ricordo di questa vita. Ho sospirato mentre intrecciavo le dita nei miei capelli. Voglio solo tornare da dove ero e aiutare i miei amici, ma Mortem chiaramente non vuole che lo faccia.

È stato allora che ho capito esattamente cosa volevo fare, esattamente quello che avevo bisogno di fare. "Questa è un'idea", mi sono girato per vedere Mortem che mi guardava con interesse.

"Ho la sensazione che saremo partner per un po'", sorrise come uno squalo, prima di camminare più vicino a me.

"Facciamolo, ti darò tutto ciò di cui hai bisogno e sono solo a un grido di distanza se hai bisogno di qualcosa. Avrai un nuovo nome ovviamente e cambierò un po' il tuo aspetto in modo che tu non sia così Potter. Troverai tutto quello che devi sapere nel tuo ufficio e ti darò un piccolo regalo. Conoscenza e un cervello in vero funzionamento".

Stavo per protestare quando si sono rotti e la mia visione è diventata nera.