Un aiuto dalla morte - Tomarry -

Cap 6

N/T: "Lingua parsel"

POV HENDRIX

Ero nel mio studio alla ricerca di una maledetta gabbia di ratti. So che ne ho uno, ho diversi oggetti incantati e una gabbia di ratti incantata è uno di questi, si suppone che possa contenere qualsiasi creatura magica senza problemi. Ho sospirato "Mortem, sai dove ho messo quella maledetta gabbia di ratti?" Ho chiesto con uno sguardo alla stanza.

"Come diavolo dovrei saperlo? Chiedi a Nifty", ringhiò di nuovo.

Mi sono lamentato quando ho chiamato Nifty, lei mi ha guardato e poi ha sospirato: "Cosa può fare Nifty per te?" Ha chiesto mentre guardava la stanza disordinata, non ha perso tempo per iniziare a organizzarla.

"Sai dov'è la mia gabbia di ratti incantata?" Io ho chiesto. Guardò intorno alla stanza per un momento e poi scosse la testa.

"No, chiedi al Maestro Harry", disse mentre continuava a organizzare.

Praticamente sono corso verso Harry, sono scivolato verso il salotto senza fiato. Harry mi guardò sopra il suo libro con gli occhi spalancati. "Sai dov'è la mia gabbia di ratti incantata?" Ho chiesto senza fiato.

"Io um...ho catto un escarbato", ha detto con gli occhi spalancati. Sono crollato contro il telaio della porta e ho riso.

"Harry, per favore portami la mia gabbia per ratti", ho ansimato. Si alzò e corse rapidamente nella sua stanza.

Tornò con un escarbato arrabbiato e uno sguardo colpevole. "Harry, non sei nei guai", ho sospirato mentre lo tiravo per sedersi accanto a me. L'ho seduto tra le mie gambe mentre lo abbracciavo. Ha tenuto la gabbia mentre guardava tristemente l'escarbato.

"Devo lasciarla andare?" Chiese con tristezza, ridevo.

"Sì, devi lasciarlo andare. Ero vicino alla casa per afferrare cose per il suo nido", ho riso tra i denti. Gli occhi di Harry si sono ingranditi.

"Andiamo, andiamo in giardino a liberarla. Ti insegnerò come essere amico degli animali un giorno," ho riso tra i denti mentre mi alzavo, portando Harry con me. Lui rise e felicemente annuì.

Abbiamo visto l'escarbato che si allontanava zoppicando allegramente con una dozzina di monete d'oro infilate nella sua borsa. "Harry, come ti sentiresti se visitassi i Weasley oggi?" Io ho chiesto. Ho guardato con gli occhi spalancati.

"Chi sono le donnole?" Ho riso.

"Harry sono Weasley", ha fatto una piccola 'o'.

"Sì, mi piacerebbe conoscerli", mi sorrise.

Ci sono apparso quasi alla porta d'ingresso, ho guardato in basso per vedere che Harry era vestito con umili tuniche, molto simili a me. Ho bussato alla porta e ho aspettato, entrambi potevano sentire forti passi e forti urla. Harry si aggraffiò alla mia manica e mi guardò con gli occhi spalancati.

"Sono un po' vivaci e rumorosi", ho sospirato mentre gli accarezzavo delicatamente la testa. La porta si aprì e rivelò a Molly Weasley: "Sì? Come posso aiutarti?" chiese mentre guardava me e Harry dall'alto in basso, chiaramente non gli piaceva come eravamo vestiti.

"Sono Hendrix LeFay Peverell, e questo è il mio pupillo Harry Potter", ho detto mentre stringevo delicatamente la spalla di Harry, lei guardò Harry con uno sguardo acuto.

"Beh, sì! Avanti, avanti", ha detto mentre tornava frettolosamente nella tana.

"Fai attenzione ai due più giovani Harry. Ho bisogno che tu catturi il suo ratto per me, d'accordo?" gli sussurrai all'orecchio, mi guardò e annuì con entusiasmo.

"Buo ragazzo", ho sorriso. Ho sospirato mentre mi sedevo e guardavo come Lady Weasley si muoveva intorno alla cucina e ascoltava divagazioni casuali.

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