Un aiuto dalla morte - Tomarry -

Cap 14

POV THORSTANS

La mattina dopo aspettavo con impazienza in salotto Hendrix. Ci stava mettendo troppo tempo per prepararmi. Sbuffai mentre camminavo da un lato all'altro della stanza. "Hai aspettato molto?" Ho guardato Hendrix, che suonava troppo soddisfatto di se stesso.

"Ti prendi più tempo di una donna", ho sospirato mentre mi dirigevo verso il Flu.

Hendrix scrollò le spalle, "mi dispiace non essere d'accordo, il titolo appartiene a Lucius", rise tra i denti.

Ho spalmeggiato per un momento prima di sospirare. "Andiamo, prima ci sposiamo meglio è," ho afferrato una manciata di polveri, gridando il mio destino.

Sono uscito al Caldero Chorreante ignorando tutti gli occhi che mi guardavano, Hendrix è uscito barcollando, quasi cadendo, anche se fortunatamente sono riuscito a prenderlo, è atterrato al sicuro tra le mie braccia premuto saldamente contro il mio petto. Entrambi siamo rimasti lì per un momento prima che Hendrix si ritirasse, si è schiarito la gola con goffaggine, "Grazie", così poi si è girato e ha iniziato il viaggio a Gringotts. Ho riso tra i denti mentre lo seguivo da vicino. Ho camminato accanto a lui il più vicino possibile, facendogli sembrare che fossimo davvero una coppia. Come prima, entrambi ci siamo inclinati davanti ai goblin quando siamo entrati in banca, passando a tutti i bancomat per andare direttamente a quello che era responsabile, chiedendo di vedere Gryh.

Ho accigliato le sopracciglia mentre praticamente mi trascinavo attraverso la porta, dovendo fare un goffo passo d'anatra per entrare. Ho notato il sorriso umoristico che adornava le labbra di Gryh e ho deciso allora che il goblin era contorto, più degli altri.

"Gryh, siamo venuti a stabilire un contratto di matrimonio", ha dichiarato Hendrix mentre crollava su una delle scale, preparandosi una tazza del tè offerto.

Gryh mi guardò, "Speriamo di non con lui", ha preso in giro, arricciando il labbro con disgusto.

Ho alzato un sopracciglio verso di lui, "Mi dispiace?" Ho chiesto, inorridito.

"Sì per lui, è per ragioni diplomatiche. È molto vantaggioso per noi", sospirò Hendrix.

Gryh alzò le sopracciglia verso di lui, "Posso ricordarti che questo è lo stesso uomo che ha ucciso la famiglia del tuo pupillo, ha demolito intere linee di sangue magiche britanniche ed è stato etichettato come uno dei peggiori signori oscuri della storia?" Gryh sospirò esasperato e strappò la tazza di tè a Hendrix.

Hendrix lo fulminò con lo sguardo: "Sono molto consapevole di questo. Anche se quando ha fatto queste cose aveva solo un settimo della sua mente, in altre parole, era completamente pazzo. Ora riconosce che le sue azioni sono state orribili, a dir poco, e sta cercando di pentirsene entrando nel campo politico per almeno riparare parte del danno che ha causato", risponde Hendrix, con gli occhi che bruciano di indignazione.

Gryh lo giudicò in silenzio: "Ho fiducia nel tuo giudizio. Anche se lo trovo idiota", Gryh sospirò mentre schioccava le dita facendo stendere una pergamena sulla scrivania. "Avrò bisogno che entrambi si pungono le dita e firmino qui", sospirò mentre mi mandava uno sguardo, consegnando le piume a entrambi. Ci pungevamo le dita con le penne e scriviamo i nostri nomi, sigillando il contratto di matrimonio e unendoci. "Ok, ora Hendrix, se potessi aspettare nel corridoio, ho bisogno di parlare da solo con il tuo ora marito. Lo manderò con le foche", Gryh mi guardava con occhi mortali, diventando nervoso.

La porta si è chiusa con un clic, per me suonava troppo forte nell'intenso silenzio che ha riempito la stanza. Ho ingoiato mentre prendevo posto davanti a Gryh, "Cosa avevi bisogno di parlare con me?" Ho chiesto, permettendomi di sentire calma.

"Ti dirò questo una volta, ragazzo, e solo una volta, se fai qualcosa per ferire Hendrix Peverell LeFay o Harry James Potter, rovinerò la tua vita con caos assoluto e distruzione. Ti taglierò le dita una per una, ti strapperò gli occhi e te li darò da mangiare in uno stufato pieno del tuo stesso sangue e intestino. Mi chiarisco?', non era una domanda.

"Sì. Giuro che non farò mai nulla per far loro del male," ho giurato, facendo del mio meglio per mantenere la calma.

Gryh sorrise allora, anche se non era affatto amichevole, "Bene", con questo scivolò il sigillo di matrimonio verso di me.

Le ho prese e ne ho messo con cura una intorno al collo, poi ho lasciato l'ufficio con il tradizionale addio. Ho trovato Hendrix seduto a pochi metri dalla porta in attesa in silenzio mentre si intratteneva con il suo patronus. "Dai", ho sospirato quando sono passato accanto a lui, si è trascinato mentre si alzava in piedi e mi ha rapidamente seguito.

"Hai ottenuto i francobolli?" Ha chiesto. In silenzio gli passai il suo timbro, lo osservò per un momento prima di indossarlo.

"È un po' pesante", ha affermato con un sospiro, chiaramente non contento.

Ho riso di lui, molto divertente per il suo disprezzo, "Potrebbe sempre essere più pesante", gli ho ricordato.

Siamo usciti dalla banca, camminando con fiducia lungo il Vicolo Diagon, permettendo alla folla di vedere le foche in mostra completa. Ho visto un leggero lampo alla coda dell'occhio, ho sorriso mentre allungavo il braccio verso Hendrix, lui ha sospirato quando l'ha preso e l'ho avvicinato di più, facendolo sembrare che fossimo davvero una coppia. Mi sono inclinato un po' per sussurrargli all'orecchio, anche se l'ho notato tremare, "Stanno scattando delle foto. Fai del tuo meglio per sembrare che ti piaccia davvero", ho sussurrato.

Lui mi sorrise, sentì qualcosa con cui non avevo familiarità agitarsi sul mio petto, "Ti preoccupi troppo caro", disse con troppa dolcezza.

Una volta arrivati all'ingresso del calderone forato, siamo apparsi di nuovo nella villa. Ho sospirato mentre prendevo posto sul divano. "Quando mi presenterai a Harry?" Io ho chiesto.

Hendrix mi guardò, "Dovrò presentarti durante le vacanze di Natale, anche se non possiamo dirgli chi sei veramente. Anche se Harry è un'anima molto comprensiva e gentile ma coraggiosa, sento che non prenderà molto bene se lo lasci orfano", ha detto mentre si girava per prendere un libro dallo scaffale.

"Mi hai perdonato", ho sottolineato, lui ha sbuffato mentre si girava verso di me.

"Non ti ho perdonato, ho visto solo una buona opportunità politica con te. Penso ancora a te come a un uomo terribile, spero solo che tu abbia un po' di dignità e ti stia riformando, e finora mi stai dando ragione", ha preso in giro mentre prendeva un libro e cominciava a lasciare la stanza. "Se hai bisogno di me, sarò nel mio studio".

"In realtà, Hendrix, uscirò con uno degli elfi per vedere alcune vecchie proprietà e sceglierne una per risiedere, se vuoi venire", ho detto, alzando un sopracciglio.

Ha alzato di nuovo il sopracciglio, "Mi piacerebbe, ma ho davvero bisogno di fare un po' di lavoro", sospirò prima di girarsi per andarsene.

Ho preso in giro mentre mi fermavo e scelgevo un libro, "Nifty?" Ho chiamato, e lei è apparsa davanti a me con occhi cauti.

"Cosa può fare Nifty per il signore carino?" Lei ha chiesto.

"Puoi assicurarti che arrivi al mio appuntamento entro tre ore?" Ho chiesto educatamente, Nifty annuì prima di scomparire.

POV HENDRIX

Arraggiato, ho gettato il mio libro sulla mia scrivania, guardandolo, come se fosse quello che mi ha offeso. Ho sospirato mentre crollavo sulla mia sedia, fissando lo scaffale di libri di fronte a me, mi sono permesso di affondare nella mia sedia, strofinandomi la faccia con la mano. Ho guardato verso il soffitto e mi sono permesso di deliziarmi con i miei pensieri, Tom è un idiota. Lo odio davvero, tutto su di lui mi dava fastidio. I suoi stupidi capelli perfetti, il suo viso stupidamente bello e la sua stupida riforma. Ho stretto la mascella mentre chiudevo gli occhi, anche se questo non mi ha aiutato affatto. Lui è semplicemente apparso nella mia mente, potevo immaginarlo perfettamente. La sua forte mascella e gli zigomi, i suoi occhi leggermente rossi, non mi sono permesso di approfondire la sua struttura facciale anche solo nella mia mente.

Ho aperto gli occhi e ho ingoiato, "Dannata".