«El,dopo che hai finito qua devi andare nelle stanze,ricordi ? »mi ricordò il mio capo sorridendo tranquillamente.
«Certo,nessun problema» ricambiai il sorriso e finii di sistemare la colazione sul tavolino;i clienti sarebbero arrivati a momenti.
Mi tolsi il grembiule e andai verso la reception per prendere il mio mazzo di chiavi delle stanze,per pulirle.
Lavoravo in questo hotel da due anni.Inizialmente doveva essere un piccolo lavoretto che mi permetteva di non vivere sulle spalle dei miei genitori,finché non avrei trovato qualcosa che riguardasse le mie passione e i miei studi,ma poi mi ero trovata bene e ero rimasta.
Andai nel ripostiglio posizionato dietro la reception e presi l'occorrente per le pulizie.
Prima di salire al piano superiore però,dovevo chiamare Crystal,la mia collega,ma soprattutto migliore amica.
Quindi andai verso il ristorante e una volta arrivata la cercai tra le persone.
Quando la vidi mi avvicinai e aspettai che finisse di parlare con un ragazzo.Quando mi vide mi sorrise e mi presentò a lui.
«Ehi El,lui è Daniel,un cliente dell'hotel.Daniel lei è Elise.»
Ci stringemmo le mani e mi disse che era un piacere conoscermi,poi tornò al suo tavolo.«Hai visto quant'è bello?»mi chiese con lo sguardo perso.
Io risi divertita e annuii.
Era un bel ragazzo: occhi azzurrini,capelli castani,alto.La ragazza aveva buon gusto.«So che il tuo fascino te lo impedisce,ma dovresti smetterla di flirtare con i clienti »continuai a sorridere divertita.
«ah ti odio,forza andiamo»era ora di pulire lo schifo che i clienti lasciavano.
Nelle stanze trovavamo le peggior schifezze.A volte preservativi usati,lenzuola sporche di vomito,mutande buttate ovunque.BLEAH.
Entrai nella stanza 216 e Crystal nella 217.
Appena entrai rimasi scioccata.Due anni che ero in questo posto,ma questo non mi era ancora capitato e speravo con tutto il cuore che non mi capitasse mai più.Ma che si credevano,che ero la loro schiavetta ?
Beh in fondo lo ero,però un minimo rispetto.
Vestiti buttati a destra e sinistra,Bottiglie di alcolici,sigarette,canne,preservativi,sembrava una specie di sala di un night club.
Per prima cosa spalancai la finestra,in quella stanza non si respirava.
Raccolsi i vestiti e li ammucchiai da una parte,buttai le bottiglie vuote e anche quelle mezze piene,raccolsi alcuni vetri a terra e buttai tutto ciò che riguardasse il fumo.Ora la stanza aveva un aspetto più umano,tranne l'odore,quello faceva persino lacrimare gli occhi.
«El mi servirebbe---Oh mamma»
Crystal entrò nella stanza con la bocca aperta,ma quando l'odore raggiunse le sue narici fece una faccia schifata che mi fece ridere.«Beh sorella,ti lascio,torno nella mia stanza»disse con un sorrisetto furbo.
Non potevo darle torto,anche io me la sarei svignata.«sei un'infame» urlai per farmi sentire.Lei rise.
«ti voglio bene tesoro»disse ancora ridendo.
Sbuffai e tornai a sistemare la stanza.***
Stavo sistemando le chiavi nella griglia che si trovava alla reception,quando un ragazzo si schiarì la gola attirando la mia attenzione.Mi girai e feci un sorriso educato.
«Buongiorno,mi dica»chiesi educatamente.
«non serve che sorridi,anzi non lo fare,ti prego.Volevo solo dirti di fare i complimenti a chi ha pulito la nostra stanza,hahaha non deve essere stato molto fortunato»
Mi rispose maleducatamente e con un odioso sorrisino.Ah quindi,il capolavoro era suo.La rabbia mi assali in pochi secondi.Ma chi cazzo si credeva di essere ?
«Se domani troverò quella stanza nelle stesse condizioni,le tue chiappe usciranno da questo dannato hotel,chiaro ?»iniziai a scaldarmi.Ero una persona calma ed educata fino a quando non mi si prendeva in giro.
«Wow tesoro calmati ok ? Domani sarà peggio Ahahah»
«Bene,allo razza d'idiota,incomincia a fare le valigie»
Non mi importava essere maleducata con quel tizio,non mi importava neanche che il mio capo potesse sentirmi,nessuno avrebbe potuto trattarmi come uno straccio.
Vidi il suo sorriso scomparire e stringere la mascella,ma non fece in tempo a parlare che me ne andai.
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Credi nel destino ?
RomanceLei lo odiava così tanto,ma sapeva anche che non le era completamente indifferente... Lui sapeva di comportarsi da idiota,ma falla arrabbiare rendeva la cosa divertente,ma ancora non aveva capito,che lo scherzo è bello quando dura poco,senno dopo è...