Capitolo 7

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Arrivai al lavoro verso le 7 e rimasi sorpresa appena vidi una volante della polizia con il mio capo che parlava con un agente.

Da un altro lato c'era la signora della stanza 121 che discuteva con Austin e poi c'era Dylan che parlava con lo sceriffo .

Che diavolo ci faceva Dylan con lo sceriffo ?
Ma la domanda giusta era: perché diavolo la polizia era qui ?

Mi avvicinai al mio capo che mi salutò.Aveva un aspetto orribile ed era molto agitato,continuava a camminare avanti e indietro intrecciando le mani fra loro.

«Cos'è successo ? Come mai la polizia è qui ?» smise di camminare freneticamente e iniziò a spiegarmi la situazione.

Mi disse che nella stanza 121 era avvenuto il furto di un bracciale d'oro,e quindi dovevamo essere interrogati tutti quanti.

Pensai che non poteva essere stato nessuno dei dipendenti,ci conoscevamo tutti ed eravamo brave persone,nessuno si sarebbe mai permesso di fare una cosa del genere,nessuno avrebbe messo nei casini un collega ne tanto meno il nostro datore di lavoro.

Mi avvicinai a Dylan che ancora discuteva con lo sceriffo.

«Buongiorno» salutai lo sceriffo e il ragazzo che era sul suo fianco.

«Ciao Elise,lui è lo sceriffo O'Brien,mio padre»
Spalancai gli occhi per la sorpresa e poi strinsi la mano allo sceriffo.

«Papà lei è una dipendente dell'hotel,puoi anche interrogarla ma sono sicuro che è l'ultima persona che potrebbe fare una cosa del genere» sorrisi al ragazzo che mi stava "difendendo" e poi guardai lo sceriffo annuire.Personalmente non avevo bisogno di essere difesa anche perché non avevo fatto nulla,ma lo apprezzai.

«Può interrogare tutti i dipendenti,ma le assicuro che non troverà nulla,siamo tutti delle brave persone che non hanno bisogno di rubare,ci porterebbe solo a perdere un lavoro di cui abbiamo bisogno»
Lo sceriffo annuì e poi parlò.

«Signorina io potrei anche crederle,ma è avvenuto un furto e il mio lavoro è quello di scoprire chi ha commesso ciò»

«Capisco»

***

Io,Austin e Crystal eravamo seduti su delle sedie all'interno della caserma di polizia,insieme ad altri dipendenti.Stavamo aspettando il nostro turno per essere interrogati.Posso dire che eravamo tutti molto tranquilli sapendo di avere la coscienza apposto.

«Signorina...ehm...Elise Parker»mi alzai dalla sedia e raggiunsi l'agente che mi portò in una stanza dove c'era lo sceriffo.

Mi fece sedere davanti ad un tavolo con lui difronte a me.

«Allora Elise,tu ti occupi di sistemare le stanze giusto ?»
Annuii semplicemente,cominciavo a diventare nervosa senza sapere il perché.

«Ieri ti sei occupata anche della stanza 121 ?»

«Certo,come tutti i giorni mi occupo di tutte le stanze» lo sceriffo annuii e poggiò le mani sul tavolo che ci divideva.Prima di parlare fece una pausa e mi guardò negli occhi e io in risposta aggrottai le sopracciglia.

«Chi ha libero accesso alle chiavi delle stanze oltre a te?»
Lo guardai e poggiai le mani sul tavolo come aveva fatto lui precedentemente.

«Praticamente tutti.Il mazzo delle chiavi di ogni stanza,è in un cassetto alla reception,quindi tutti i dipendenti posso prenderle»
Mi guardò in un modo strano,quasi preoccupato,ma non capii perché.

«Elise,non vorrei spaventarti,ma tu sei una delle pochissime persone che è entrata nella stanza 121,avendo la possibilità di prendere il bracciale»
Il mio sguardo che era intento a fissare le mie mani,quando sentii quelle parole scattò verso lo sceriffo.

Come potevano accusarmi di una cosa simile ? Io non avevo fatto assolutamente nulla.
Non volevo entrare in questa storia e invece,a quanto pare,ero anche una delle persone sospettate.
Forse quella strana sensazione che sentivo prima di nervosismo,era per questo.Lo sceriffo aveva ragione a pensare che potessi essere stata io,potevo entrare senza destare sospetti e prendere ciò che volevo,ma dopo due anni li dentro,anche i muri sapevano che non avrei mai fatto una cosa simile.

«Spero che troverà abbastanza prove da confermare la mia innocenza.»

«Ti assicuro che faremo tutto il possibile.
Ora puoi andare»
Mi alzai dalla sedia e uscii da quella stanza.
Iniziarono a pizzicarmi gli occhi e a bruciare la gola,non potevo piangere,presto avrebbero trovato la causa di tutto e io potevo tornare alla vita di sempre.

Crystal si avvicinò a me e si accorse dei miei occhi lucidi.
Mi chiese delle spiegazioni che ebbe subito dopo.
Le lacrime ormai uscirono,non riuscii a trattenerle più,La mia migliore amica mi abbracciò e iniziò a confortarmi fino a quando non decisi di tornare a casa.

Appena entrai mi buttai sul divano con la faccia contro i cuscini.Dopo circa 20 minuti in quella posizione il telefono squillò.Chiunque fosse poteva aspettare,non era il momento adatto per parlare.La persona che tentava di mettersi in contatto con me,evidentemente aveva urgente bisogno di parlarmi,visto le numerose chiamate.Decisi di rispondere e mi accorsi che era il mio capo.Il mondo mi cadde addosso quando mi disse,a malincuore,che non avrei potuto mettere piede in hotel fino a quando questo casino non si fosse risolto.

Così,Invece di continuare a piangere decisi di fare una doccia.Presi l'intimo,un maglione gigante beige e dei calzettoni che superavano di poco le caviglie.

Dopo essermi lavata uscii dalla doccia e iniziai ad asciugarmi i capelli.
infilai i vestiti preparati precedentemente.Scesi in cucina e preparai una cioccolata calda.Presi il cellulare e quando la cioccolata fu pronta andai a vedere un film sul divano.

Decisi di chiamare mia madre e spiegarle la situazione.Mi venne in mente di tornare in Italia per qualche giorno,per andare a trovare mio fratello che era stato sepolto li,ma poi mi ricordai che ero fottutamente sospettata e quindi non potevo andare così lontano.Mia madre rimase scioccata da ciò che le dissi e così iniziai a piangere di nuovo,non la smettevo,mi sentivo così stupida.Avevo così tanta paura che nulla si sarebbe aggiustato.Parlai con mia madre per una mezz'ora buona e poi decisi di ritornare al mio film.

Verso le 7 qualcuno suonò al campanello.
Crystal non era,le avevo detto che preferivo stare sola.
Mia madre neanche,non sarebbe mai venuta senza avvisare.

Mi alzai dal divano svogliatamente ed andai ad aprire.
davanti mi ritrovai l'ultima persona che avrei pensato potesse venire qua di sua spontanea volontà.
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Buon salve gente !!
Volevo chiedervi se potreste commentare e votare,ve ne sarei davvero grata🙏🏼😁

Un bacione 💋
#Frá


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