«Elise stai bene ? »lo guardai e annuii leggermente.Stavo bene,più o meno.
«il...il ragazzo nella foto è mio fratello.»
mi stavo mordendo il labbro con così tanta forza che sentivo l'orribile sapore di sangue in bocca.Lo vidi annuire.«Siete molto legati ? »
annuii.«Si lo eravamo.»
feci un piccolo sorriso.Aveva un'espressione confusa.Non mi piaceva affato parlare di questo.«Eravate ?» aggrottò le sopracciglia e io sospirai,sistemandomi meglio sul divano,ora avevo il busto rivolto verso di lui.
«Si,eravamo.Lui è morto un anno fa» sgranò gli occhi e spalancò la bocca.Ora sarebbe arrivata la solita risposta "mi dispiace così tanto".Io lo capivo che forse alla gente dispiace veramente,ma la loro compassione mi faceva sentire peggio.Anche a me dispiaceva,lui era tutta la mia vita.Da quando se n'è andato tutto è cambiato,anche il rapporto tra me e i miei genitori.
Inaspettatamente lui non disse nulla,semplicemente mi abbracciò.
Rimasi un attimo interdetta,ma poi lo strinsi fortissimo.In quel momento non mi interessava che:non lo conoscevo,non lo sopportavo e che mi aveva trattato male precedentemente,mi lasciai abbracciare.Poggiai la mia testa sul suo petto,visto che era più alto di me e mi rilassai.
***
Erano le 6:15 a.m e io correvo per casa,con solo l'intimo,cercando il mio cellulare.
Dopo altri 5 minuti a cercarlo decisi di lasciar perdere.Andai davanti all'armadio e cercai qualcosa da mettermi.
Andai in bagno per truccarmi con : riga di eye-liner e mascara.Presi la borsa,il mio cappello e infilai il giubbotto.Il problema è che dovevo trovare il cellulare.
Ieri sera me lo aveva riportato Dylan e l'ho poggiato in cucina,ma dopo siamo andati sul divano e l'ho portato con me.Andai a controllare sul divano ma niente,Sbuffai.
uffa guarda se non facevo tardi eh ! Tutto d'un tratto mi si accese una lampadina.Infilai le mani tra i cuscini del divano e finitamente lo trovai.Andava sempre a finire li...Mi sbrigai ad uscire e corsi verso la fermata dell'autobus.
***
Crystal oggi non c'era,visto che era il suo giorno libero.
Appena finii di pulire le mie stanze andai in cucina.
«Buongiorno Nana»
Austin e io eravamo abbastanza legati,lui lavorava qui da più tempo di me,ma mi aveva fatto sentire a mio agio quando ero soltanto "quella nuova".«Buongiorno anche a te stronzetto» lo salutai allegramente e gli diedi un bacio sulla guancia quando lui mi fece una linguaccia.
Era 3 anni più grande di me,era molto simpatico,allegro e dolce nonché un bel ragazzo.
Lui iniziò a cucinare e io a portare i piatti in tavola.
Di solito a pranzo non c'era molta gente,quindi finii presto di servire.
Finii di lavorare verso le 6:00 p.m così decisi di passare da Crystal.
Ci misi circa 10 minuti ad arrivare davanti la sua porta.bussai,ma nessuno si fece vivo.
Bussai ancora,niente,
A questo punto decisi di chiamarla.«Dove cavolo sei ?»chiesi sbuffando.Non mi andava di aver fatto un viaggio a vuoto,ma ormai.
«Sto tornando a casa,perché ?»chiese sempre allegramente.
«ok ti aspetto davanti alle scale,muoviti,non ho intenzione di morire qua»
Chiusi la chiamata e andai a sedermi sugli scalini davanti la sua porta.Ero abbastanza sicura che mi avrebbe fatto fare la muffa li davanti.Speriamo bene.Iniziai a giocare con il mio cellulare e dopo 20 minuti Crystal arrivò.Giuro che avrei voluto strozzarla.
20 minuti su degli scalini gelati,dove faceva un freddo gelato,e tirava un vento gelato,con il mio povero naso gelato.L'avrei uccisa,sisi.
«Tesoro mio ! Dammi un bel bacio»la fulminai con lo sguardo e le rubai le chiavi di casa dalle mani.
Quando entrai il mio corpo inizio a rilassarsi.Un po' di calore finalmente.
Crystal propose di preparare delle cioccolate calde,così la seguii in cucina.
«Ti ricordi il ragazzo che ti ho presentato nella sala da pranzo ?»annuii.Certo che me lo ricordavo.
«Mi ha invitato a mangiare una pizza» la vidi saltellare per tutta la cucina come una pazza.Ero davvero felice per lei,se lo meritava.
Le sorrisi e l'abbracciai.
«Sono contentissima per te»***
Io e Cristal avevamo deciso di ordinare delle pizze e mangiarle a casa sua.Erano le 11:00 p.m e finalmente ero tornata a casa.Lanciai il giubbotto con il cappello su una sedia e posai la borsa sul tavolo del salone.Non avendo la forza per andare in camera mia che si trovava al piano di sopra,mi sdraiai sul divano.Senza neanche accorgermene,mi addormentai in pochi minuti.
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Credi nel destino ?
RomanceLei lo odiava così tanto,ma sapeva anche che non le era completamente indifferente... Lui sapeva di comportarsi da idiota,ma falla arrabbiare rendeva la cosa divertente,ma ancora non aveva capito,che lo scherzo è bello quando dura poco,senno dopo è...