Capitolo 3

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Mi girai di colpo quando sentii la voce di Austin molto preoccupata.

«El ho bisogno di te,oggi Jade è malata»
Se è uno scherzo non è divertente.
Il personale non era molto,ma riuscivamo a gestire la cosa se tutti erano presenti.Io,per quanto mi riguardava,coprivo anche troppi ruoli.Se qualcuno mancava chiamavamo me,per chi mi avevano preso ?

«Ma io devo andare a pulire le stanze. Come faccio ad aiutarti ?» se fosse stato per me lo avrei aiutato,anche perché senza Jade la cosa diventava complicata,ma io dovevo fare il mio lavoro.

«Ti prego,aiutami questa mattina e poi oggi pomeriggio me la sbrigherò da solo» si poteva fare dai...

«D'accordo andiamo a cucinare»
Gli sorrisi e lui mi baciò una guancia.

Andammo in cucina e preparammo la colazione.Dopo io e Austin ci occupammo di sistemare i tavoli e aspettammo l'arrivo dei clienti.

Mi misi in un angolo nel caso qualche cliente avesse bisogno di me e quando Austin finì di sistemare alcune cose mi raggiunse.

Era un ragazzo molto carino.Aveva i capelli mori e gli occhi castani.Non era troppo alto,nella media e aveva un fisico niente male.

Iniziammo a scherzare fino a quando non sentii chiamarmi.

Mi girai verso la voce e notai quel Dylan urlando "ehi cameriera".

Dio se l'odiavo...

mi avvicinai a lui e lui fece quel sorrisino fastidioso.Ma non poteva semplicemente lasciarmi stare ?

«Hai già visto la mia stanza ? »ancora non la vedevo,per fortuna.Sinceramente avevo paura di ciò che avrei potuto trovarmi davanti agli occhi,ma al massimo avrei potuto chiamare il mio capo e farli cacciare.Ah mi sentivo così potente e anche un po' cattiva eh,però anche lui non era un angelo,quindi in fondo la vendetta ci stava.

«Ancora no»

appena pronunciai quelle due parole un sorriso si allargo sulle sue labbra.Ora mi faceva davvero paura.

«Bene,rimarrai molto sorpresa.»E se ne andò.

***

Andai subito nella stanza 216.Ero davvero curiosa di ciò che avesse fatto.Cioè non poteva aver combinato un casino peggiore dell'altro,almeno che non ha buttato giù i mobili e squarciato i materassi.

Aprii la porta e la mia prima reazione fu spalancare gli occhi e la mia bocca assunse la forma di una "O".

Quella stanza aveva un aspetto...

UMANO

L'avevano tenuta pulita,avevano rifatto i letti,tutti i vestiti ammucchiati erano spariti e profumava di dopo barba.Rimasi sorpresa,ma sinceramente avevo anche paura,magari aveva nascosto una bomba sotto il letto.No okay forse ero troppo pessimista,non era abbastanza intelligente da progettare di uccidermi.Uscii dalla stanza e inizia a pulire tutte le altre.

Appena finito mi incamminai verso casa.
Ero un po' stanca,ma domani era il mio giorno libero,visto che avevamo i turni.Appena entrata mi cambiai e mi buttai sul letto,ci misi un secondo ad addormentarmi.


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