33. Quarto giorno senza Giulia

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"La mancanza di te è come dover respirare sott'acqua". (Stephen Littleword)

LUCA

4 GIORNI SENZA PERDERMI NEI TUOI OCCHI.
MI HAI SCOMBUSSOLATO IL CERVELLO GIULIA!
MI SENTO PERSO SENZA DI TE. SEMBRO UN PAZZO. SONO 4 GIORNI CHE CONTROLLO IL CELLULARE OGNI 5 MINUTI NELLA SPERANZA DI UNA TUA RISPOSTA. IL TUO SILENZIO, MI FA MALE, MA NON MI ARRENDO, PERCHÉ TI HO FATTO UNA PROMESSA: DIRTI OGNI GIORNO CHE TI AMO. QUESTO È IL MIO MODO PER RICORDARTI CHE A TE NON CI RINUNCIO.
TI CONFESSO CHE A VOLTE MI SENTO UNO ZERBINO A IMPLORARTI DI SCRIVERMI ANCHE SOLO UNA PAROLA, ANCHE UN SEMPLICE CIAO. MA SE SERVE METTERE IL MIO ORGOGLIO SOTTO I PIEDI, SOLO PER AVERTI, LO FARÒ. USAMI COME UNO ZERBINO SE VUOI, ACCETTO ANCHE QUESTO DA TE, SOLO UNA COSA TI CHIEDO: CALPESTA PURE IL MIO CORPO MA NON CALPESTARMI IL CUORE, GIULIA, PERCHÉ QUESTO NON RIUSCIREI PROPRIO A SOPPORTARLO.

Oggi sono già 4 giorni che non la vedo.
Anche oggi il mio messaggio è rimasto senza alcuna risposta.

È angosciante non sapere cosa pensa e cosa la lega ancora al suo fidanzato, pur non amandolo.
Mi chiedo quali paure la trattengono.

Ho la certezza che mi ama, i suoi occhi non mentono, e nemmeno i suoi baci infuocati, ma so anche che proverà a negarlo fino alla morte.

Ma se lei è un osso duro, io lo sono molto di più.

«Luca, ciao» mi saluta Camilla, appena uscita dal bagno «Non ti ho sentito rientrare».

«Eri sotto la doccia».

«Immagino che ti serva il bagno, dammi ancora 10 minuti, giusto il tempo per un trucco veloce, poi esco e mi vesto in camera».

«Dove vai di bello stasera?» domando curioso.

«Andiamo di nuovo all' American Dream Pub».

«Bello, chi siete stasera?»

«Io, Rebecca ed Emily, l'amica di Giulia. A proposito, ti ricordi che Emily era un po' rotondetta da ragazzina?»

«Si certo, ma non ho capito dove vuoi arrivare».

«Dovresti vederla ora, è meravigliosa e il marito è uno strafico. Le ho chiesto l'amicizia su Instagram e ho visto alcune foto del matrimonio. Sono una coppia bellissima».

Bla...bla...bla...
A me interessa solo sapere se ci sarà anche Giulia stasera.

«Ma stasera vedrai anche la mia Giulia, per caso?» domando fingendomi disinteressato.

«La tua Giulia? Per caso ha lasciato il suo ragazzo e non mi hai detto niente?».

«Questo è irrilevante! C'è o non c'è?

«Si. C'è anche lei».

«E quando pensavi di dirmelo?»

«Non vedo perché avrei dovuto farlo».

«Comunque immagino che non ci sono problemi se esco con voi». Devo vederla.

«Cosa? Non se ne parla proprio! È una serata solo donne. Sei una donna tu?» dice divertita sbattendo la porta del bagno.

Si burla del mio cuore, la mia sorellina.
Non capisce che io ho un bisogno disperato di vedere Giulia.
Sono patetico!
Come ho fatto a ridurmi così?

Dopo 15 minuti esce dal bagno e si chiude in camera.
Busso alla sua porta.

«Non entrare» urla.

«Tutto bene?» dico alzando la voce.

«Sono in un ritardo mostruoso. Mi accompagni tu?»

«Si» dico pacato ma dentro sto esultando come quando la tua squadra del cuore fa gol al 90º minuto. «Mi butto sotto la doccia un minuto e sono pronto».

Fuoco e Cenere - Love found again series (vol.2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora