17. Orbite disgiunte

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"L'incomprensione tra le persone è simile a un percorso in un labirinto: più ci si addentra per trovare la via d'uscita e più ci si ingarbuglia."
(EMANUELA BREDA)

GIULIA

La mia vita sembra loop infinito.
Ogni giorno è uguale al precedente, un ciclo infinito di solitudine e silenzi assordanti.

È già da più di un mese che Luca è tornato e ogni giorno è una sfida in questo gioco fatto di provocazioni e attrazione reciproca.

Stasera torno a casa con il cuore più pesante del solito, pronta ad esplodere proprio come il cielo prima di un temporale.
Ultimamente Vittorio è strano, ancora più distante del solito.
Dobbiamo cercare di risolvere la nostra situazione perché la crepa fra noi sta diventando una voragine.

Quando rientro a casa da lavoro, Vittorio, non è ancora tornato.
Faccio una doccia e cerco di lavare via anche i pensieri negativi che mi porto dentro e che mi soffocano.

In questo spazio vuoto il tempo scorre lento.
Mi guardo intorno e mi sento di non appartenere più a questo posto che chiamo casa.

Cerco una distrazione in un libro, ma leggo e rileggo sempre lo stesso paragrafo perché la mia mente è altrove.
Penso a Luca e a tutto il disordine che abita nella mia testa in questo periodo.
E poi, penso a Vittorio, a quanto ogni giorno siamo un po' più distanti.

Il lavoro lo consuma e lo svuota di ogni energia, lasciandogli solo il guscio di un uomo che una volta conoscevo e amavo.

È appena rientrato, e oggi, come ogni sera, è tornato a casa distrutto.
«Ciao» mormora appena entra in casa, ma i suoi occhi stanchi fuggono altrove. Io annuisco, tornando subito alle pagine del libro che non sto davvero leggendo.

Lo sento muoversi in casa, i suoi passi si dirigono verso il bagno. L'acqua della doccia scorrere lungo il suo corpo.
Un corpo bellissimo, che purtroppo, non mi provoca più nessuna emozione.

Quando ritorna in sala, si siede accanto a me, ma è come se non ci fosse. I suoi occhi sono fissi sullo schermo del telefono mentre le dita scorrono veloci sulla tastiera dei messaggi.

Un sorriso gli sfiora le labbra, e gli illumina il viso, ma quel sorriso che tanto amavo prima, non è più per me.

Lo osservo.
Il cuore è stretto in una morsa di dubbi e sospetti e la mia fiducia vacilla.

Possibile che ci sia un'altra?

Da mesi ormai, il nostro amore si è arreso.
Non c'è più intimità.
Non c'è più tenerezza o passione.
So che è anche colpa mia, perché non riesco più a toccarlo e a guardarlo negli occhi.
E poi c'è Luca. È tornato nella mia vita e ha riacceso emozioni che pensavo fossero solo un ricordo del passato.

Dovrei odiarlo.
Ma invece sono attratta da lui.
Irrimediabilmente.
Contro ogni mia volontà.

Se guardo indietro, agli ultimi mesi trascorsi, mi rendo conto che l'amore che mi legava a Vittorio si è consumato.
Odio il fatto che abbiamo permesso al nostro lavoro di assorbire, non solo tutto il nostro tempo, ma anche quello che ci legava come persone. 
Il pensiero che potrei perdere anche l'amicizia che ci ha sempre unito, mi fa paura.

Allo stesso tempo, però, sono stanca di recitare la parte della fidanzata felice quando dentro di me c'è solo un vuoto profondo come l'abisso più scuro.
«Non possiamo continuare così» esclamo, chiudendo il libro con un gesto deciso.

Vittorio alza lo sguardo, sorpreso dal tono della mia voce.
«È da mesi che sei assente. Non sei mai qui con me, nemmeno quando sei a casa».

«Sei impazzita per caso? Che cosa vuoi dire?»
La sua voce è calma ma gli occhi tradiscono un'ombra di preoccupazione perché sicuramente anche lui sente che la nostra fiamma si sta spegnendo.

Fuoco e Cenere - Love found again series (vol.2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora