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Fares//

Mi svegliai sulla poltroncina della stanza dell'ospedale, speravo che Marco si fosse svegliato ma nulla.
I medici hanno detto che non dovrebbe stare in coma allungo e che oggi sarà il giorno di "curarlo".
L'infermiera mi consigliò di andare a casa e che se si sarebbe svegliato mi avrebbero chiamato all'istante, all'inizio non volevo lasciarlo, ma non volevo nemmeno creare disturbo, quindi le diedi ragione e me ne andai.

Mentre camminavo verso l'uscita ripensai a quello che è successo ieri con Andrea, a quello che mi ha detto.
Non ho mai avuto così tante attenzioni, anche se sia mia madre che mio padre c'erano, ma per il lavoro li vedevo poco, poi a scuola non ricevevo molto dagli insegnanti, solo quando ho incontrato i ragazzi mi sentivo incluso e con delle, anche se poche, attenzioni.
Fatto sta che quel fatto che io abbia pianto così davanti ad una persona non si deve ripete più.

Arrivato a casa mia e di Marco mi accorsi che quel giorno dovevo andare a vedere casa nuova, allora mi feci un panino e in quel momento mi chiamò il venditore

Salve mi dica

Le va bene se ci vediamo tra 10 minuti, poiché dopo dovrei scappare per un'altra casa

Certo nessun problema

Dopo che mi inviò la via partii.
La casa era bella, il problema è che c'era troppo ma davvero TROPPO da ristrutturare quindi la rifuitai.

<<Mi dispiace che non le sia piaciuta>>

<<È molto bella, solo che dovrei spendere troppi ma veramente troppi soldi per tutto>>

<<Vero, ne vuole vedere un'altra?>>

<<Nono, grazie comunque per l'offerta>>

Ci fu quell attimo di silenzio, e quando me ne stavo per andare mi bloccò

<<Senta, ehm, lei è fidanzato?>>

*Oh cazzo, e mo? che vuole questo*

<<No, perché?>>

[no raga troppo imbarazzo, non riesco a scrive, me sto a cringià troppo]

<<Se lei è libero le va bene, se ci inziassimo a frequentare a uscire>>

*Aiuto no, si pure brutt compà*

<<No, mi dispiace ma lei non è il mio tipo>>

*Non è che l'ho ferito?>>

<<Mh, ok, tanto ho altra gente che mi vuole>>

*Bravo, mo vacci a raccoglie le olive*

<<Mi fa piacere, senta io vado>>

<<Sì, ok>>

*A facc' ro cazz o venditore, è na pop star*

Pensai mentre ero in macchina in direzione ospedale

<<Eccomi di nuovo>>

<<Signor Serafini, allora il suo amico si è svegliato, scusi se non l'abbiamo avvertita ma lui non voleva>>

<<Poss...cioè, se è...>>

non conta più nulla //fares+caphDove le storie prendono vita. Scoprilo ora