non conta più nulla //fares+caph

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Barto//

Ero al bunker con Jackson e Ghera, io e questo primo eravamo in sala studio per cazzeggiare e non fare nulla

<<Barto, ma che hai fame?>>

<<Mh, in realtà no>>

<<Allora ordino solo per me>>

Mi disse con faccia delusa

<<Perché non chiedi a Gherardo? C'è anche lui qui, lo sai?>>

<<Veroo, torno subito>>

E proprio così fece, però era ancor più triste

<<Andata male, eh?>>

Lui annuì

<<Jacopo porco due c'hai 23 anni e non fare il bambino, vai a casa e cucina>>

<<Ma Barto, io...non so cucinare>>

*Che qualcuno mi aiuti, vi prego*

<<Perché, non vai a casa, eh? Che ne dici?>>

<<Sì, ora vado, ma non mi menare, eh>>

<<Muovito coglione>>

qualche ora dopo

<<Oh, Ghe', io vado a casa>>

Nessuno rispose.

*Forse se ne andato mentre lavoravo*

Andai verso la porta di uscita, ma sentii una mano sul fianco

<<Ghera, basta>>

Mi girai un po' arrabbiato

<<Perché?>>

<<Siamo amici colleghi, non ragazzini adolescenti, siamo amici, basta>>

Detto ciò me ne andai e tornai a casa  non so se ero felice di quello che ho detto, oppure no, ma una cosa è certa, siamo amici, troppo legati per far si che succeda qualcosa.

Fares//

Mi risvegliai in una stanza, che non era mia, in una camera che non era mia e in una casa che non era mia.

<<Buongiornissimo principessa>>

<<Andrea? Ma dove mi trovo>>

<<A casa di Duccio>>

Rimasi a bocca aperta e con lo sguardo confuso.

<<Come ci sarei finito io a casa di Duccio?>>

<<Io che ne so, ti ho visto qui a dormire alle 3>>

*Cosa potrebbe essere mai successo?*

Pensai a quello che avevo fatto ieri, ma non mi venne nulla in mente qualcosa che riguardasse Duccio.

<<Nel mentre che ripercorri la tua vita, vuoi che ti faccio un caffè?>>

<<Nono, ora torno a casa, di sicuro Marco si sarà preoccupato>>

Lui mi diede ragione e se ne andò, mentre mi mettevo le scarpe mi venne in mente Marco, presi il telefono e vidi se mi aveva scritto

Caph(ettiera)🩶

Pietro, dove sei?

Amore, mi sto preoccupando, torna a casa

Ma dove sei?