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Piccolo//

Ero al bunker con jackson faster e erin, quando mi arrivò una chiamata da Pietro

Dimmi tutto

Io e Marco oggi al bunker non ci siamo, dillo anche agli altri

Che dovete fare?

Cose nostre

Vabbè, ciao pietruz

Ciao lupo Lucio

Non andai nella stanza dove stavano tutti, ma andai nella Venere, per rilassarmi un po', ma dopo poco Arrivò Andrea.

<<Con chi parlavi?>>

<<Pietro, ha detto che oggi lui e Marco non verranno>>

<<Ehm, vuoi fare qualcosa oggi?>>

<<Sì, disegnare e dormire>>

<<Qualcos'altro?>>

<<No>>

Gli dissi con sguardo indifferente, ancora non l'avevo superato il fatto della discoteca e per quello che successe dopo e penso che Andre se ne sia accorto.

<<Dai, non puoi trattarmi così per sempre>>

Non risposi nemmeno lo guardai, sì lo stavo ignorando, sì sembravo un tredicenne, ma no, non mi importava di quello che pensava.
Restò lì a fissarmi, in cerca di una mia risposta, ma non ricevette nulla, io ero lì col telefono e con lui che mi guardava.
Andrea di colpo mi prese dal colletto della maglietta in modo da farmi scontrare con lui.

<<Aia cazzo, fai un po->>

Mi baciò, ma non in modo leggero, in modo pesante, in modo aggressivo, ci staccammo e mi lasciò, provò a parlare ma lo interruppi ricambiando il bacio.

<<Duccio Caponi, che mi bacia, wow>>

Disse in modo sarcastico, per poi baciarmi di nuovo.
Uscimmo entrambi dalla stanza con dei sorrisi da deficienti

<<Oggi Marco e Pietro non ci saranno>>

<<Perché?>>

<<Boh, Pietro ha detto che sono cose loro>>

<<Bah, ok, intanto volete rivedere "tira e molla"?>>

<<Per me va bene>>

<<Quoto>>

Nel pomeriggio

<<Raga, io vado a casa>>

Dissi prima di prendere le mie cose e andare verso l'uscita

<<Vado anch'io, a domani>>

Disse Andrea guardandomi, perché avevo già capito quello che voleva fare?

<<Ciao ragazzi>>

non conta più nulla //fares+caphDove le storie prendono vita. Scoprilo ora