era un giorno come tutti gli altri,mio padre non c'era quasi mai per via del suo lavoro. mio padre lavora come allenatore di boxe e insieme al suo migliore amico hanno fondato una squadra. mia madre,beh mia madre non ha mai avuto del tempo per crescermi e qualche anno fa mio padre e lei si sono lasciati. non mi fa ne caldo ne freddo insieme a mio padre vivo benissimo.
stamattina mi sono alzata con la voce di mio padre che casualmente era a casa,"aurora forza che oggi vieni a lavoro insieme a me" quando sentii queste parole un sorriso mi comparii sul viso. finalmente dopo tanto tempo passavo un po' di tempo con mio padre. dopo essermi lavata e vestita sono scesa a preparare la colazione, con pancake e un caffè. successivamente sono salita in macchina insieme a mio padre e ci recati alla sua palestra dove non dista tanto da casa. appena arrivati scesi dalla macchina e mentre aprivo la porta della palestra qualcuno mi venne ad abbracciare da dietro, mi girai, era la mia migliore amica greta, lei viene qua in palestra ormai quasi ogni mattina.
entrammo insieme e salutai subito il migliore amico di mio padre Dj "aurora finalmente dopo tanto tempo sei venuta in palestra e da tanto che non ti vedo" mi disse mentre mi stava abbracciando "ciao Dj sono tanto felice di vederti,si lo so è da tanto che non venivo in palestra ma è per via degli studi" gli dissi mentre dietro spunta un ragazzo, javon, aveva un asciugamano appoggiato sulla spalla e in mano aveva una bottiglietta di acqua, era sudato dalla testa ai piedi e i capelli tutti scompigliati.
appena mi vide non disse una parola, io e lui non parlavamo mai se non qualche volta per salutarci.
la mia migliore amica stava praticamente sbavando appena lo vide "dai greta vuoi che ti prendo un secchio,stai sbavando da per tutto"
gli dissi mentre li diedi una piccola gomitata per risvegliarla dal ragazzo che stava guardando. lei mi fissò con occhi spalancati e poi scappó via per andarsi a cambiare.
mentre javon fece una faccia abbastanza strana che allo stesso tempo mi sembrò schifata.
Dj in tutto ciò stava assistendo a tutto questo e guardó me e javon con occhi spalancati.
"papà io ho finito di fare riscaldamento posso iniziare a fare qualche colpo al sacco?" gli disse il ragazzo moro mentre si stava si sistemando i guantoni. Dj gli fece un cenno con la testa per dire di sì.
io nel mentre sono andata da mio padre per stagli vicino e parlare un po' con lui. "figlia mia secondo me dovresti venire venire di più e allenarti di più" cambiando totalmente discorso "sì papà lo so ma mi sto concentrando molto sulla studi e di che cosa voglio fare in futuro gli dissi" era la verità soprattutto sull'ultima cosa, perché ormai avevo 17 anni e non sapevo cosa fare.
passó un po' di tempo e nel mentre io e mio padre stiamo facendo la spesa, mentre io stavo pensando a che cosa fare in futuro ma nulla, avevo troppe idee.
adesso siamo a cena, e ho preparato semplicemente un piatto di pasta, stavo per mangiare il primo boccone ma qualcuno bussa alla porta.
<<ma chi è a quest'ora che bussa alla porta>>ciao sono una nuova scrittrice e questa è la mia prima storia spero di non aver fatto errori.
domani o dopo spero di pubblicare un' altra parte.
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mi fai impazzire - javon wanna walton
Chick-Litsuo padre un giorno gli disse che doveva allenare il figlio del suo migliore amico. da li entrambi provano qualcosa che nessuno riuscirà a separarli.