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<<Sono passate due settimana e ancora non capisco, perché non si sia scusato.>>

Spennella l'indice con lo smalto rosso e mi guarda, piegando la testa di lato.

<<Dagli tempo. So che è una cosa delicata ma forse, si è reso conto della gravità delle parole.>>

<<Stai dicendo che si stia preparando un discorso, da farmi in ginocchio?>>

Sorride divertita.

<<No, quello no. Ma forse, sta cercando solo le parole giuste, per...Pff, senti non ne ho idea.>> Chiude lo smalto, posandolo nel comodino e si allunga verso di me. <<So solo che questo fine settimana andrai alla loro partita di hockey e sarai felice.>>

Sbuffo, mentre spengo il motore e prendo il telefono, tenendolo nelle mani.

<<Tu dici? Perché mi sembra di vivere nel delirio. La casa puzza e trovo continuamente boxer, dappertutto!>>

<<Amica, quello è solo l'inizio. Senti, ora devo andare ma ci sentiamo dopo?>>

<<Okay, ciao. Ti voglio bene, Hanna.>>

<<Ti voglio bene anche io, Ellie.>>

Spengo la chiamata e scendo dalla macchina. Assaporandomi l'aria fresca della mattina di giovedì.

Stringo bene i libri fra le mani e esco dal parcheggio, andando verso il college. Dove la prima lezione, sarebbe iniziata a minuti. Da quando sono in questa nuova dimora, non faccio altro che arrivare in ritardo o al limite dell'orario.

Ogni mattina, ce qualcosa su cui discutere. O semplicemente i ragazzi, non trovano il bastone da gioco e chiedono a me.

Ma io cosa me ne faccio di quello? Spoiler, lo trovano sempre sotto al letto. Dove lo hanno lasciato la sera prima. Devo sempre metterci le mani io.

Meglio aumentare il passo ed entrare prima di Lyam e Nicholas. Dopo tutto il college, penserà che sto frequentando uno dei due e viva con loro.

Prima MOLTO falsa, seconda vera. Mi dispiace dirlo.

Secondo me, gia qualcuno si è fatto strane idee. Vedendoci arrivare con le macchine, tutti insieme, allo stesso momento.


Quattro ore dopo le lezioni, finalmente è l'ora di andare a pranzo e riempire la pancia. Più che posso.Anche perché avrei passato l'intero pomeriggio, a pattinare sul ghiaccio, sotto lo sguardo assassino di Abby.

Mangio insalata con una fetta di carne impanata. In fine, la mia mela rossa che amo tanto. É l'unica cosa decente in questo college. Anche l'acqua, aggiungerei.

<<Due minuti di ritardo, signorina. Vedi di non rifarlo o ti faccio girare l'isolato, di nuovo.>>

Entro in pista e gia giro gli occhi.

<<E farti licenziare? Io non rischierei, Abby.>>

Pattino via, prima che mi possa prendere e sbattere da qualche parte. Lo facesse pure.

Però adesso non ho Hanna, che mi difende. Io lo terrei nascosto e lei, continuerebbe a farlo.

<<Abbassa il volume della voce. Da oggi avremo un falco, che ci osserva per ogni allenamento.>>

Aggrotto le sopracciglia, non capendo che stesse dicendo. All'inizio pensavo stesse scherzando, ma non appena seguo il suo sguardo versi gli spalti bugli, capisco che stava dicendo la verità.

<<Fa che sia un sogno.>>

Sussurro fra me e me. Sbatto più e più volte, gli occhi, pensando che forse è solo un'immaginazione. Ma lui, non se ne va dagli spalti. Continua a fissarmi, con lo stesso sguardo di quando ha avuto le palle per dirmi che Anderson, dovrebbe farmi di peggio.

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