Le chiavi -43

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..."Per adesso mi basta che non le succeda nulla."...

Ami's pov

Ho perso la cognizione del tempo, ma sono abbastanza sicura che almeno tre giorni siano passati.

E ancora non sono riuscita a uscire da questa topaia.

Ormai sento il polso indolenzito, ma come biasimarmi, non mi tolgono più la catena da quando ho parlato con Shigaraki.

Mangio poco, non dormo la notte e come se non bastasse quella pazza mi ha procurato un probabile dito rotto.

Sentì bussare alla porta in modo giocoso, infatti capii subito chi fosse.

"Buongiorno, amica mia!"

"Che cazzo.. Ancora tu?"

Ha il suo solito sorriso sadico, ma oggi è più tirato e questo mi preoccupa.

"Oggi Shigaraki mi ha detto che possiamo divertirci!" "Divertirci?"

"Mhmh.." Disse tirando fuori dalla gonna un coltellino.

La guardai male.

"A meno che... Tu non voglia venire a divertirti con me su qualcun'altro.."

Sorrisi divertita

"Intendi venire con te ad accoltellare qualcuno? No grazie.."

"Ohoh... Peccato che Dabi mi ha detto che devi rimanere viva, sennò ti avrei uccisa." "Già, peccato eh."

"Però questo non toglie il fatto che posso divertirmi." Disse iniziando ad avvicinarsi.

Si buttó per terra vicino a me e mi spinse un gomito sul petto per tenermi ferma.

Provai a dimenarmi anche se con scarsi risultati essendo molto stanca e malnutrita.

"Ora sta ferma, ti piacerà tanto il mio tatuaggio alla fine!!"

Mi alzò la maglietta e iniziai a sentire la punta del coltello ferirmi di sfuggita il ventre.

Chiusi gli occhi, cercando di sopportare il minimo beccare.

"Però.. Non c'è gusto se non urli.."

Udita quella frase sentì il fiato mancarmi e il coltello fare accesso in profondità facendomi urlare dal dolore.

Tanto in profondità da provocarmi dolore, ma non troppo da uccidermi all'istante.

Più urlavo più sentivo l'oggetto lacerarmi la pelle a destra e a sinistra, in alto e in basso.

Più urlavo più sentivo la testa girare e la vista offuscarsi.

Trovai il coraggio di abbassare lo sguardo ma l'unica cosa che incontrai fu del sangue fresco sul pavimento, ovviamente mio.

Non piangevo e non la pregavo di smettere.

Non le avrei mai dato questa soddisfazione.

Mi facevo scappare qualche urlo e basta.

"Ho quasi finito!"

Buttai indietro la testa cercando di restare sveglia.

Se chiudo gli occhi, sono finita.

"Toga che cazzo fai? Ti avevo detto che ci serve, deve rimanere viva."

Spostai gli occhi sulla soglia della porta dove trovai il ragazzo bruciato.

Si avvicinò a noi e scansó Toga.

"Non l'ho mica uccisa!"
"Di sto passo lo farai però."

Vidi il ragazzo alzarsi e uscire per poi tornare con un pezzo di stoffa che mi legó in vita.

Half a heart for two ||Bakugou KatsukixReader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora