><21 marzo 2018, Londra
<<Zayn se non la smetti di parlare, è la volta buona che ti tiro un pugno, giuro.>> sbuffò Louis, appoggiando la tazza di caffè davanti al suo migliore amico.
<< "Oh no Zayn, non posso stare con Harry", disse il ragazzo che questa mattina è stato trovato a dormire sul divano con, colpo di scena - alzò le mani, come per interrompere i discorsi di un pubblico immaginario -, proprio Harry Styles in persona.>> lo sbeffeggiò Zayn, spostandosi leggermente verso sinistra per evitare di esser colpito dallo strofinaccio che Louis gli lanciò contro.
La sera prima Harry e Louis avevano avuto il loro appuntamento a casa del più grande e, senza volerlo, si erano addormentati sul divano accoccolati uno sull'altro.
E davvero non ci sarebbe nessun problema con questo, se non fosse che Zayn aveva deciso che era la mattinata giusta per usare il suo mazzo di chiavi ed entrare in casa, senza essere invitato, per vedere come stesse Louis.
<<Sentirvi parlare mi rende davvero difficile credere che siate migliori amici.>> disse Harry ridendo, abbracciando Louis da dietro, appoggiando il mento sulla sua spalla, sentendolo sciogliersi sotto la sua stretta. <<Dagli un po' di tregua Zay, si è appena svegliato.>>
Si erano fermati tutti e tre a fare colazione insieme, trovando maleducato (o Harry trovava maleducato) cacciare Zayn dopo che era venuto a controllare Louis, portandogli delle medicine.
<<Oh non penso proprio che lo lascerò stare, sto aspettando questo momento da più di un anno Harry.>>
Il riccio si limitò a scuotere leggermente la testa ridendo, portandosi la tazza alle labbra per nascondere il sorriso divertito dallo sguardo innervosito di Louis.
<<Meritereste di essere cacciati fuori a calci in culo, entrambi.>> sbuffò il più grande, ma il suo corpo faceva capire quanto, invece, gli facesse piacere averli la: la schiena appoggiata al petto di Harry e le gambe stese sopra quelle di Zayn
<<Siamo fortunati che ci ami entrambi, allora>> gli sorrise Zayn, stringendogli dolcemente il polpaccio.
<<Già, fortunati.>> sussurrò, guardando i due adattarsi così bene in quella piccola casa, come se fossero destinati a essere presenti nella vita di Louis.
Come se fossero stati programmati per combaciare tra di loro perfettamente: non era stato necessario smussare il loro caratteri, ogni loro spazio vuoto si univa a quello degli altri.
Tre pezzi dello stesso puzzle, destinati a perdersi e ritrovarsi di continuo.><
25 marzo 2018, Londra
<<Cosa c'è nel programma di oggi, tesoro?>> chiese Louis appena Harry gli aprì la porta, mostrandogli il suo sorriso tutto fossette.
<<Non penso di volertelo dire. È un po' lontano da qua, dovremmo muoverci prima con la metro e poi fare circa un'oretta a piedi, è la soluzione migliore che sono riuscito a organizzare per non prendere una macchina. Va bene?>> giocherellò con gli anelli che portava sulle dita, incontrando, leggermente imbarazzato, lo sguardo di Louis.
Non avevano più toccato il discorso del salire o guidare una macchina e Harry non voleva far innervosire o mettere a disagio il più grande.
Non voleva cancellare dal suo programma degli appuntamenti quel posto che aveva scelto e, per far sì che Louis potesse stare tranquillo, aveva cercato di organizzare il tutto con mezzi secondari.
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Play me a memory | L.S.
RomanceQuando ti dicono che l'amore può vincere contro tutto e tutti, ci credi senza battere ciglio. Questo fino a quando quello che consideravi l'amore della tua vita non ti guarda con occhi vuoti ed assenti, chiedendoti semplicemente e con innocenza chi...