Capitolo 21

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Il viaggio in macchina è stato scomodissimo. Ryan e Connor si sono seduti avanti e, come sospettavo, Lizzie e Tim ci ha seguito. Quindi mi sono ritrovata schiacciata tra una Lizzie infastidita seduta sulle gambe di un Tim nervoso come non mai. Ciliegina sulla torta è stato James che si contorceva come un'anguilla in una performance musicale. Dico solo che si è messo a cantare l'intero repertorio dei BTS, e sono dei cantanti coreani. Non sapevo nemmeno che li ascoltasse, porca puttana. Sembrava che stesse evocando il diavolo.


<James, così sveglierai tutti!> gli corro dietro disperata, appena abbiamo parcheggiato fuori casa sua è schizzato via sul vialetto. Ora sta bussando il campanello a intermittenza. Mi fermo al suo fianco, con il fiatone e la porta si spalanca.



Edward ci fissa irritato, i capelli sono spariti in aria e indossa un pigiama di superman.
<Ti sembra il caso di fare tutto questo baccano?> lo sgrida, fulminandolo mentre entra in casa ridendo come un bambino.
<Stavi già dormendo, Teddy?> lo punzecchia saltandogli addosso.
<Non mi toccare! Stavo guardando un documentario> Edward si muove a disagio, infastidito dal contatto fisico ma suo fratello è più forte è ridacchia mentre lo sbaciucchia. È una scena estremamente tenera.
<Ed, mi dispiace...si è ubriacato. Tuo nonno dorme?> gli dico, trattenendo un sorriso quando Edward con poca delicatezza se lo scrolla da dosso James, facendolo atterrare di culo.
<No, lavora alla stazione di servizio questa sera...James, smettila!> strilla quando il fratello gli afferra le gambe e lo fa cadde rovinosamente a terra.
<Amy ci prepara i pancake!> gli urla nell'orecchio. Edward urla in risposta, tirandogli una gomitata.




Rido tra me e me e mi avvicino verso la cucina, trovandola, così come l'altra volta, perfettamente in ordine. Mi lego i capelli in una coda bassa.
<Va pazzo per i tuoi pancake, eh?> mi giro con una padella in mano, trovando Lizzie sull'uscio della porta. Mi mostra un sorriso tirato, a disagio.
<A quanto pare...ma io non glielo ho mai preparati> sbuffo una risata in risposta.
<Posso darti una mano? Vedere mio fratello terrorizzare il mio fidanzato non è spettacolo molto bello> ruota gli occhi e si avvicina a me.
<Sarebbe grandissimo, perché non so farli> ammetto drammaticamente, facendola ridere.
<Ricordavo bene...le tue crêpes facevano pietà> mi punzecchia, mentre inizia a ma sgarro con sicurezza gli ingredienti.
<Non è vero!> ribatto, fingendomi offesa.
<Tua mamma alla fine doveva sempre aiutarti con l'impasto perché lo facevi troppo liquido> cantilena lei. Sbuffo in risposta, fingendomi infastidita.
<Va bene ma poi ho imparato e poi so cucinare tante altre cose> le dico.
<Questa estate mia nonna mi ha obbligato a seguire dei costumi di cucina con lei quando eravamo nella baita in montagna. È stato molto divertente, per quanto possa essere divertente stare ventiquattro ore su ventiquattro con quella donna> le spiego, ricordando le ore passate con mia  nonna e beh...altre signore sulla settantina. La mia estate non è stata molto emozionante ma al di là del suo essere estremamente bacchettona è stato bello trascorrere del tempo con mia nonna, anche se molte volte era soffocante.
<Vuoi tanto bene a tua nonna, non fingere con me> mi stringo nelle spalle, ammettendo la mia colpevolezza.
<E cosa altro avete fatto in montagna?> mi chiede curiosa. Accenno un sorriso, notando la sua voce farsi leggermente acuta. È nervosa, ma è interessata.
<Mh...abbiamo fatto delle escursioni, ah e volevo convincerla a fare bungee jumping ma ho visto i suoi capelli diventare bianchi solo a quelle parole, quindi alla fine l'ho fatto da sola di nascosto...l'avranno sentita urlare anche in Australia> Lizzie spalanca gli occhi a quelle parole.
<Hai fatto bungee jumping?> mi chiede sorpresa, annuisco.
<Non ho mai avuto così tanta paura in tutta la mia vita...però la sensazione di saltare nel vuoto è meravigliosa>
<Oddio e com'è?> mi chiede emozionata, pastrocchiando con l'impasto.

Mi fermo a riflettere, non sapendo come spiegarlo ma poi la risata di Ryan mi raggiunge le orecchie e sento i peli rizzarsi sulle braccia.
<Come essere innamorati> le dico, infine.
<È travolgente, ti scombussola completamente il corpo, la mente e il cuore. Ti spaventa perché hai paura di finire spiaccicata al terreno ma decidi di fidarti di un' imbracatura e mentre cadi non puoi fare a meno di gridare e divertirti, perché la paura non riesce a superare l'eccitazione e poi...quando ti fermi e rimbalzi è come se qualcuno ti stesse consolando per tutte quelle emozioni, ma non c'è nessuno. È solo l' imbracatura> Lizzie mi fissa ammaliata e io sento la faccia andare in fiamme, rendendomi conto delle cose che ho detto.
<Cosa?> balbetto, mescolando la farina nella ciotola.
<Nulla...è che...deve essere fantastico> mi dice con un grosso sorriso sulle labbra, non riesco a capire cosa voglia alludere però non dico nient'altro, ci limitiamo a parlare di altro. Mi aggiorna su alcuni gossip, parliamo male delle solite persone che odiamo, professori compresi.



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