Sentivo il sudore iniziare a diventare sempre più insistente, mentre il caldo continuava ad aumentare ad ogni movimento.
I vestiti stavano iniziando ad appicciarsi al mio corpo, mentre le persone continuavano a muoversi intorno a me.
Io e i ragazzi avevamo deciso di venire in discoteca per questa sera, tanto per staccare un po' e fare qualcosa di diverso, ero da sola in pista a ballare, o almeno, prima Leonor era con me, però poi si era allontanata per prendere qualcosa da bere e non l'avevo più vista tornare indietro.
Poco più distanti da me, seduti sui divanetti a lato della sala, si trovavano i ragazzi, intenti a parlare di non so cosa da tutta la sera, mentre li stavo guardando vidi un gruppo di ragazze avvicinarsi a loro, una in particolare si stava avvicinando a Marc tendendogli la mano per presentarsi.
Poi le ragazze si sedettero nei restanti spazi che c'erano tra uno e l'altro iniziando a fare conversazione con tutti.
Già mi stavano antipatiche, in più ad ogni frase che uno dei ragazzi diceva ridevano come delle galline, erano insopportabili.
Quando vidi poi che quella che si era presentata a Marc precedentemente non si voleva scollare da lui, decisi di avvicinarmi a loro, magari avrebbe capito di lasciarlo un po' stare, anche se fondamentalmente non eravamo nulla e non potevo lamentarmi, ma in realtà farlo è il mio hobby preferito, quindi perché non anche ora ma senza farlo capire?
Appena arrivai accanto ai divanetti notai che i posti erano tutti occupati e quindi mi avvicinai al ragazzo, che da ormai 1 settimana a questa parte mi aveva già fatta impazzire, e mi misi difronte a lui, che allungo un braccio, e cingendolo intorno alla mia vita mi trascinò sulle sue gambe.
<<Che ci facevi là in mezzo tutta sola?>> mi chiese all'orecchio.
<<Stavo aspettando mia sorella, ma poi ho visto che questa biondina ti stava un po' troppo attaccata e la cosa non mi piaceva>> gli dissi, non curandomi minimamente di quello che sarebbe potuto succedere dopo.
Con la mano libera, quella che non teneva sulla mia vita, mi fece sistemare meglio sulle sue gambe facendomi girare con la spalla sinistra verso il suo petto, e poi l'appoggiò sulla mia coscia.
<<Non mi piace che stai da sola in posti così affollati, non c'è neanche gente normale qua dentro>> continuò il suo discorso, sempre vicino al mio orecchio, ma con tono un po' più autoritario, mentre con le dita disegnava dei piccoli cerchi sulla mia gamba.
<<Te l'ho detto, stavo aspettando Leo, però non l'ho più vista tornare e sono venuta subito qui, non mi fido nemmeno io a rimanere da sola qui dentro>> spostai lentamente il braccio dietro il suo collo mentre pronunciavo questa frase e mi avvicinavo ancora di più al suo viso.
<<Poi vestita in questo modo potresti far impazzire chiunque, non so se posso fidarmi a lasciarti sola un'altra volta>> la presa sulla mia vita si fece più salda, mentre Marc faceva passare lo sguardo su tutte le persone che c'erano in quella discoteca.
<<E allora non farlo, vieni con me la prossima volta>> dissi passando una mano sui suoi capelli rasati a zero, devo dire che era molto rilassante farlo, mentre un sorrisetto si faceva spazio sul mio viso.
<<Non lo farò tranquilla>> disse mentre con lo sguardo seguiva una persona, non capivo chi fosse essendo che era alle mie spalle, ma dal suo sguardo non era affatto qualcuno che gli andava a genio.
<<Ei scusa, Inès giusto?>> detto fatto, la voce di un ragazzo si fece largo dietro di me e sovrastava la musica presente nella sala.
Mi girai cercando di dare un volto alla voce e non appena lo feci mi ritrovai di fronte un ragazzo di 1 metro e 85 buoni, castano e con gli occhi chiari.
La fotocopia di Marc.
<<Dio mio. Sì sono io, che vuoi?>> fare nuove conoscenze non è la mia cosa preferita da come si può notare.
<<Nulla, volevo solo fare la tua conoscenza, non so se sai chi sono...>> mi chiedo come le persone a dire queste frasi ad effetto non si vergognino nemmeno un po'.
<<No, esatto non lo so, e preferisco non saperlo ancora per molto>> dissi tornando ad essere girata verso i ragazzi con cui ero seduta sui divanetti.
<<Puoi anche andartene, non c'è bisogno che tu rimanga qua a fissarla ancora per molto>> sentii dire da qualcuno, e quel qualcuno chi poteva essere se non il ragazzo che mi teneva sulle sue gambe e tra le sue braccia.
Poco geloso dicevano eh.
<<Mica è proprietà privata, non lo vedo scritto da nessuna parte>> lo provocò l'altro, e se fossi in lui non lo avrei mai fatto.
<<Non è scritto da nessuna parte, ma io direi che è scontato>> disse Marc indicando me seduta sulle sue gambe.
Per un motivo a me sconosciuto, due secondi dopo che ebbe pronunciato quella frase mi prese dai fianchi e mi sollevò dalle sue gambe facendomi sedere al suo posto, mentre lui si alzava e si avvicinava al tipo iniziando a dargli qualche spinta.
Vidi poi che anche tutti gli altri ragazzi si alzavano mettendosi dietro di lui, per dargli sostegno credo, della serie: tutti per uno, uno per tutti.
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my little star//marc guiu
Fanfictione se in Spagna si venisse a sapere che Leonor e Sofia hanno una sorella di cui nessuno ha mai sentito parlare? dov'è sempre stata e perché i genitori non l'hanno mai nominata, se non in casa a stento? perché solo dopo 18 anni dalla sua nascita in Sp...