14 ‐ Voglio te!

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‐ Non ho capito una cosa... quindi hai scelto Liam alla fine?
‐ NO! Stavamo rivivendo dei momenti passati ed eravamo solo abbracciati quando ci ha visto Andrea. Ha anche provato a baciarmi ma gli ho detto no.

‐ Ok! Ma Liam lo cerchi quando sei con Andrea? Perché da quello che mi racconti, quando sei con lui non fai altro che pensare ad Andrea, ma non mi hai mai detto il contrario.

Quella di Alex per me è un'epifania... È vero... Lo spazio che occupa Andrea nelle mia vita e nel mio cuore è maggiore, voglio bene a Liam e rivivere questi momenti insieme mi ha ricaricato... Ma non è lui che ho paura di ferire o che reputo on grado di farlo con me. Lo è stato un tempo, ma questi giorni insieme mi hanno solo fatto capire che il passato è passato con lui e che non posso vivere di nostalgia. Per quanto sia stato bello e doloroso, ne conserverò sempre i bei ricordi, ma è ora di andare avanti.
Un altro passato che invece è ancora presente e saldo dentro di me, è quello con Andrea e ho finalmente capito che voglio lui, sperando che non sia troppo tardi.

‐ No... Lo amo, non è vero?
‐ Chi? Inizio a non capirci più niente.
‐ Andrea. Lo amo... Ho preso tutte le scuse del mondo, incluso Liam, per paura di rimanere ferita di nuovo alla sua partenza. E tu lo avevi capito...
‐ Beh, non è che lo stessi nascondedno benissimo... Ho cercato di dirtelo... Ma non sapevo davvero come fare per convincerti.
‐ E se ora è troppo tardi? Se questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso?
‐ C'è solo un modo per scoprirlo... Chiamalo subito.

Senza ulteriori indugi lo chiamo, ma dopo solo un paio di squilli, mi riattacca la chiamata. Me lo sarei dovuta aspettare, ma non demordo. Lo richiamo e quando non risponde di nuovo gli mando un messaggio.

Per favore, rispondimi. Vorrei parlarti.

Nulla. Nei giorni successivi la situazione non cambia. Ho provato anche ad andare da lui, ma sono certa che mi ha visto al videocitofono e non mi ha aperto.

Non so più che fare, nel frattempo Liam, vedendomi distante, e avendo capito la situazione, è partito in trasferta a San Francisco, non facendosi più sentire.

Il tempo passa e tra meno di quarantotto ore ci sarà il concerto di Andrea. Nella buca delle lettere ho trovato i due pass per me e Alex, ma nessun messaggio in allegato.

Riprovo a contattarlo per l'ennessima volta ma invano. Questa volta la chiamata va direttamente in segreteria telefonica. Lo vedo offline anche sui social, dove probabilmente mi ha bloccata, e su WhatsApp. Alla fine è solo colpa mia. Ho capito cosa provo in ritardo e non posso dargli colpe. Anche se riuscirò a parlarci, so che non sarà come prima, me lo aveva detto che ci avrebbe provato, ma che si sarebbe arreso se avesse capito che era impossibile. Il fatto è proprio questo... Ho scelto lui, ma ora non so come dirglielo... Non ho più contatti validi per rintracciarlo.
Ho chiesto anche ad Alex, ma sta riservando lo stesso trattamento anche a lui.

Con questi pensieri mi sdraio sul divano e chiudo gli occhi scoraggiata, fino a quando non mi arriva una notifica.
Non riesco a crederci... È Andrea!

Salto sù dal divano e leggo quello che mi ha scritto.

Sei a casa stasera? Dobbiamo parlare, possibilmente soli.

Un mesaggio asettico, al quale rispondo subito.

Sì, vieni quando vuoi.

Ok, tra 20 minuti sono da te.

Nell'attesa cerco di ricompormi e pensare a cosa dirgli per convincerlo e posso optare solo per la verità.
Prima di mettere il telofono in modalità silenziosa, informo anche Alex di quello che sta succendendo visto che è fuori per il fine settimana.

Solo 5 Minuti - Alfa (La versione di Mia)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora