12 ‐ Un'intersezione perfetta

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‐ Da dove iniziamo?
Liam non perde tempo e porta avanti la conversazione che entrambi stiamo aspettando e, allo stesso tempo, cercando di ritardare.
Gli rispondo in modo generico.

‐ Alex mi ha detto che mi hai cercata per parlare dopo il nostro incontro e in realtà volevo farlo anche io.

Si muove per riposizionarsi meglio sul divano e guardarmi negli occhi.

‐ Come stanno le cose tra te e Andrea, per davvero? Mi hai detto che sono complicate, ma che non state insieme e voglio capire se sono tornato troppo tardi.

Rimango alquanto sorpresa da questa sua domanda. Il rapporto tra me e Andrea non dovrebbe avere nulla a che fare con lui, ma poi mi ricordo quello che mi ha detto Alex stamattina e penso che abbia anche tralasciato qualche dettaglio.

‐ Perché me lo chiedi? Tra di noi le cose sono finite da quasi tre anni. Avevamo solo ventuno anni e siamo andati entrambi avanti.

Lo vedo scegliere le parole che sta per pronunciare con cura, toccandosi il mento con la mano destra.

‐ Ho pensato molto a noi da quando sono partito e non è solo una questione "dell'essere stati insieme". Voglio capire se c'è spazio per ricominciare, anche da zero.
Lo so che a quell'età non era giusto fare rinunce solo per una relazione che ignoravamo dove fosse diretta ma, nonostante quella consapevolezza, non sono mai riuscito a dimenticare il modo in cui io e te funzioniamo insieme, anche a lavoro. Abbiamo fatto subito click, dalla prima volta che mi hai parlato, e ho capito che quel rumore immaginario, il suono di una intersezione perfetta, capita una volta nella vita, se siamo fortunati.
A noi purtroppo è capitato presto, ma non per questo è stato meno reale.
In questi anni mi sono mancati anche i momenti in cui completavi i miei algoritmi e le canzoni stonate cantate a scarciagola dopo una brutta giornata a lavoro. I traguardi raggiunti insieme poi... E ora la smetto, perché mi guardi e ho paura, non riesco a capire cosa stai pensando e voglio sapere cosa vuoi dirmi tu.

Liam aveva chiarito, a parole, quello che provavo anche io, ossia il motivo per il quale non ero mai riuscita a dirgli addio in modo definitivo. Se nella mia vita non fosse entrato Andrea, forse ora sarei già tra le sue braccia, pronta a ricominciare.
Ma Andrea c'è stato e c'è tutt'ora e se penso a quell'intersezione perfetta di cui parla Liam, Andrea lo sento come un punto distante unito a me da un filo rosso che ci ha fatto incontrare nella diversità e nelle difficoltà. Ai miei occhi, la sua vulnerabilità è diventata la sua forza e la sua determinazione, il mio punto debole.

‐ So di cosa stai parlando e penso che sia anche il motivo per il quale non non sono ancora riuscita a lasciarti andare definitivamente. Nonostante il tempo sia passato, una parte di me è ancora ferma a quei giorni.

Alle mie parole sorride e mi si avvicina, accarezzandomi una guancia con una mano, mentre con l'altra cerca la mia, intrecciandone le dita. Non lo fermo, ma tantomeno mi muovo verso di lui. Chiudo gli occhi e cerco di assorbire il significato di quel contatto nel tentativo di far chiarezza nel mio cuore. Liam nel frattempo mormora qualcosa.

‐ Scusa... Ma non riesco più ad aspettare.

Mi bacia con decisione e sento tutto quello che non ci siamo detti negli ultimi anni, sento il cuore vibrare. Ma dopo qualche secondo vedo il viso di Andrea e la magia si interrompe. Non sto facendo nulla di male, non stiamo insieme e gli ho anche detto di Liam, ma mi sento comunque a disagio.
Mi allontano leggermente e lui fa lo stesso.

‐ L'ho sperato spesso negli ultimi mesi... Non è cambiato nulla, provo ancora le stesse cose quando ci baciamo.

Il suo commento risponde alla domanda che non gli ho ancora chiesto ma cerco di prendere tempo e capire meglio cosa ha in mente.

Solo 5 Minuti - Alfa (La versione di Mia)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora