Capitolo 17- Si va in vacanza!

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Pov's Kala
Stanotte stranamente sono stata bene, non ho avuto incubi. Devo dire tutto ai miei fratelli. Di cosa mi hanno fatto, di chi è stato, anche se penso sappiano che sono stata la famiglia Perez. Mi cambio mettendomi una felpa e dei pantaloni lunghi, è novembre e fa abbastanza freddo, anche se siamo a Los Angeles. Scendo e vedo i miei fratelli già a tavola, con anche mio padre. dopo ieri Dimi ha gli occhi gonfi, si vede che ha pianto. Abbraccio tutti, sedendomi a tavola e mangiando. Non ho più il coraggio di prima. e se mi giudicano? e se non vi vogliono più perché gli faccio schifo?

No, non è come prima, non devo pensare a queste cose. Loro mi vogliono bene.
Sto zitta per un paio di minuti, ma poi papà chiede:
Paul: " Hey principessa, ci vuoi raccontare cos'è successo?"
Kala:" si, devo. Allora, prima di tutto i primi giorni mi incidevano la schiena con coltelli e ferri, mi frustravano, ma comunque si vedeva che mi volevano viva per fare qualcosa. Due ore prima che arrivaste voi, qualcuno, mi ha presa, portata in una stanza, ammanettata e violentata. Alla fine mi disse " sono Sergìo, il futuro boss della mafia Messicana"  e... - incominciai a piangere- ha continuato per due ore, poi mi schiaffeggiava e... non so, poi sei arrivato tu papà, mi hai salvata."
mi guardo intorno e hanno tutti sguardi pieni di ira. mi spavento,  e inizio a dire:
Kala: "vi p-pr-prego, n-non fatemi del m-ma-male, io..."
non finii di parlare ce papà scattò in piedi e mi viene ad abbracciare, poi mi prende in braccio e mi appoggia sulle sue gambe, coccolandomi. io mi aggrappo a lui, piangendo senza ritegno.
Paul:" principessa, è tutta colpa mia, se solo fossimo arrivati prima non ti avrebbero abusata di nuovo... se solo ti avessimo protetta meglio a casa... " 
Lo bacio sulla guancia dicendo:
Kala:" papà tranquillo, non è colpa tua, né dei miei fratelli, anche se si potrebbero organizzare un po' meglio"
finii ridacchiando, per far capire che era una battuta e non un'accusa. Per fortuna capiscono e mentre Xander si alza per venire a dirmi qualcosa, il campanello suona.
Va ad aprire lui e lo vedo ritornare con Stephen. Scatto in piedi e lo vado ad abbracciare. Ci eravamo scritti un po', ma poi niente. Sono felicissima che sia qui, perché mi ha aiutato anche quando ero in ospedale. Vedo i miei fratelli che lanciano sguardi assassini a Stephen, ma lo abbraccio forte lo stesso. Lui è molto più alto di me, io sono 1.63 circa, mentre lui 1.90.
Kala:" eddai adesso non posso nemmeno salutare i miei amici?"
Daniel:" le femmine. sei troppo piccola per i ragazzi."
Alzai gli occhi al cielo e mi staccai. Lui è molto imbarazzato, ma comunque lo fanno entrare, lanciando sguardi del tipo:
"non provare ad avvicinarti a lei"
"attento a come la tratti, Volkaciov"
"se le fai qualcosa ti ammazziamo"
"se la guardi muori"
Fratelli iperprotettivi. andiamo in salotto e parliamo un po', quando Ste dice:
Ste:" scusate ma ora devo andare, ci vediamo presto! Stammi bene Kala!"
Io sorrisi ma i miei fratelli dopo averlo visto uscire mi guardarono in modo strano.
Xander:" Tu non ti avvicinerai più a lui."
Kala:" perché scusa?"
Noah:" è un maschio e a parte noi non puoi stare con nessuno."
Alzai gli occhi al cielo e dissi che è solo un amico, poi è pure loro amico, quindi sanno che non mi farebbe mai niente.
Xander:" comunque ti volevo dire che... Si va in vacanza!"
Saltello dalla gioia. Non sono mai andata in vacanza, e corro a preparare le valigie perchè partiamo questo pomeriggio. Mi dicono che si va al mare, quindi prendo cose leggere e una felpa in caso piova. Prendo tantissimi costumi, penso almeno 20, ma che ci posso fare, sono tutti stupendi! Prendo qualche vestito normale e due da sera abbastanza eleganti. Sia mai che andiamo a cena fuori e che non abbia il vestito adatto! Prendo anche dei trucchi, i miei prodotti per la skincare e per i capelli. Metto tutto in due valigie, incluse scarpe, tacchi e infradito. poi prendo una borsetta con le cose più importanti: cellulare, caricabatterie,... cose di massima importanza.
Sono pronta ma non riesco a portare tutto da sola, quindi sto per chiamare qualcuno quando mi viene in mente un bello scherzetto. Voglio gridare "Aiuto! Aiuto!" per poi vedere che facce faranno i  miei fratelli quando vedono solo le valige e capiranno che mi devono aiutare a portarle giù.
Sono una persona malefica, lo so.
Attuo subito il piano, e dopo pochi secondi sento qualcuno che irrompe in camera mia. Hanno tutti delle facce spaventate, e quando mi vedono incomincio a ridere come una matta. Hanno capito che è uno scherzo, e ora si avvicinano tutti i miei fratelli rabbiosi. Urlano:
"Adesso vedrai che ti succede!" 
Mi prendono per i fianchi e mi poggiano sul letto, poi incominciano a farmi il solletico. Io sto ridendo come una matta, poi dico se mi possono aiutare con le valigie. Annuiscono smettendo di farmi il solletico e portano tutto nelle due macchine che ci porteranno in aeroporto. Gli zii e i nonni vivono in una villa qua vicino, quindi ci vediamo fuori casa nostra per andare. In macchina, ridiamo e scherziamo sul fatto che gli ho fatto prendere un infarto, e mi dicono anche che staremo lì per una settimana.
Arriviamo e sul Jet io mi siedo vicino alle zie e alla nonna, in un tavolino da quattro. Ci aspettano ben 6 ore di volo.



Ciaooooooo
Sono riuscita a scrivere il capitolo e pubblicarlo subito!
Spero davvero vi piaccia, se avete consigli scrivete pure nei commenti.
Ringrazio perché essendo arrivata solo al 17° capitolo e con così tante visualizzazzioni e stelline non posso non amarvi.
Baci,
Lady Kalista😘❤️



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