Capitolo 26 - il risveglio

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Pov's Kala
Vedo bianco. Solo bianco. Socchiudo gli occhi.
Che sia questo il paradiso?
Mm... No.
Troppo tumore, che aumenta.
Come il ticchettio di un macchinario.
Strizzo gli occhi e mi accorgo che sono sdraiata, perché vedo il soffitto di una stanza.
Sono in una stanza.
Provo a muovere un braccio, e faccio fatica dai fili che sono attaccati ad esso.
Mi accorgo che ho una maschera che mi inietta aria.
Dove sono?
Muovo la testa lentamente.
Sono in una stanza d'ospedale.
I ricordi arrivano...
Troppo vividi...
Troppo dolore.
Pov's Alexander
Sono un emerito coglione.
Le ho gridato contro, solo perché avevo paura, paura di perderla.
Sto bussando alla sua porta, ma non c'è nessun rumore. Mi accorgo che non è chiusa a chiave, quindi cautamente la apro.
Xander:" KALAAAAA!"
Mia sorella.
Appesa per il collo.
Sospesa con un pezzo strappato di stoffa.
Attaccata al letto a baldacchino.
Sospesa a 5 cm da terra, ondulando lievemente.
Corro per liberarla dal cappio.
Voleva suicidarsi.
Ed è colpa mia se ci è riuscita.
La stringo e sento il polso.
Non batte.
Ma la sento ancora calda...
Adesso un battito c'è.
Piango.
Non capisco più quello che succede.
Entro in trance.
Vedo attraverso le lacrime, con gli occhi annebbiati, mio padre e i miei fratelli che arrivano di corsa.
Mio padre che prende dalle mie braccia inerti Kala.
I gemelli che si abbracciano piangendo. Noah e Elija che mi guardano con odio, ma con le lacrime agli occhi.
Ho fatto io tutto questo.
Tutti gli altri fratelli accarezzano Kala e la portano d'urgenza in ospedale. Elija mi prende per un braccio e mi trascina con loro un macchina.
*Passate 2 settimane*
Sono di nuovo di fronte a te che parlo. Ti parlo di quanto mi manchi e di quanto mi senta scemo.
"E non è che lo sento, lo sono"
Concludo. Le accarezzo il braccio e le dò un bacio sulla testa. Sarei tornato a casa, sono le 19:07, tra poco c'è la cena.
*In macchina*
Drinnnn
Drinnnnnnn
Drinnnnnnnnnn
Sbuffo.
Non voglio rispondere.
Ma a malincuore, dopo la terza chiamata che lascio, mi costringo a rispondere dalle casse della macchina, per non guardare il cellulare.
"Pronto sono il dottore McLean, la volevo avvisare che con grande gioia sua sorella si è svegliata"
Se non fossi stato solo in strada, avrei inchiodato di colpo.
" Arrivo. Mio padre lo sa?"
"Sì signore, la aspettiamo "
Chiudo la chiamata e ad una rotonda faccio inversione, per ripercorrere la strada appena fatta.
Corro fino alla sua camera.
Appena entro, lei sbarra gli occhi e inizia a tremare
Xander:" non voglio farti niente sono stato stronzo lo so ma avevo paura... Paura che te ne fossi andata di nuovo e quando ti ho visto con un qualcosa legato al collo... Stavo morendo io... Scusami sorellina..."
Nel mentre mi ero avvicinato un po' ma lei si ritrasse
"Lo sapevo... Voi sareste diventati come Klara e John... Non è vero... Vuoi solo che mi fidi per poi urlarmi e picchiarmi vero? Come sempre... "
"No... Ho sbagliato... Non voglio farti del male... "
" Non mi fido"
"Papà!"
Disse poi con voce strozzata
Lui cerca di avvicinarsi allargando le braccia ma lei si ritrae spaventata
Papà:" non ti voglio fare male.... Piccolina mia... Guardami"
Lei scuote la testa e ripete sottovoce quello che ha detto a me.
Abbasso il capo e me ne vado. Mio padre mi segue guardando Kala con amore, ma lei non si fa avvicinare.
Pov's Kala
Lo sapevo.
Erano come loro.
No, non mi fiderò così facilmente.
Se lo possono scordare.
Ma gli altri miei fratelli? Non hanno fatto nulla di male... Neanche papà però non voglio che tutti si trasformino in John...
Non lo riuscirei a sopportare.


Ed eccomiiii
Capitolo un po' cortino ma a .e piace un sacco
Io sono super felice che finalmente continuo dopo 7 giorni questa storia e che Charles abbia vinto a Monza❤️
A mercoledì con un nuovo capitolo
Baci,
Lady Kalista ❤️ 😘

La principessa mafiosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora