Sfortunatamente eravamo già arrivati alla quarta settimana di Campus Estivo, quello era stato il mio primo anno e me lo ero goduta tutto.
Eravamo arrivati al penultimo giorno e come tradizione, al pomeriggio, i grandi giocavano a "Caccia ai fantasmi", un gioco che non conoscevo, a detta degli altri abbastanza pericoloso: in pratica le persone di una squadra venivano legate a due a due e, al termine del timer, andavano a cercare quelli della squadra avversaria, appunto i "fantasmi", che si erano nascosti e, una volta trovati, li dovevano trascinare in un quadrato fatto di quattro panchine.
Al primo round giocavano verdi (la squadra di Fede) contro gialli (la squadra di Tommaso, per il quale io avevo perso abbastanza interesse, perchè avevo capito quanto fosse stupido e che non mi meritava!)
Cercai in qualche modo di aiutare i gialli, non volevo che vincessero i verdi perchè erano i nostri principali rivali in tutti i giochi, ed essendo che mancava un giorno alla fine, volevo vincere!Così feci cenno con gli occhi ad una ragazza dei gialli che due dei blu stavano nascondendo Alessandro Ponte, un nanetto da giardino che si crede simpatico, dei verdi, lo trovarono e iniziarono a rincorrerlo, ma non lo presero perchè era finito il tempo.
I due ragazzi dei blu avevano capito che io avevo "aiutato" i gialli, così iniziarono ad accusarmi, ma non ci diedi molto peso.
Era ora di giocare!
Noi rossi iniziammo a nasconderci, essendo che mia sorella Gaia aveva lasciato la sua felpa in una sedia, la scambiai con la mia, andai nei gradoni, chiesi un cappello e una ragazza di nome Aurora me lo diede, poi Federico mi propose di nascondermi dietro di lui ed io accettai.
Era strano stare dietro di lui, però mi sentivo al sicuro, protetta.
Era stato gentile, ma perchè lo aveva fatto? Come poteva non sapere che avevo aiutato la sua squadra a perdere? Mi sentivo terribilmente in colpa, questo era uno dei miei punti deboli: il senso di colpa e adesso ci avrei dovuto convivere!
Due dei blu vennero a cercare tra i gradoni, così quel deficiente di Giacomo Borsoni, un tizio che veniva in classe con me, non mi era mai stato simpatico ed era dei verdi, iniziò ad urlare che io ero lì.
Ovviamente mi scoprirono, gli feci un'occhiataccia, ma insomma non è che io avevo "urlato" ai gialli che Ponte fosse lì, perchè lui lo aveva fatto?
Iniziai una corsa tremenda finché non mi persero di vista, dapprima mi aggrappai ad un palo (era una tecnica infallibile per vincere) ma nessuno mi notò, erano tutti occupati a cercare di prendere Francesca, una ragazza della mia classe, eravamo state compagne di banco, in molti dicevano che era falsa, ma non ci volevo credere, io nella mia innocenza, volevo sempre vedere il lato buono delle persone.
Comunque, essendo che nessuno mi stava vedendo, mi andai a nascondere dientro un grande mobile, lì trovai nascosta una ragazza della mia squadra che non conoscevo.
"Io mi chiamo Chiara" dissi.
"Io sono Marì" rispose lei, così continuando per un po' a stare in un silenzio complice, finché non arrivò......Alessandro Ponte con il cappello dei rossi che si nascose, lo guardai confusa e stavo per pronunciare qualcosa, ma mi fece il segno di stare zitta🤫, ci stava aiutando?
Ma perchè quel giorno tutti volevano farmi sentire in colpa??
Arrivò qualcuno dei blu a cercarci e trovarono Ponte, ma ben presto si accorsero che non era dei rossi, ma fortunatamente non scoprirono me e Marì!
Dopo un po' che non veniva nessuno, mi sporsi per guardare com'era la situazione fuori, due blu mi notarono, così iniziai a correre con tutte le forze che avevo in corpo, ma grazie al cielo non molto dopo finì il round: avevamo vinto!
Quella stessa sera, cercavo di addormentarmi, mi girai e mi rigirai nel letto, ma c'era sempre lo stesso pensiero che mi girava in testa: Fede!
Non sapevo il perchè ma non riuscivo a togliermelo dalla mente.Ad un certo punto, mi balenò nel cervello un'idea: forse mi ero presa una cotta per lui!
Dopo un po' riuscii ad addormentarmi, anche se questo pensiero non mi aveva abbandonata.
Il giorno seguente lo guardai per tutto il tempo, il mio cuore batteva sempre più forte, in certi momenti temevo quasi che esplodesse!
Avevo bisogno di qualcuno con cui condividere questa sensazione ma non sapevo chi!
Quella sera c'era la serata finale, in cui si annunciavano i vincitori, si ballava, si mangiava e ci si divertiva!
Inoltre, era anche ritornata dalla montagna dopo una settimana, Arianna, una mia amica con cui avevo legato tanto durante il Campus Estivo, volevo dirle della cotta per Federico, ma non ci riuscii.
"Posso farti la firma?" sentii improvvisamente, era Fede, con la sua voce rosa, gentile ma sarcastica, che adoravo follemente.
Era una tradizione quella della firma sulla maglietta durante la serata finale.
"Certo" risposi in tono garbato e gli sorrisi.Arrivò il momento della premiazione...i vincitori di quell'anno erano proprio i.... ROSSI❤, avevamo vinto con soli 10 punti di differenza con i verdi, la squadra di Federico.
Scoppiammo tutti in un urlo di gioia, era stata una bellissima serata ed ero triste che fosse già finita.Ero addolorata dal fatto che la settimana dopo non mi sarei dovuta svegliare presto per andare al Campus, che non avrei visto per molto tempo tantissime delle stupende persone che avevo conosciuto lì, ma soprattutto, non avrei visto Fede💙 fino all'inizio della scuola.
Non sapevo per quanto sarei riuscita a tenermi dentro tutto quello che provavo per "il mio ladro di ciabatte🩴", avevo bisogno di dirlo a qualcuno al più presto, altrimenti sarei scoppiata come un palloncino🎈
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Perfetti Sconosciuti
Teen Fiction|IN CORSO| Chiara Dasco, una ragazza studiosa e molto timida, anche un po' ingenua, che adora leggere. Durante il suo percorso alle scuole medie conoscerà un ragazzo, un anno più grande di lei, Federico Vanucci, un individuo proprio tutto il contrar...