Capitolo 2

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*presente, villaggio 14, Glace*

Andai dritto e svoltai a destra, come nelle indicazioni di mio padre.
- "Mi raccomando, è come la caccia: se sbagli, difficilmente trovi una seconda occasione" - mi diceva sempre. E io con tutto il mio cuore freddo speravo di riceverla. Arrivai e un brivido mi percosse la schiena. Non un brivido di concentrazione o freddo, ma di ansia, preoccupazione e paura, le emozioni dominanti del mio corpo gracile e pallido. Classe 3 B. 1° piano, stanza 46. Non credevo che quelle parole avrebbero potuto intimorire una ragazza intraprendente e coraggiosa come me. Il mio fidato libro era con me e questo contava più di ogni altra cosa. Non appena entrai, andai ne banco vicino a Shelly Bucket, la mia amica di studio.
- "Ehilà, Annie! La mia grande amica come sta?" - mi chiese.
"Male, vorrei solo avere qualcuno con cui parlarne. Voglio fuggire, essere libera da questi villaggi dove siamo incatenati l'uno con l'altro senza poter vedere altro che raccolti di ghiaccio, boschi e alci imbalsamati" pensai. Ma riuscii a bofonchiare solo un "Come sempre" mentre tornavo al mio "Orgoglio e pregiudizio".

La scuola finalmente finii e andai a prendere la borsa di caccia per poi finire nel bosco dietro casa a sparare a qualche animale per divertirmi.
- "Ehi, come sta il mio piccolo falco?"- disse papà quando tornai dopo 2 ore a sparare.
- "Bene, ma ora è meglio che vada. Shelly mi ha invitata ad una sessione di studio. Scappo, ciao. Ti voglio bene papà." - risposi frettolosamente mentre mi mettevo i miei jeans e la mia maglia bianca oversize ed esco con i libri nello zaino. Meglio muoversi, almeno così potrei dirle quello che provo veramente oltre al solito "Come sempre"

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