Arrivata a casa l'assistente sociale mi aspetto in macchina mentre io con un borsone vuoto in mano osservavo la mia camera con lo sguardo perso nel vuoto.
"È così difficile mettere la propria vita dentro una borsa!"
Disse il cuore
Sentendo gli occhi riempirsi di lacrime il mio cervello mi ripete " Lara devi essere forte, fai l'uomo!"
In quel momento entrò nella stanza pizza, il mio gatto, che strusciandosi contro la mia gamba comincio a fare le fusa.
Sentendo il clacson della macchina dell'assistente sociale suonare senti un nodo allo stomaco, guardai il mio gatto e senza pensarci su molto lo presi e lo misi delicatamente nella borsa.
"Tutto bene?"
"Si..."
Dissi con un filo di voce salendo in auto.
Arrivati alla fermata degli autobus salii e mi sedetti infondo.
Rimasi 5 ore seduta in quel autobus coccolando pizza sulle mie ginocchia che facendo le fusa si era addormentato.
"Siamo arrivati" disse il grasso autista con i baffi tenendo sotto braccio una rivista sportiva.
Uscita dal autobus senti il clacson di una macchina sportiva rossa suonare ripetutamente e voltandomi vidi lui.
"Ciao nocciolina!"
"Ciao papà!"
Sedendomi accanto a lui in auto gli diedi un piccolo bacio sulla guancia.
Mi era mancato tutto questo tempo, mi era mancato il suo grande sorriso, le sue canzone interminabili e piuttosto stonate sotto la doccia oppure le sue storie divertenti.
"Ti sei tagliato la barba vedo"
"Si mi invecchiava troppo e a Eleonora non piace"
"A mamma piaceva.."
"Lo so..."
Disse guardando altrove.
Arrivati davanti a una piccola casa prefabbricata color arancio pastello mio padre aprendo la porta disse a gran voce " benvenuta nella tua nuova casa!"
Entrata l'arredamento era moderno e raffinato.
Le pareti della casa erano ricoperte di foto amorose di Eleonora e mio padre, mentre si baciavano, in vacanza alle Maldive, mano nella mano alle cene con gli amici."Non ci sono foto mie appese vedo..."
" non abbiamo avuto tempo di appenderle sai comè!"
"Non è più semplice dire che Eleonora non voleva?"
Mio padre non disse nulla e visto che chi tace acconsente decisi di lasciare perdere.
"Hai voglia di vedere la tua camera? È accanto alla nostra"
"Volentieri!"
Dissi sorridendo
La mia camera era piuttosto spaziosa, un letto matrimoniale, una scrivania e un gigantesco armadio.
"Vedo che hai portato pochi vestiti mi ricordo che avevi una grande passione per la moda!"
"Non ho portato vestiti papà!"
"Perché? Devo sapere qualcosa?"
Disse mio padre sedendosi sul mio letto con la sua solita tranquillità.
"Papà non c'entra nulla con i miei vestiti ma sono lesbica!"
Mio padre mi guardo per un istante
"Papà Ti ricordi quando mi dicevi di fare attenzione a non rimare incinta ? Almeno adesso non posso esserlo!"
Mio padre rimase serio
"Perché da quando è che con le ragazze non si può rimanere incinta?"
Io perplessa lo guardai non capendo cosa stesse succedendo
"Ma scherzo nocciolina!"
Disse scoppiando a ridere
"Io ti vorrò sempre bene! Qualsiasi cosa tu faccia"
Buttandomi nelle grandi braccia di mio padre sorrisi
"Grazie! Mi sei mancato così tanto"
"Anche tu! Eleonora questo fine settimana è alle terme con una sua amica quindi possiamo fare quello che vuoi questa sera, ma visto che avrai bisogno un po di vestiti oggi vai a fare un giro in centro e vedi se c'è qualcosa che ti piace."
Disse dandomi la sua carta di credito
"Non guardare il prezzo compra tutto quello che ti piace, questa sera voglio vedere il tuo armadio completamente pieno se no mi arrabbio capito?!"disse sorridendo e uscendo dalla mia stanza.
Io alzandomi mi guardai allo specchio
"Hai l'opportunità di cambiare vita Lara!"
Disse il cervello
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Tomboy
RomanceLei é una ragazza che non indossa le gonne, a qui non piacciono i ragazzi oppure le cose che dovrebbero piacere alle ragazze della sua età. Lei é una ragazza "diversa", che esce di casa vestita come un ragazzo, ma non credete che ha voglia di arre...