Capitolo 11

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Arrivata a casa la trovai vuota con attaccato al frigo un foglio " Non ci siamo a cena" Firmato "Papà".
Salì in camera trascinando lo zaino come se pesasse come un reggimento, aprì la porta e vidi sdraiata nel mio letto Ruby che leggeva un piccolo libro tascabile.
"C-cosa ci fai qui?"
Ruby continuando a leggere disse con voce indaffarata
"Finalmente sei arrivata pensavo ti fossi persa!"
"Avrei dovuto finire prima ma ho scoperto di avere un ora in più di geografia"
"Potevi anche avvisare no?"
Io avvicinandomi le strappai via il libro dalle mani e lei alzando gli occhi mi guardò divertita.
(Ha degli occhi così belli...)
Disse il cuore
"Mi puoi spiegare cosa ci fai in casa mia?"
"Non dovresti lasciare la finestra aperta potrebbe entrare chiunque"
Io mi sedetti accanto a lei e le restituì il libro sfiancata da tutte quelle domande senza risposta.
"Sono venuta a portarti il tuo portafogli... Ti è caduto oggi mentre camminavi" disse sfilandosi dalla tasca il mio portafogli turchese.
"Chi è la bella donna nella foto all'interno?"
"Mia madre ..."
Dissi abbassando lo sguardo.
"Perché non sei con lei?"
"È in coma... Una mattina stava facendo giardinaggio nella sua terrazza quando è scivolata dalle scale con un braccia un grosso vaso.
Ha battuto violentemente la testa e si è ferita a causa del vetro..."
"Che trauma..."
"Mi sono ritrovata ricoperta dal suo sangue a pregare che non morisse... Non ho un gran rapporto con mia madre da quando gli ho detto che sono Lesbica, è diventata una donna di ghiaccio, andava a lavorare e a malapena mi guardava negli occhi... Sarebbe stato meglio se fossi io quella stesa in un letto di ospedale."
Ruby mi strinse il viso tra le sue mani guardandomi negli occhi.
"No non sarebbe stato meglio, la nostra vita è già tutta scritta, e se è capitato tutto ciò è perché doveva capitare!"
Le lacrime cominciarono a scendermi lungo le guance ma Ruby fece finta di nulla, mi prese la mano e mi portò nel bagno
"Pronta?"
"Si" risposi con un filo di voce
Prese un paio di forbici e cominciò a tagliare, le sue mani si muovano a ritmo di una melodia inesistente.
Chiudo gli occhi e sentivo le ciocche di capelli cadermi sulle spalle, il rumore elettrico del rasoio.
Il tempo passava e quando Ruby mi sussurrò ad un orecchino"Ho finito "
Sentì il cuore cominciare a battere all'impazzata.
Apri gli occhi e vidi i miei capelli, un caschetto rasato identico a quello di Demi Moore nel fil Ghost.
" È Meraviglioso!"
Ruby pulendomi le spalle dai capelli sorrise quando sentì le sue labbra contro le mie ....

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