Capitolo 10

407 18 0
                                    

Andai in camera e mi sedetti sul letto
(Forse  dovresti scusarti..)
disse il cuore.
Mi alzai e aprì l'armadio trovandolo completamente pieno di vestiti che avevo sempre desiderato avere, un abbigliamento completamente  maschile , tutto in stile Skater.
Mi voltai sentendo la porta aprirsi, mio padre.
"Papà scusami."
"Non ti preoccupare bambina mia! Ti piace il nuovo armadio?"
"Ma come hai fatto? Non vedo una singola cosa che non mi piaccia!"
Mio padre sedendosi sul letto mi disse
"Ero in giro per negozi quando tu eri all'ospedale e ho incontrato una tua amica è lei che ha scelto tutti i vestiti."
"Amica? Non conosco nessuno qui!"
"Mi ha detto di essere una tua grande amica, si è trasferita qui da poco con i suoi genitori."
"Ma come si chiama?"
"R...Rebecca?Renata?"
"Non conosco nessuno con quel nome."
Non mi soffermai molto su quei nomi ma forse avrei dovuto.
Il giorno dopo con nella borsa solo un blocco di fogli e un astuccio uscì di casa, mi sentivo sicura indossando quei vestiti e nella nuova scuola avrei potuto iniziare una nuova vita.
La nuova scuola era grigia con accanto un enorme edificio rettangola color rosa pastello, arrivata nel cortile mi accesi una sigaretta circondata da persone che non avevo mai visto prima e che mi guardavano come fossi scesa da un pianeta sconosciuto molto distante dalla terra.
Iniziai con qualche ora di matematica seduta del penultimo banco vicino alla finestra che si affacciava su un piccolo giardino riempito da un albero e qualche cespuglio fitto.
Arrivata l'ora di pranzo andai nella piccola mensa della scuola, mi misi in fila per un piatto di lasagne quando sentì una voce che avevo sentito molte volte e sapevo non avrei dimenticato mai.
Ruby.
Ed eccola li seduta al tavolo circondata da persone che come al solito pendevano dalle sue labbra, stava raccontando una storia divertente e la sua risata invadeva tutto il locale.
Meravigliosa era l'unica parola che riuscivo a dire per descriverla.
"Il prossimo!"
Come caduta dalle nuvole mi voltai e vidi che stavo bloccando tutta la fila  e una robusta donna con i capelli corti agitando il mestolo mi stavo ricordando che era il mio turno.
Con il vassoio tra le mani mi diressi a un tavolo in fondo al locale cercando di non farmi notare da Ruby
(Comportati come se fossi trasparente capito?!)
disse il cervello infastidito dalla comparsa della ragazza che mi aveva spezzato il cuore.
"Lara!"
(Ci hanno scoperto!) disse il cervello
Voltandomi  vidi Ruby corrermi in contro
(Appoggia quel vassoio e abbracciala!) disse il cuore
(Salutala freddamente e vai a sederti in un tavolo molto distante da lei) ribatte il cervello
Quando Ruby fù davanti a me rimasi impietrita come una statua in marmo
"C-ciao Ruby" dissi con un filo di voce
Ruby si mise a ridere e togliendomi il vassoio dalle mani lo adagiò su un tavolo
"Non mi abbracci più maleducata?"
Disse fiondandosi tra le braccia, mi strinse così forte che sentì le costole piegarsi ma i suoi abbracci erano così belli che mi sarei fatta spaccare ogni singolo osso che mi componeva uno alla volta da lei.
"Vedo che indossi i vestiti che ti ho comprato.. sei uno splendore"
"eeh si sono veramente bellissimi!"
Guardandola notai un ciuffetto di capelli che le invadeva il viso quindi senza pensarci lo presi e lo rimisi al suo posto con un dito, lei sorridendo si  scompigliò i capelli con la mano
"Ho sempre amato la tua attenzione per i dettagli."
Disse giocherellando con una ciocca dei miei lunghi capelli neri.
"Non hai mai pensato di tagliarteli?"
"Migliaia di volte"
"Ci penso io!"

TomboyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora