"Niccolò, brutta notizia. Anche quest'estate non suoneremo negli stadi...", fu questa la prima e unica frase che sentii pronunciare da Clemente appena risposi alla sua telefonata.
"Tranquillo, me lo aspettavo. Andrà meglio la prossima estate", gli risposi io cercando di rassicurarlo il più possibile, nonostante stessi trattenendo le lacrime.
Chiusi la chiamata e iniziai a piangere, ebbi anche un attacco di panico perché no, non me lo aspettavo assolutamente.
Pensavo di riuscire a tornare a suonare dal vivo quest'anno e invece, per la seconda volta, mi fu vietato. Non trovai nemmeno le parole per esprimere ciò che provavo in quei momenti, pensavo che le lacrime potessero essere la soluzione.
Ma lo sono solo all'inizio, quando hai bisogno di sfogarti. A che servono quando ormai hai perso tutte le forse e le speranze?
"Mi dispiace, Niccolò", mi dicevano tutti, ma solamente io sapevo realmente la bufera che avevo dentro di me e che faticava a passare.

STAI LEGGENDO
NOI SIAMO ULTIMO
Roman d'amourMolti di noi conoscono Ultimo, le sue canzoni e i suoi testi. Ma in pochi conoscono quella che è stata la sua vita fino ad ora: la sua infanzia, la sua adolescenza, i primi amori e i rapporti che ha avuto con la sua famiglia... Questa è una storia c...